Quando il Thrash è nelle mani del gentil sesso!

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Traduzione a cura di Elisa Brenna

Al loro secondo passaggio sulle notre pagine, prima con "3rd Stage of Decay" ed ora con il nuovissimo "Chargepoint", la brava - e decisamente carina – cantante Metallic Kitty ci racconta dei sui Decadence, un’ottima thrash band made in sweden…

Beh.. anche se ci eravamo avevamo già incrociati con l’album "3rd Stage of Decay", non tutti i nostri lettori vi conoscono, quindi perché non iniziare a raccontarci qualcosa del vostro background?
Certo, vi riassumo le parti che secondo me possono essere le più interessanti e significative per presentarci. I Decadence nascono a Stoccolma, Svezia 6 anni fa, nel 2003. I membri sono: (io) Metallic Kitty (voce), Kenneth Lantz (chitarra solista), Joakim Antman (basso), Erik Röjås (batteria) e il nuovo componente Niklas Skogqvist (chitarra) – un gruppo di giovani tra i 21 e 25 anni. Sin dal 2003 produciamo album ed un demo (il nostro ultimo album è uscito il 14 ottobre). Il nostro terzo album "3rd Stage of Decay" è quello che ci ha fatti conoscere dal grande pubblico (sebbene siano già stati pubblicati altri due album). Quest’album è stato prodotto in tre edizioni (HTI Records 2006, Spiritual Beast 2007 e Massacre Records 2008) e la vera perla è "Corrosion", che forse alcuni di voi conoscono. Lavoriamo su un genere di musica che può essere definito Melodic Thrash Metal, ovvero una sorta di ponte tra il Thrash ed il Melodic Death. Questo genere può essere descritto come Heavy Metal con l’aggressività del Melodic Death Metal senza tastiere. In più, possiamo vantare l’estrema ed aggressiva voce femminile e tecniche growl e scream. La combinazione di tutti questi elementi più un tocco di Thrash Metal conferiscono il sound caratteristico dei Decadence. Ecco a voi la nostra storia!
"3rd Stage of Decay" era stato ripubblicato dalla Massacre Records, è mi è suonato piuttosto strano che nessuna grande label abbia poi voluto collaborare con voi... o forse è una vostra scelta quella di restare con la HTI Records di Kitty?
Non esattamente; si tratta piuttosto di trovare il partner ideale con cui collaborare e non solo un’etichetta tanto per averne una. HTI Records è la nostra ancora e sta promuovendo la nostra musica a molte altre label come la Massacre Records. La HTI Records non ha prodotto il nostro nuovo album "Chargepoint" ma l’ha ceduto alla Spiritual Beast (la nostra etichetta principale per questa produzione) ed è distribuito dalla Universal.
Come sono stati accolti dai media i vostri precedenti lavori e questo nuovo album? Siete soddisfatti di ciò che avete ottenuto?
In generale, sono soddisfatta del lavoro svolto per ogni album dei Decadence così come del riscontro che abbiamo ottenuto. Leggere le recensioni che hanno iniziato a fare di noi con la riedizione 2008 di "3rd Stage of Decay" è stato incredibile. Abbiamo avuto valutazioni positive ed entusiaste da molti ascoltatori sia nuovi che di vecchia data, siamo ancora eccitati. Anche se abbiamo pubblicato ben due album prima di "3rd Stage of Decay", questo sembra essere il nostro vero e proprio album d’esordio. Era così ben prima di unire le nostre forze a quelle delle Massacre Records che ha deciso di ripubblicarlo nel 2008. Ho sempre saputo che quest’album era particolarmente speciale per noi e ci avrebbe portato qualcosa di inaspettato. Dato che "3rd Stage of Decay" è stato prodotto nel 2006, 2007 e 2008 questo ci ha impegnato per molto tempo (cosa molto rara per noi, che abbiamo realizzato ben due album nel 2005: "Decadence" e "The Creature"!). Il nostro ultimo lavoro "Chargepoint" ha avuto maggiore attenzione. Pensando a ciò, è naturale il maggior riscontro internazionale ottenuto. Alcune delle cose che ci aspettiamo di ottenere con questo nuovo album sono di rafforzare il nostro sound e di portarlo ben oltre ciò che usiamo per definire il nostro genere: Melodic Thrash Metal. Ci siamo rafforzati anche noi e abbiamo scavato più a fondo le nostre radici.
