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Per gli Hellish War tanti anni sulla scena ed un paio di album alle spalle, lavori che ora la Pure Steel Records ha ripubblicato in un'unica uscita, che ci mostra come questa formazione nata in Brasile sia pesantemente influenzata dal Metal europeo. Ed in Europa gli Hellish War, qui rappresentati dal loro bassista JR, vogliono tornare a calcare i palchi…

Partiamo con una domanda semplice: siete soddisfatti dalla ristampa di "Defender of Metal" e "Heroes of Tomorrow"?
Man, gotta tell you. Siamo ben più che soddisfatti. La Pure Steel Records, la nostra etichetta in Europa, sta facendo un lavoro fantastico. L’album sta vendendo bene ovunque in Europa proprio grazie a questo lavoro eccezionale. Stanno spedendo album per l’intero globo e questa è anche una delle ragioni per cui sto facendo questa intervista con te.
Questa uscita rappresenta un nuovo status in 12 anni di carriera. Dopo tutto noi arriviamo dal Brasile, un paese del terzo mondo, ed è davvero un gran risultato poter dire che i nostri due album sono stati rilasciati da una label europea… ahah
Tra l’album d’esordio ed il secondo sono trascorsi ben sette anni, un sacco di tempo… cosa vi è successo?
Siamo rimasti imbrigliati in un contratto da 5 anni. La nostra precedente label Megahard Records è fallita e non aveva intenzione di liberarci dal contratto. Così abbiamo dovuto aspettare fino alla fine del contratto per poter fare qualunque cosa volessimo. L’edizione brasiliana di “Heroes of Tomorrow” è un’autoproduzione proprio a causa di questa situazione. Anche se non abbiamo mai pensato di sciogliersi, abbiamo affrontato tempi duri ma non abbiamo mai mollato.
Ma non pensate che sarebbe stato meglio far uscire un nuovo album e solo dopo riprendere I primi due LP?
Si, a dirti la verità sarebbe stato molto più logico farlo dopo un nuovo studio album. Tuttavia “Defender of Metal” e “Heroes of Tomorrow” non erano mai stati realizzati sul territorio Europeo, avevamo avuto solo un po’ di distribuzione da quelle parti. Inizialmente la Pure Steel Record era intenzionata a realizzare il solo “Defender of Metal” in Europa, così noi siamo usciti con l’idea del doppio CD pack, è più economico e la gente ha la possibilità di conoscere un po’ di più della nostra musica.
Ehm... state comunque lavorando al vostro terzo album? Nessuna novità?
Si. Abbiamo 4 canzoni praticamente completate ed il mese prossimo torneremo in sala prove per lavorare ancora sul songwriting. Abbiamo intenzione di completare la composizione dell’album per il mese d’Agosto di quest’anno, e se tutto va come abbiamo pianificato avremo il nuovo album per la fine del 2010 o agli inizi del 2011.
Ma prima ancora realizzeremo il nostro primo live album che è stato registrato in Germania nel corso del nostro ultimo tour. Stiamo completando il missaggio e dovrebbe veder la luce molto presto, ne stiamo negoziando l’uscita con diverse case discografiche sparse per il mondo.
Avete la percezione che il vostro sound si stia evolvendo verso differenti direzioni, oppure seguirà quegli stessi sentieri che avete già battuto?
Non credo che gli Hellish War possano mettersi a fare un percorso musicale diverso, noi seguiremo quella stessa strada che abbiamo intrapreso. Forse potremo sperimentare qualcosa di diverso a livello di registrazione o nei suoni, Tuttavia le nostre radici restano le stesse, credo che con il passare degli anni noi tendiamo ad essere più tecnici, ma i nostri fans troveranno sempre nei nostri album quelli che sono il sound e la musica degli Hellish War.
Back to the past... ci racconti la storia del gruppo? Quali sono le vostre ispirazioni?
La band è nata nel 1995 con il nostro chitarrista Vulcano, che è rimasto l’unico membro originale di quel periodo. E’ partita come un power trio e si è trasformata in una formazione a cinque.
La nostra prima registrazione è stato un demo tape intitolato “The Sign”, ed è stato realizzato nel 1997. In seguito, dopo una battaglia durata 5 anni alla ricerca di un contratto discografico, nel 2001 abbiamo fatto uscire il nostro primo album “Defender of Metal”. Poi, dopo tutti quei problemi che abbiamo affrontato negli anni passati, nel 2008 abbiamo realizzato il nostro secondo album “Heroes of Tomorrow”. In questo gap di 7 anni abbiamo tenuto dei tour in Brasile e diviso il palco con gruppi importanti come Saxon, UDO, Shaman, etc.
Le nostre principali influenze sono state bands degli anni ‘80 come Iron Maiden, Judas Priest, Helloween, Grave Digger. Running Wild, Manowar e così via...
Ma per voi l’heavy metal è solo un genere musicale oppure anche un modo di vivere?
L’heavy metal per noi è sia un genere musicale sia un modo di vivere. Se tu non vivi il Metal non sei nemmeno in grado di fare del Metal, ma non te lo sto dicendo alla maniera di Joey Demaio... eheh.
Quello che sto cercando di dire è che devi essere in grado di comprendere la musica che stai facendo e che puoi rappresentarla sono se tu la vivi. Io ascolto Metal ogni singolo giorno. Non perché sto mantenendo una posizione o perché I'm a badass muthafucker ma solo perché non riuscirei a vivere senza di essa e la stessa cosa vale per il resto del gruppo. Coloro che amano realmente la musica metal non gli volteranno mai la schiena al di là di quanto possa accadere nella loro vita.
