Vomitory (Tobias Gustafsson, drums)

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Gruppo:Vomitory

Dopo numerosi ed attenti ascolti, posso tranquillamente sentenziare che l’ultimo album dei Vomitory si candida con autorevolezza per un posto nelle varie top list di fine anno. La brutalità che i nostri svedesoni secernono con regolare malignità questa volta è accompagnata da una rinfrescante dose di ispirazione che rendono “Terrorize Brutalize sodomie” appetibile per tutti i death metallers degni di questo nome. Ne abbiamo parlato con Tobias Gustafsson, lo storico batterista del gruppo.

Parliamo del vostro ultimo album “Terrorize Brutalize Sodomize”

Beh è i nostro sesto album, il quarto con la Metal Blade. E’ stato registrato al Leon Music studios a Karlstad in Svezia, assieme al nostro produttore Rikard Lofgren, cha ha svolto anche il ruolo di ingegnere del suono. Devo dire che Rikard ha svolto un lavoro fantastico e ci ha donato il suono più spettacolare e potente mai avuto dai Vomitory. Il layout e l’artwork dell’album è stato curato da Henrik Hedlund della Chaos Media. Anche lui ha svolto egregiamente il suo dovere e non posso nasconderti che siamo fottutamente soddisfatti di quanto questi due artisti sono riusciti a concepire. Tutto l’album è un massiccio blocco di “Brutalità DeLuxe Death Metal” sia dal punto di vista musicale che visivo. Tra l’altro abbiamo inserito anche qualche sorpresa, con diverse parti lente e cadenzate che donano varietà e freschezza a tutte le canzoni. C’è da dire che in “Terrorize Brutalize Sodomize” fa il suo esordio anche il nuovo chitarrista Peter Ostlund che si è integrato perfettamente nel nostro sound. Peter è entrato nella line up ancora in dicembre del 2005 dopo che Ulf Dalegren ha lasciato la band dopo onorata militanza di quindici anni.

Hai accennato ad alcune novità nel vostro sound, me ne parleresti un po’ più diffusamente?

Direi che la prima cosa che risalta è la produzione. Rikard ha dimostrato di avere le nostre stesse idee ed i nostri identici punti di vista a riguardo,ed il risultato non poteva essere che eccellente. Se poi vuoi qualche parola in più sulle parti cadenzate, ti posso dire che abbiamo inserito anche una canzone interamente lenta, “Whispers From The Dead”, ma abbiamo composto anche alcune delle canzoni più veloci dai noi mai composte.

Oltre che alle solite influenze di marca Stayer, mi sembra di sentire anche qualche spruzzatina di black metal in stile Darkthrone.

Beh per quello che riguarda gli Slayer, non abbiamo mai nascosto la nostra ammirazione, e sono stati il punto di riferimento dei Vomitory sin dall’inizio, ma in compenso non so dirti se ti posso dar ragione sul black metal (accidenti se non lo sai te… ndRyy). Tutti noi ascoltiamo lo ascoltiamo e il nostro ex chitarrista Ulf Dalegren è un fan sfegatato dei Darkthrone ma non direi che tutto ciò abbia avuto una grossa rilevanza. Una volta in effetti lo ascoltavamo molto di più e credo che si possa sentire chiaramente che questo ha avuto un buon impatto sul songwriting di diverse canzoni (Sospetto che tu non abbia le idee molto chiare a riguardo… ndRyy). Attualmente sto ascoltando i miei vecchi eroi, quali Iron Maiden, Motörhead, Stayer, Vader, Bolt Thrower, King Diamone, Deep Purple, Black Sabbath, Queensrÿche,Grave, ecc. Delle nuove leve apprezzo molto i Rotten Sound, gli Aborted, i Behemoth, i Wolf e i The Project Hate

Avete cambiato le tematiche dei vostri testi?

No, i nostri testi parlano sempre di gore e dei nostri problemi con la religione. Questa volta abbiamo deciso di essere più diretti e violenti rispetto al passato. Anche questo aspetto aggiunge violenza alla violenza.

Come viene influenzato il vostro songwriting dall’ambiente in cui vivete?

