Impellitteri (Chris Impellitteri, guitars)

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Amatissima in Giappone e a mala pena conosciuta in Europa, l'omonima band del virtuoso chitarrista Chris Impellitteri prova a emergere anche sul nostro mercato con l'uscita del recente System X, album di grande valore ma, come lo stesso Chris ci spiega, lontano dal classico sound della sua band. Sperando che il cambio di etichetta per quel che riguarda il mercato europeo possa portare alla distribuzione anche degli album precedenti, gli amanti dell'heavy rock di alta scuola e dei tecnicismi chitarristici faranno bene a non lasciarsi scappare questo grande album.

Partendo dall'ultimo System X, come mai hai deciso di registrare, dopo tanti anni (Stand in Line, l'album con Bonnet alla voce è del 1988) un altro disco con Graham Bonnet?
Abbiamo deciso di fare una re-union con Graham sotto richiesta della nostra etichetta giapponese, visto che molti nostri fan dal Giappone avrebbero voluto vedere l'uscita di un disco in cui ciò fosse possibile, soprattutto per poter assistere al tour del dopo re-union.
Quello che volevano sentire era un disco di tradizionale heavy rock con buone melodie vocali e veloci assoli di chitarra, come sempre, ma allo stesso tempo più semplice e immediato rispetto al solito.

Come è stato lavorare di nuovo in studio, a distanza di tempo, con Graham?
Ah! (risate, ndr) per prima cosa, un po' difficile! Ho cercato di fare in modo che cantasse veramente metal, "heavy and strong", abbastanza lontano dal suo stile alla fine. È stata un po' dura convincerlo a cantare in questo modo, più vicino allo stile di Impellitteri che al suo, ma alla fine, dopo 4 mesi di registrazioni, il risultato è decisamente valido.

Cosa mi dici invece di Rob Rock, la voce che ha firmato la maggior parte dei tuoi album? Chi canterà sul prossimo disco?
Oh, probabilmente Rob Rock! (risate, ndr). Sai, Rob ha cantato su quasi tutti i dischi di Impellitteri e ha contribuito a creare il sound di questa band, credo che anche per il futuro continuerà ad essere così. Al momento si è preso una pausa per fare un paio di dischi solista e per questo motivo abbiamo deciso di fare questo disco di re-union con Graham, per le ragioni che ti dicevo prima, un disco "speciale".

È cambiato qualcosa nel tuo stile e nella tua musica per il fatto di dover collaborare con Graham e con il suo personale cantato?
Certo, tutta la musica è differente rispetto al passato, è molto più semplice e più tradizionale. È stata un'esigenza, come giustamente dici, dettata dal fatto di dover considerare la particolare timbrica di Graham, dalle tinte molto "old" e vicina a sonorità più hard rock degli anni settanta.

Potendo quindi parlare di due differenti sound per Impellitteri, quale preferisci, il tuo classico stile o questa particolare parentesi rappresentata da System X?
Sai, lo stile che preferisco è quello del penultimo album, Crunch, un disco che rappresenta a mio avviso il più alto livello musicale raggiunto dalla mia band. System X è più un disco fatto per divertimento, vicino all'hard rock più tradizionale e che rappresenta solo una parentesi per Impellitteri.

Di cosa si parla in brani dal titolo curioso come "Rock'n'Roll Heroes" o più profondo quale "United We Stand" (traccia d'apertura nell'edizione giapponese)?
Quest'ultima, come si può intuire, parla della tragedia dell'11 settembre. Quando questa accadde stavamo finendo di registrare la voce per il nuovo album e l'ultima canzone che stavamo registrando era proprio "United We Stand". Quando il World Trade Center è stato colpito siamo rimasti inorriditi e abbiamo immediatamente riscritto tutto il testo di questa canzone per adattarlo a questo terribile evento.
"Rock'n'Roll Heroes" è un tributo nei confronti delle band che hanno dato appunto vita a questo genere musicale, è abbastanza stupido come testo!

Hai parlato dell'11 settembre, dunque come ti schieri, da americano, dopo quanto è successo e cosa pensi della politica di Bush in materia?
La mia posizione penso rifletta quella di molti altri, ovvero credo che il pericolo sia sempre dietro l'angolo. Non mi piace la guerra, non ha senso, ma al tempo stesso odio anche il terrorismo, è una cosa inconcepibile. Non capisco e non condivido la politica Americana e la reazione che in altre parti del mondo c'è stata; il mio pensiero ancora oggi è che il terrorismo deve essere annientato, eliminato e il modo in cui farlo rappresenta il vero problema.