Voi arrivate dal Brasile, avete un buon seguito dalle vostre parti? Che tipo di accoglienza avete avuto da parte del pubblico e dalla stampa estera?
Sì, abbiamo un seguito di fans davvero hardcore qui da noi. Ma è veramente dura mantenersi con la musica metal in Brasile, devi per forza arrivare dal resto del mondo qui in Brasile e non il contrario. Tutte le formazioni che sono riuscite ad affermarsi hanno prima avuto un riconoscimento mondiale. Guarda ad esempio ai Sepultura, Angra e Krisiun.
Abbiamo ottenuto risultati in Brasile, ma quando abbiamo fatto il nostro primo tour in Europa, oh man, ci si è aperto un altro mondo davanti. Il pubblico europeo era fuori di testa, e questo è il motivo per cui abbiamo deciso di registrare diversi concerti. Il pubblico straniero ci ha realmente abbracciati, anche più che nel nostro paese natale. Anche la stampa internazionale ci ha dedicato un’attenzione particolare e stiamo continuamente concedendo delle interviste. Prima di questa con te ne ho fatta una con una webzine francese e tutto questo grazie alla partnership che abbiamo instaurato con l’etichetta tedesca Pure Steel, questi ragazzi sono dei veri metalheads e si danno davvero da fare per le loro bands. Non posso che ringraziarli per tutto quello che stanno facendo per gli Hellish War.
Hai parlato di concerti, ci sono piani per qualche tour con gruppi importanti, in modo da farvi conoscere da altra gente?
Per il momento siamo rinfrescando le nostre idee per essere pronti per il processo compositivo che sta per partire. Stiamo pianificando un tour per Giugno / Luglio in Brasile in compagnia di altri gruppi, un gruppo dagli USA e dal Messico. Per il momento è tutto quello che posso dirti, non abbiamo ancora niente di confermato, ma molto presto vi daremo tutte le informazioni. Noi vogliamo tornare a suonare in Europa, e questa volta vogliamo farlo anche in altre nazioni, come l’Italia per esempio. Aspetteremo comunque che esca il nuovo album e poi ci penseremo, certo che se qualche promoter italiano ci volesse li, potrebbe contattarci. We'd love to drop by Italy in our next tour.
Voi avete una vostra homepage, quanto è importante internet per la vostra band?
Oggi internet non è solo importante per questa band, ma per la musica in generale. Non approvo il download illegale ma in qualche modo è una chance per far sì che sempre più gente possa conoscerti e venire ai tuoi concerti.
Un fan in Grecia può venire a conoscenza di qualunque cosa possa essere accaduta alla band qui in Brasile in pochi minuti. Internet è destinato a restare e noi dobbiamo usarlo nel migliore dei modi, perche talvolta ti si può rivoltare contro. E’ il modo migliore per promuovere la propria musica, il proprio lavoro o qualunque cosa tu faccia. Sto facendo questa intervista con te proprio grazie ad Internet, altrimenti avremmo dovuto spendere un sacco di soldi nella bolletta del telefono eheheh.
La cosa più strana che hai visto sul Web?
Al momento non ricordo proprio nulla.
Qual è la tua opinione sulla scena metal internazionale? Conosci qualche formazione italiana?
Dato che ho avuto modo di sperimentarla, il mio giudizio sulla scena metal europea è generalmente positivo. E’ eccezionale come organizzano un concerto e come i metalheads diano il loro supporto nonostante sia un giovedì sera. Dico questo perché in Brasile è praticamente impossibile promuovere un concerto underground di giovedì sera, la gente non prenderebbe parte al concerto, e questo per un sacco di motivi. Credo che la scena internazionale abbia una cultura verso il metal davvero forte che invece non si ha in Brasile. Noi siamo realmente appassionati di Metal ma non vedo lo stesso tipo di supporto da queste parti. Per colpa di tutti, dei promoters, delle bands, i fans ed i media, ed è per questo che il Brasile non esprime spesso buone bands. Noi abbiamo una scena davvero solida, gruppi e fan fantastici. Ma non sempre equipaggiamenti all’altezza, non ci sono validi locali che consentano di dare vita a buoni concerti e così via. Forse in futuro, chi lo sa, ma sono ormai più di 20 anni che i Sepultura si sono affermati e rivelati al mondo, e la situazione qui è sempre la stessa. Abbiamo certamente un sacco da imparare dalla scena europea.
Parlando invece di gruppi italiani, l’anno scorso abbiamo suonato con gli Steel Raiser allo Swordbrothers Festival in Germania. Bravi ragazzi. Ci siamo fatti qualche birra assieme e pure qualche foto. Loro suonano musica eccezionale. Ovviamente, però, conosco meglio gruppi come Rhapsody of Fire, Lacuna Coil, Labyrinth. Questi sono quelli che mi vengono in mente in questo momento. Ottime bands.
Grazie mille per aver risposto alle mie domande! Vuoi aggiungere qualcosa che ritieni interessante?
E’ un piacere Sergio poter fare questa intervista con te my metal friend.
Spero di poter suonare in Italia nel prossimo tour. Vorrei poter ringraziare i nostri fans e tutta la gente che ha letto questa intervista e che ha dato un ascolto alla nostra musica.
Questo è quello che amiamo fare, non certo per la fama o per i soldi, ma per il piacere di suonare musica Metal. It's fucking awesome quando vai a fare un concerto e c’è un sacco di metalheads impazziti che si uniscono a te per creare un’atmosfera unica è questo è il motivo per cui siamo ancora qui.
Fate un salto sul nostro myspace (www.myspace.com/warhellishwar) e visitate il nostro website (www.hellishwar.com.br)!!!
So hope to see you all on the road!!! Metal Still Burns!!! [
Cheers!!!
Intervista a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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