Credo che la sua influenza sia a livello di subconscio, tanto da non rendercene conto fino a quando non ci fermiamo a pensarci più seriamente. Personalmente non credo di portarmi dentro una carica di cattiveria e violenza tale da doverla assolutamente sfogare attraverso la musica che compongo, ho avuto un’infanzia veramente felice, con dei genitori stupendi e circondato da ottimi amici. Per me suonare death metal è principalmente una questione di divertimento, un modo per potermi esprimere e fare qualcosa di creativo nella mia vita. La musica ha sempre rappresentato un valore positivo nella mia vita, e credo che sarà sempre così.

Voi siete indubbiamente una delle poche band death metal con ancora qualcosa di valido da dire. Sono anni che la Svezia partorisce principalmente centinaia di gruppi cloni dei Soilwork o degli The Haunted. Potresti segnalarmi qualche band emergente che sappia differenziarsi dal mainstream?

Innanzitutto grazie per i complimenti. La Svezia è stata sempre molto modaiola, e la musica non fa eccezione. Adesso ci sono tantissime band seguaci di Soilwork, In Flames, At The Gates e The Haunted, come agli inizi degli anni Novanta c’erano tonnellate di gruppi che imitavano i Dismember e gli Entombed. Non c’è niente di strano. E’ vero che c’è chi segue imperterrito il brutale cammino del death metal più oltranzista. Potrei citarti i Vicious Art e i My Own Grave per esempio. Ti assicuro che sono due killer bands e comando ad ogni amante del brutal death di tenerli d’occhio. I Vicious Art hanno appena sottoscritto un contratto con i Mighty Music per il loro secondo album e vede nella sua line up la presenza di Jorgen Sandstrom (già con gli Entombed e con i Grave) e di Matti Macula, meglio noto come Dominion (ex Dark Funeral). A questo punto mi permetto di menzionare anche la mia seconda band, God Among Insects, con la quale mi diletto a suonare un sano brutal death vecchia scuola assieme a Emperor Magus Caligula dei Dark Funeral. Fanno parte del progetto anche Lord K dei The Project Hate alla chitarra e Tomas Eloffson dei Sanctification al basso.
Abbiamo già composto due album, Wordl Wide Death nel 2004 e Zombienomicon nel 2006. Consiglio l’ascolto di entrambi i lavori ed in particolare di Zombienomicon. Per finire ti consiglio i The Law, dove suona Peter Oslund, Non sono death metal, ma il loro vecchio thrash in stile Bay area spedisce tranquillamente tutte le altre thrash metal band nell’iperspazio.

Hai mica sentito i Demiurg, la band dove attualmente milita Dan Swano?

No, però solitamente Dan Swano è sinonimo di qualità, E’ una persona piena di talento. Provvederò a procurarmelo quanto prima.

Quali gruppi italiani conosci?

Sono un grandissimo fan dei Bulldozer, dei quali ho praticamente tutti i loro album. Quello che hanno suonato negli anni 80 è quantomai interessante, adoro la loro song “The Derby” – “very metal”! Non conosco i gruppi più recenti, apprezzo qualcosa dei Necrodeath ma non sono esattamente il mio genere.

Qualche anticipazione sul tour?

A tutt’oggi non abbiamo deciso definitivamente niente. I nostro management sta lavorando per pianificare un paio di tour e la partecipazione a qualche summer festival. Sicuramente entro l’anno partiremo per suonare in giro per l’Europa, e credo che visiteremo l’Italia ancora una volta. Conservo dei bei ricordi del vostro paese, ed i vostri fans sono così furiosi e selvaggi.

A proposito di bei ricordi, raccontami qualcosa di divertente che vi è accaduto durante il vostro ultimo tour.

Amico, succedono sempre un sacco di cose strane e divertenti quando partiamo per suonare. Ad esempio per il No Mercy festival, dove 7 o 8 band viaggiano assieme attraverso l’Europa. Puoi immaginare cosa succede!!! La cosa più strana e pericolosa che ci è capitata però è successa nel 2002, quando eravamo in Francia assieme agli Amon Amarti. Stavamo viaggiando in autostrada a circa 100 km/h quando ad un tratto si sono staccate due ruote dal bus! Le ruote sono schizzate via come proiettili e fortunatamente non hanno colpito nessuna automobile di passaggio. L’autista è riuscito a fermare la corriera senza problemi ma che spavento.

Ti ringrazio, per l’intervista. Vuoi dire qualcosa ai tuoi fans italiani?

Prendete immediatamente “Terrorize Brutalize Sodomize” e tenete gli occhi bene aperti per non perdervi I nostri show da voi in Italia. Cheers!

Intervista a cura di Roberto 'Robbyy' Corbatto

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