Tornando alla musica, pensi ci sia stata un'evoluzione nel tuo modo di suonare e comporre nel corso degli anni?
Sì, sicuramente. Ho acquisito maggior esperienza e consapevolezza rispetto al passato, conosco e sono in grado di utilizzare in maniera più intelligente la teoria musicale e ho migliorato la mia personale tecnica, l'alternate picking e la coordinazione tra mano destra e mano sinistra. L'unico modo per fare ciò è suonare veramente tanto, cosa che tutt'oggi faccio!

Da quali artisti e quindi chitarristi ti ritieni maggiormente influenzato?
Come musicista credo che qualsiasi tipo di musica ascolti abbia un'influenza su di me, dalla classica al jazz, dal pop al metal. Quando scrivo i miei pezzi l'influenza maggiore viene ovviamente dal metal, in generale, senza riferimenti specifici. Come chitarrista invece sono sempre stato influenzato dalla tecnica di Al Di Meola e John Mc Laughlin e ho sempre cercato di trasportare il loro modo di suonare nell'heavy metal. Come bands, e quindi parlando di chitarristi propriamente metal, direi Van Halen e Ozzy Osbourne, ovvero Randy Rhoads.

Hai mai pensato di registrare un album interamente strumentale?
Forse un giorno... ma è solo un'idea. Quando ascolto un disco mi piace sentire anche il cantato e credo che dopo 3 canzoni di un disco strumentale la maggior parte della gente si sia già stancata!
Su Crunch, che poi è il mio disco preferito, ci sono due brani strumentali e credo che siano sufficienti!

E invece per quel che riguarda un live album ufficiale (dato che esistono solo dei bootleg, tra cui Live! Fast! Loud! realizzato dal fan club della band)?
Non saprei, mi piace l'idea che i fan registrino dei bootleg durante i concerti! E penso sia sufficiente: è bello che la gente venga a vedere lo show e registri col proprio registratore i brani per poi ascoltarseli a casa e magari farne un bootleg

Come spieghi il fatto che la stragrande maggioranza dei tuoi album sia reperibile qui in Europa solo su importazione e quindi a prezzi elevati e spesso inaccessibili?
La colpa va al cattivo lavoro svolto dalla vecchia etichetta. Screaming Symphony e Crunch sono stati distribuiti in Europa dalla Dream Catcher la quale però ha una distribuzione non all'altezza; più volte ho sentito dirmi che è molto difficile trovare questi due dischi nei negozi. E meno male che questi sono i nostri dischi migliori!

Non credi che questo possa essere un forte limite alla diffusione della tua musica nonché un vero peccato per i tuoi fan che non hanno modo di ascoltare nient'altro di Impellitteri?
Sono d'accordo. Quello che spero è di riavere indietro al più presto i diritti dei vecchi dischi per vie legali in modo da poterli passare nelle mani della SPV per i prossimi anni. Sarebbe molto importante!

E come siete entrati in contatto con la SPV?
È stato merito dell'etichetta giapponese, la JVC. Loro erano in contatto da tempo con l'etichetta tedesca e così ho ricevuto il loro numero di telefono dal A&R department della JVC per contattarli direttamente. Dopo averci parlato telefonicamente ho mandato loro una copia della versione giapponese di System X la quale è subito piaciuta alla SPV che ci ha offerto il contratto.
Le cose per il momento stanno andando molto bene: il disco è stato da poco pubblicato in Europa e non saprei dirti come stiano andando le vendite, anche se i commenti della stampa sono stati per ora molto positivi. Gran parte dei grandi magazine europei quali, ad esempio, Rock Hard hanno parlato molto bene dell'album e tutti sono stati molto sorpresi, io compreso!

Davvero?! E come mai?
Onestamente? Perché il disco è stato fatto esclusivamente per il mercato giapponese, credevo che in Europa non avrebbe mai riscosso successo un disco del genere, quando invece sembra essere stato molto apprezzato e gradito, cosa che non mi sarei mai aspettato!

Allora sarà possibile vedervi dal vivo anche qui in Europa?
Sì, molto probabilmente sarà così. Non abbiamo ancora delle date precise e confermate ma sicuramente verremo dalle vostre parti, penso verso l'inizio del nuovo anno. Mi piacerebbe molto!

E con quale line up vi presenterete sul palco?
Ovviamente con la mia band, la stessa che compare sul disco. Mi piacerebbe portare con me entrambi i singer, Rob e Graham, e fare cantare a uno la prima parte dello show e all'altro la seconda! (risate, ndr)

Ok, allora staremo a vedere... vuoi aggiungere qualcosa in chiusura, Chris?
Yes! Voglio ringraziare te e tutti nostri fan per il supporto e per il fatto di mantenere la nostra musica viva. Come sai sono di origini italiane, anche se vivo in America, e voglio quindi mandare uno speciale saluto a tutti i metalhead italiani sperando che il nuovo disco possa piacervi!

Intervista a cura di Marco 'Mark' Negonda

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