Pensate che la vostra musica possa avere successo su larga scala o che sia piuttosto di nicchia?
L’essenza dei Decadence si esprime nell’Underground ma non è proprio limitata. Quindi, rispondendo alla tua domanda, si potremmo ottenere anche successo su larga scala. Dipende tutto dai piccoli dettagli che cureremo, nella musica così come nella vita.
Quanto conta il successo commerciale per un artista?
Ci sono due tipi di artisti, alcuni perfetti per lo spettacolo altri che portano l’arte nel mondo, da cui la parola artista. La priorità di un artista da spettacolo è il successo commerciale mentre l’artista puro fa tutto in nome della sua passione, la passione nell’arte, e non si interessa troppo di ciò che otterrà a livello di successo.
Per quanto riguarda il web, pensate sia utile per la promozione oppure una vera e propria minaccia?

Secondo me è un ottimo mezzo per la promozione, per nulla una minaccia. Non vedo il nuovo come una minaccia. Le cose nuove portano innovazione. Le persone non smetteranno di ascoltare musica solo perché una cassetta è diventata un CD ed un CD si è trasformato in un iPod. Sono solo modi diversi e le persone non dovrebbero esserne spaventate.
Qual è il significato del titolo "Chargepoint"?
Come tutti i titoli che diamo ai nostri albume alle nostre canzoni, anche questo è simbolico. Spesso ci sono analogie di significato che portano ad un altro simbolismo o a una nuova metafora. Dico ciò perché voglio che gli ascoltatori possano collegare la nostra musica a cose, situazioni, persone, esperienze, pensieri che siano personali e non solo il mio punto di vista sulle cose. Ci sono sempre due lati della medaglia, e i nostri titoli non fanno certo eccezione. La prima cosa che ho pensato con "Chargerpoint" è stata poi quella che ho realizzato per la copertina dell’album. Una rivista ha definito il nostro album ed i pezzi come ‘carico di emozioni’ e questa definizione mi è piaciuta molto. Un’altra ha scritto: “Strano titolo per un album”. Che cos’è un ‘chargepoint’ vi starete chiedendo. Non ne sono sicuro. Sembra riguardi qualcosa di vibrante, aggressivo, VIVO. Questo è esattamente ciò che ho pensato la prima volta che me ne sono uscito con questo nome e penso rifletta tutto questo perfettamente.
Cosa ci raccontate a riguardo della nascita di questo nuovo album? Chi sono i principali compositori della band? Seguite una procedura particolare durante il processo di scrittura?
Tutto il materiale è stato composto nel 2007! Avevamo pianificato di produrre quest’album per la fine del 2008 ma dopo l’inaspettata riedizione di "3rd Stage of Decay" da parte della Massacre Records, l’uscita è stata posticipata. Abbiamo due compositori principali, ovvero me e il nostro chitarrista Kenneth Lantz e ci dividiamo quasi equamente l’intera produzione. Gli altri contribuiscono con idee e a mantenere il nostro sound coerente, io e Kenneth teniamo le redini. Buttiamo giù le canzoni, la band le impara e poi ci ritroviamo in studio e le suoniamo.
Da dove traete ispirazione, sia dal punto di vista musicale che dal punti di vista delle liriche? Ci sono band o artisti che vi influenzano?
