YOB – Mike Scheidt, vocals, guitar

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Gruppo:Yob

Consacrati a livello internazionale in seguito al contratto con la Metal Blade di Brian Slagel, gli YOB non perdono la propria genuinità e semplicità, nonché il proprio inconfondibile e affascinante sound, reso ancora più manifesto e perfezionato nell’ultimo ottimo “The Illusion Of Motion”. Un giusto riconoscimento per una delle migliori e più personali realtà degli ultimi anni qui affrontata e discussa più nel dettaglio assieme al leader e fondatore Mike.

Bene ragazzi, vi ringrazio innanzitutto per questa intervista alla quale tengo particolarmente e ne approfitto per complimentarmi di persona per il vostro nuovo lavoro! Partiamo proprio da “The Illusion Of Motion”, come lo presentereste ai nostri lettori?
Il nuovo album contiene la miglior produzione e il miglior feeling mai avuto dalla band rispetto ai passati lavori. Siamo davvero molto soddisfatti di tutto quanto e ci fa davvero piacere vedere che altre persone hanno avuto le stesse opinioni ascoltandolo. Si tratta di DOOM metal con influenze differenti, che spaziano dal doom anni ‘70 fino al moderno death e black metal con anche richiami al punk e all’hardcore.

Come siete giunti al contratto con la Metal Blade e cosa vi aspettate da questa nuova collaborazione?
Quando ci siamo separati dalla Abstract Sound abbiamo cominciato a parlare con le diverse etichette con le quali abbiamo creato un buon rapporto nel corso degli anni. Alla Metal Blade sono giunte voci che stavamo cercando un nuovo contratto e Brian Slagel ci ha contattato direttamente via mail. Aveva già ascoltato “Catharsis” ed era diventato fan della band, la cosa ci ha davvero colpiti. Al momento il contratto con loro è andato ben oltre ogni nostra iniziale aspettativa. Dal loro ottimo modo di comunicare e dal loro entusiasmo fino alla promozione che stiamo avendo, ci sentiamo davvero fortunati a poter lavorare con la Metal Blade.

Anche in questo album solo poche canzoni ma molto lunghe e articolate, oramai un trademark per gli YOB, sei d’accordo?
Sembrerebbe proprio di sì. Gli YOB non riescono a dire nulla musicalmente che sia inferiore ai 6 minuti di durata e diciamo che la media dei brani oscilla tra gli 8 e i 20. Oramai non facciamo più neanche caso a questo aspetto, è diventata una cosa naturale per noi.

Quale può essere considerata la vostra principale fonte di ispirazione sia per i testi che per la musica del nuovo album?
Riguardo i testi le influenze principali vengono dal misticismo orientale, da figure come quella di Ramana Maharishi, SRI Nisargatta, Eckhart Tolle. Musicalmente le nostre influenze spaziano tra un grande numero di band dal metal al rock, dal prog all’hardcore.

Cosa mi puoi dire riguardo il nuovo artwork e il titolo dato all’ultimo lavoro? Vi è qualche significato particolare?
Non c’è alcun messaggio oltre quello che l’ascoltatore è in grado di percepire. Il titolo e l’artwork si riferiscono direttamente al contenuto tematico dell’album, dagli insegnamenti dei maestri esoterici prima citati alla Fisica Quantistica. Sostanzialmente il senso è che lo svolgersi della vita della natura e delle sue creature, che quotidianamente ci circonda e che possiamo percepire con i nostri sensi, rappresenta solo una piccolissima parte dell’immensità di questa nostra realtà. I nostri testi sono comunque molto più personali rispetto a questa linea generale; sono la conseguenza di essere dei ricercatori della verità e degli alti e bassi che derivano dall’essersi spinti troppo lontano in questo cammino e non poter più tornare indietro.
Col vostro stile unico avete praticamente inventato un nuovo modo di suonare Doom Metal, senza imporre alcun limite alla vostra personalità. Quali band in particolare vi hanno guidato in questo cammino?
Le nostre influenze musicali vengono un po’ da qualsiasi genere: Pink Floyd, VON, Will Haven, Wormwood, SLEEP, IMMOLATION, Akercocke, Satyricon, Cult Of luna, Burning Witch, Electric Wizard, Neurosis, Krisiun, DRI, Iron Maiden, High On Fire, Cathedral, Asunder, Darkthrone, Inquisition, Poison Idea, Judas Priest, Sabbath, Pentagram, Revelation e la lista potrebbe continuare oltre..

