Graveworm (Stefan Fiori, vocals)

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Gruppo:Graveworm

E’ stata una sorpresa per me, e penso per molti altri, apprendere che avete recentemente firmato per Nuclear Blast! Come siete arrivati al contratto?
Dopo un anno dall’uscita del nostro penultimo album, la Nuclear Blast ci ha contattato, chiedendoci se fossimo interessati a firmare per loro. Sicuramente è stata una scelta difficile, perché avevamo un po’ paura di essere l’ennesimo piccolo gruppo di una casa discografica molto grande, ma alla fine abbiamo deciso di fare il salto e abbiamo firmato per 5 album, prima di tutto perché ora abbiamo i mezzi che prima non avevamo (pubblicità, promozione, ecc.) e poi perchè conoscevamo già Marcus Wosgien, parte dello staff della Nuclear, nostro amico sin dai tempi in cui eravamo alla Last Episode.

Parlando di case discografiche, vuoi fare un po’ il resoconto della vostra storia e quindi della vostra esperienza passata alla Last Episode?
Firmammo per Last Episode quando, dopo un concerto con i Darkseed, essi decisero di mandare un nostro demo alla casa discografica tedesca. Purtroppo però non avevamo nessun demo! Così abbiamo mandato una videocassetta di quel concerto e dopo un paio di mesi sono venuti a vederci in Alto Adige dal vivo e abbiamo firmato per loro. Devo dire che il lavoro che hanno svolto per noi è stato buono al contrario di quanto dicono in molti cioè che per alcuni gruppi non hanno mai fatto niente. Senza di loro non saremmo dove siamo adesso e comunque il problema non si pone perché la Last Episode non esiste più.

Puoi presentare “Engraved in Black” ai lettori di eutk?
Secondo me il nuovo album è molto più aggressivo e veloce dei nostri lavori precedenti. Questo perché quando abbiamo cominciato a scrivere le canzoni, ci siamo detti che non volevamo fare la fine di molte band che col tempo ammorbidiscono il proprio sound con influenze che escono dal genere. Così abbiamo fatto una cosa all’incontrario, con canzoni più aggressive ma allo stesso tempo più melodiche che non in passato. Il “tempo di gestazione” è stato un po’ lungo, troppo per i mie gusti, ed è durato ben due anni!

Dove lo avete registrato?
L’album è stato registrato agli Stage One Studios di Andy Classen. Devo dire che è stata la scelta migliore che abbiamo fatto perché lavorare con Andy è stata davvero un’esperienza formidabile; ci ha aiutato moltissimo e credo che il sound che ne è uscito sia quello ideale per la nostra musica. Siamo altamente soddisfatti del risultato e credo che anche il prossimo lavoro, beneficerà del suo aiuto!

Dai vostri nomi (e anche dalla tua pronuncia!) deduco che non siate del tutto italiani…
Veniamo tutti dall’Alto Adige. Siamo quindi italiani ma di madre lingua tedesca.

Avete fatto parecchi concerti in giro. Com’è andato l’ultimo tour?
Abbiamo fatto tre tour europei. Non erano grandi tournee ma erano ben organizzate. Soprattutto le date con gli Stormlord e i Mystic Circle sono state una bellissima esperienza…speriamo che con questo passo in avanti, le cose progrediscano anche in questo senso. Vedremo cosa succederà!

Come nascono le vostre composizioni?
Solitamente sono Steve, il nostro chitarrista e Sabine che fanno la maggior parte del lavoro, però con questo album abbiamo cambiato un po’ sistema perché Steve abita adesso in Germania a 800 km di distanza da noi e quindi abbiamo iniziato a lavorare singolarmente, preparando ognuno per sé le proprie canzoni. Ci siamo poi trovati ogni due settimane in sala prove ed è uscito “Engraved in Black”.

I testi cosa trattano?
I testi li ho scritti quando tutte le canzoni erano ormai finite. Avevo l’intero disco a casa, e mi sono chiesto su cosa potevo scrivere i testi anche per sottolineare le musiche e le atmosfere di “Engraved in Black”. Un mio amico mi ha consigliato di leggere alcune leggende e storie di draghi, guerrieri e cose simili provenienti dalle nostre terre e così, invece di cercare argomenti provenienti da lontano, ho focalizzato i testi su delle storie che ho scritto, influenzato da queste leggende.

Quali sono le vostre principali influenze musicali?
Ognuno di noi è influenzato da musiche diverse, per esempio il nostro batterista è un fanatico di Slipknot, Machine Head e cose simili, i due chitarristi adorano il metal svedese di In Flames, Dark Tranquillity, ecc., Sabine ascolta un po’ di tutto e io sono più legato al black metal.

Quest’estate suonerete al Wacken. Quali sono i vostri progetti futuri?
Ci sono un altro paio di festival estivi, come il Summer Breeze e il Metal Fest a Vienna e poi faremo il X-mass tour con Deicide, Destruction , Amon Amarti e altri per due settimane e poi vedremo! Invece siamo un po’ lenti nello scrivere nuovo materiale, quindi per parlare di canzoni nuove è un po’ presto! Speriamo di realizzare il prossimo disco entro un anno/un anno e mezzo!

Ti ringraziamo dell’intervista! Vuoi dire qualcosa ai vostri fans?
Grazie di tutto! Un saluto e speriamo di vederci al più presto, visto che non abbiamo mai suonato in Italia al di fuori dell’Alto Adige. Ciao!

Intervista a cura di Davide 'Damnagoras' Moras

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