Parlo in generale, ma io e Kenneth Lantz siamo dei veri e propri maniaci della scena Thrash della bay area degli anni ’80 ad influenzarci ed ispirarci. Molti dei vocalist che mi danno ispirazione vengono da generi diversi: per quanto riguarda il Thrash è sempre stato James Hetfield dei Metallica. Per aggiungere più ruvidità ho miscelato tutto con Mille Petrozza (Kreator) per rendere la mia voce più tagliente e cruda. Le parti di growl si ispirano a Chuck Schuldiner (Death) mentre le parti più soft sono riprese da Alexi Laiho (Children of Bodom). Le note di brutal vengono da Piotr Wiwczarek (Vader) e dai cantanti dei Cannibal Corpse (Chris Barnes e George Fisher). Molte altre influenze dovrebbero essere nominate ma questo è un riassunto. Dal punto di vista dei testi, tutto cominciò con James Hetfield ma andando avanti è diventato sempre più affar mio. Come dico in “Discharge”… mi cito da sola “Questo è il motivo per cui vi scrivo, per fermare queste grida, sempre in caccia”. Scrivo tutto ciò che provo al momento, non necessariamente pensandoci o pensando al modo in cui scriverlo.
Quali sono i vostri punti di forza e dove invece potete ancora migliorare? Qualche ambizione a lungo termine?
Per me, la nostra forza sta nel nostro sound perché siamo sempre stati molto fedeli a ciò che facciamo. Naturalmente ci evolviamo (come ho detto prima) e impegniamo per migliorarci e portare il nostro lavoro oltre il nome che noi stessi abbiamo coniato. Melodic Thrash Metal è ciò che facciamo ma il sound è ciò che vogliamo veder crescere. Perché, alla fine, è il sound ciò che conta e non il nome che gli si da. Il Melodic Death Metal si basa sulla Bay Area old school ma vanta influenze dal Death Metal con armonie e riff ritmici, una sorta di ponte tra il Thrash e il Melodic Death. Una delle ragioni per cui penso che quest’album è più forte dei precedenti è la volontà ferrea di parlare attraverso il Melodic Thrash Metal con ritmi più veloci, armonie taglienti combinate con voci aggressive e chitarre potenti. Questa volta il nostro album è un vero e proprio pacchetto tra composizioni, produzione, art work, testi e tutto ciò che potete trovare in un’edizione completa. Forse in quest’album manca una vera e propria hit, ma si tratta senza dubbio del lavoro più completo che abbiamo mai prodotto. Porteremo con noi queste riflessioni per il nuovo lavoro e cercheremo in ogni modo di portare avanti il nostro progetto.
Sulla scena metal odierna ci sono molte band che hanno una donna come cantante. Quale pensate sia la vostra originalità?
Non sono molto interessata alle questioni di genere e ‘cantante donna’ non ha nulla di particolare secondo me. si tratta solo di fare buon Metal, il resto non conta.
Di sicuro sarà una domanda noiosa, ma ti senti a suo agio nei camerini e in tour con il resto del gruppo?
Siamo tutti metallari, per cui non c’è alcun tipo di imbarazzo o differenza!
Faccio spesso questa domanda ai tuoi connazionali, ma nessuno mi ha convinto finora: bè, sembra che in Svezia tutti suonino in una band Heavy / Rock band, c’è qualcosa di particolare nell’aria (o nella birra)?
A dire il vero non bevo birra, quindi no, non può essere nella birra. Nell’aria? Nemmeno, tutti respiriamo la stessa aria eppure non tutti sono in una band. Forse è indicativo il fatto che ogni membro di una band abbia un’altra band e il tutto si diffonde. Il risultato? Ci sono milioni di band e forse solo tre bar underground dove potersi esibire (almeno a Stoccolma) * ride *. Comunque, finché lo spirito del Metal viene portato avanti, ben venga.
Grazie infinite per esservi prestati a questa intervista… a voi le ultime parole..
Grazie a te Sergio e a Eutk.net/Metal.it e a tutti i lettori che ci seguono.
Corna in altro e grazie a tutti i nostri fan che ci seguono e supportano sin dai nostri esordi Underground per tanti anni! E come dico sempre: se c’è la volontà c’è un modo per ottenere tutto.
Spassatevela!
Anche voi!
Intervista a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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