Ascoltare la vostra musica è per me come affrontare un viaggio della mente e del corpo, senza limitazioni in una dimensione onirica; cosa vi proponete di trasmettere all’ascoltatore in questo modo?
Vogliamo che la nostra musica sia come un viaggio, proprio come quello da te descritto: tensione e rilassamento, surreale e concreto, tutto allo stesso tempo. Questo anche per accentuare la vena esoterica radicata nella nostra musica.

Parlami un po’ dei vostri show… sarà possibile un giorno vedervi qui in Europa?
Personalmente sono cresciuto nella scena sia hardcore che metal, credo quindi che i nostri concerti riflettano questo mio passato. Siamo molto dinamici sul palco e cerchiamo sempre di muoverci per quanto possibile, dando tutto quello che abbiamo, sia fisicamente che emotivamente. Siamo anche abbastanza rumorosi. Certamente speriamo di poter venire in Europa quanto prima, entro la fine dell’anno.

Cosa fate nella vostra vita privata, quando non suonate assieme negli YOB?
Sia io che Isamu siamo sposati, abbiamo dei bambini e un lavoro giornaliero. Isamu è il direttore artistico di un’azienda, io lavoro in un negozio di strumenti musicali e Travis è un operaio. Per quel che mi riguarda adoro film horror e sci-fi e trascorro anche molto tempo studiando e meditando sul pensiero orientale. Inoltre sono studente di Krav Maga, un’arte marziale israeliana, una specie di combattimento di strada molto utile per la difesa personale.

Quali altre band citeresti tra le tue preferite di sempre? Se non suonassi quello che fai con gli YOB, quale genere ti piacerebbe di più suonare?
Oltre ai nomi che già ti ho fatto aggiungerei Van Morrison, Boston, The Doobie Brothers, The Misfits, Slayer, Grief, Iced Earth, Witch Mountain, Earth Wind and Fire, The Obsessed, Spirit Caravan, Bolt Thrower, Corrosion Of Conformity (i primi lavori dell’era punk/hardcore), Bathory, Sodom, Macy Gray, Graves At Sea, Morbid Angel, Suffocation, Orange Goblin, The Amenta, Bestial Warlust, Soundgarden, Fates Warning (Arch era), Corrupted, Church Of Misery, e molti altri. Se non suonassi Doom probabilmente suoneri la batteria in una qualche old school hardcore band, tipo The Accused o qualcosa del genere. Sto anche lavorando ad un progetto black metal chiamato Geistus, sulla scia di VON, Inquisition e Darkthrone.

Quali sono i dischi più entusiasmanti che stai ascoltando in questi giorni e quali consideri tra le migliori uscite del 2004?
Al momento sono molto preso dagli Inquisition e tutti i loro album. Come migliori del 2004 direi:
The Amenta-Occasus
Inquisition-Magnificent Glorification Of Lucifer
Unearthly Trance-In the Red
Grievous-One Breath From Winter
Watain-Casus Luciferi
Mayhem-Chimera

Il mondo della musica heavy rock è rimasto recentemente scioccato dalla morte improvvisa e assurda di Dimebag Darrell… cosa vorresti dire per ricordare questo grandissimo chitarrista?
Ovviamente come tutti quanti anche io sono rimasto molto colpito dall’accaduto, non solo per la morte di Dimebag, ma anche per suo fratello che era presente e ha visto quello che è successo proprio davanti ai suoi occhi. I Pantera non sono mai stati tra i miei gruppi preferiti ma il suo talento come chitarrista è e rimarrà sempre per me qualcosa di innegabile. È una cosa davvero triste che sia stato ucciso in questo modo.

Credi che qualcosa cambierà a livello di sicurezza nei prossimi concerti? Come ti senti da questo punto di vista dopo l’accaduto?
È difficile dire cosa potrà accadere per quel che riguarda la sicurezza. Anche il miglior servizio non può controllare ogni angolo di ogni singola situazione. Il livello di tensione e preoccupazione sorto dopo questa tragedia potrà portare di certo qualche beneficio, ma al tempo stesso può risolversi in negativo se il servizio di sicurezza ai concerti dovesse trasformarsi in qualcosa di eccessivamente intollerante, usando magari la violenza sui ragazzi che vanno a un concerto per trascorrere del tempo assieme e divertirsi.

Grazie del tuo tempo e della tua musica Mike, è tutto, a presto!
GRAZIE A TE per il supporto e l’incoraggiamento!! DOOM!!!

Intervista a cura di Marco 'Mark' Negonda

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