AMETHISTA: Alexandros (tastierista)

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Gruppo:Amethista

Gli Amethista sono riusciti, piuttosto velocemente, a mettere in mostra il proprio potenziale, e lo hanno già espresso su "Realitale". Come già evidenziato nella recensione dell'album, i singoli musicisti hanno tutti maturato una discreta esperienza in altre formazioni, legate anche a generi che hanno ben poco a che vedere con il Black Metal sinfonico e ricercato degli Amethista.
Il mio incontro con gli Amethista risale a poco più di un anno fa, in occasione del loro concerto di supporto agli Ancient...

… da allora avete fatto passi da gigante, ed in maniera decisamente veloce!
E in effetti hai pienamente ragione! E’ tutto successo in fretta, quasi come se ogni cosa fosse una naturale conseguenza dell’altra. Dopo il concerto con gli Ancient, ci era stata ventilata la remota possibilità di suonare al Black Celtic Summit… unico problema il fatto che non avessimo nulla di registrato. Da lì la scelta di registrare un promo di 2 pezzi in presa diretta…molto semplice e veloce, serviva esclusivamente per gli organizzatori del festival, anche perché avevamo già gli studi di registrazione prenotati per il disco vero e proprio. Da lì è successo tutto in sequenza… le registrazioni del disco, la partecipazione al Black Celtic Summit dove abbiamo riscosso un ottimo riscontro da parte di critica, pubblico e giornali specializzati, il contratto con la Masterpiece Distributiom, l’apertura per i Dismember qui a Torino e il contratto con la Necrotorture per il nostro management…

Rispetto ad allora, la formazione ha comunque avuto qualche aggiustamento...
Solo uno, ma importantissimo. Luca degli Highlord, dopo una parentesi sfortunata con un altro batterista, ci ha enormemente aiutato per le parti di batteria sia del promo che del disco. Ma per i suoi ripetuti impegni con molti altri gruppi, già mi aveva anticipato che sarebbe stato molto difficile dopo le registrazioni per lui rimanere negli AmethistA. E fu proprio in quel periodo che sentii per caso Carlos, anche se comunque ci conosciamo da quasi 10 anni. Gli proposi di entrare negli AmethistA, e fu subito entusiasta della cosa non appena sentì il promo. L’entrata di Carlos nel gruppo ha anche segnato una netta svolta all’interno dello stesso… d’improvviso tutto è diventato molto più preciso e professionale.

Guardano le foto del gruppo, riconosco molti dei vostri visi sebbene abbiate adottato alcuni pseudonimi. Avete voglia di presentarvi? E sopratutto come mai la decisione di adottare i vostri singoli nick... hanno un significato particolare per ciascuno di voi?
Beh, più che pseudonimi… direi che sono i nostri nomi… Aeretica è lei… ha sempre usato questo nick sin da quando cominciò la sua carriera musicale nei Rangda, e nei Dismal si trattò soltanto di un’abbreviazione in Ae per questioni di sonorità poco consone col gruppo. Per il bassista Frater A.K. stesso discorso, ha adottato il suo nick in passato e mai più l’ha cambiato, sia nei Rangda che nei Dismal dove ha seguito Aeretica. Per il resto… ti posso dire che sono i nostri nomi… Victor Lai, Carlos… e Alexandros è semplicemente la forma greca del mio nome, un omaggio alle mie origini. Se guarderai bene, anche negli Highlord ora uso questo nick.

E' evidente come AEretica possa essere quel qualcosa in più per gli Amethista... certo che sentire il suo selvaggio scream resta sempre una sorpresa, anche perchè la ricordo su linee vocali eteree ai tempi dei Dismal. Ma in quale contesto vocale si trova più a suo agio?
Rispondo tranquillamente dicendoti che lei si trova a suo agio proprio spaziando da una linea vocale all’altra… con le doti di cui è in possesso, per lei è riduttivo rimanere all’interno di un solo tipo di voce, da il meglio di se proprio sfruttando tutto lo spettro della sua voce. Ed è quello che da agli AmethistA quel qualcosa in più…è pieno di gruppi dove ci sono voci femminili contrapposte a quelle più gutturali o scream… ma nessuno dove ci sia un’unica persona in grado di fare tutto da sola!

L'aspetto fisico poi l'aiuta senz’altro, sopratutto se abbinato ad una marcata personalità e una buona presenza scenica, ma non trova mai difficoltà nel cantare davanti a dei metallari... sai quella razza che i media descrivono talvolta come una massa di microcefali?
Assolutamente no! E proprio perché non vuole dare l’opportunità al pubblico di pensare solo alla sue curve, Aeretica ha scelto comunque di proporsi dal vivo in maniera il più possibile ”asessuata” , mai troppo femminile, mai troppo maschile perché comunque deve ricoprire molteplici ruoli e non rivestire mai un’unica parte. Crediamo che col tempo il pubblico apprezzerà questi sforzi.

Passiamo al disco, "Realitale", un titolo "composito" che nasconde un suo significato?
Il titolo del disco è un gioco di parole…un incontro fra la realtà e la fantasia che fondendosi tra loro possono creare un mondo dove alcune “verità” possano essere infine rivelate… un concept praticamente seguito in tutto il disco tranne qualche piccola eccezione.

Immagino che quindi le vostre liriche abbiano grande importanza per voi...
Dei testi si potrebbe dire un sacco di cose, anche se a dire il vero ci piacerebbe vedere il pubblico intento nella ricerca di una perfetta filosofia nascosta tra le righe di “Reagitale”.
Con i suoi scritti, Aeretica sta cercando di creare un mondo in cui la realtà e la leggenda si possano fondere armonicamente, toccando tutti gli argomenti che possono essere definiti in qualche modo “rivelatori” per ognuno di noi, così spazio dalle rappresentazioni teologiche più antiche pervenuteci come quelle egizie, fino a quelle più classiche e demoniache e vicende allacciate ad esse collegandole tra loro con la logica naturalezza di un’apertura mentale rivolta ad un macrocosmo molto vasto.
Non mancano pezzi più visionari come “The Beast Within..” o parti dedicate a poeti e scrittori come “The Vice”. Suoni, luoghi, immagini evocate, fa tutto parte del cerchio all’interno del quale si muovono gli Amethìsta.

La band esiste da soli due anni, mi chiedo quindi se il songwriting sia già l'espressione dell'intera band, oppure c'è qualche personalità che svolge un ruolo predominante?
All’interno della band ci sono comunque membri che fanno parte della scena metal nazionale e internazionale da parecchio tempo ormai, nonostante la giovane età. E questo si riflette anche su una certa personalità per così dire “forte”. Io al momento di comporre “Realitale” mi sono comunque basato su alcuni passaggi del gruppo da cui derivano gli AmethistA, ovvero i Rangda di Aeretica e Frater A.K., sviluppando con esse diverse idee di Victor e altre mie che non avevano mai trovato posto negli Highlord in passato. Per il nuovo disco invece stiamo lavorando molto più armonicamente io e Victor sulle ossature principali dei pezzi, arrangiando tutti insieme in sala prove, mentre invece la questione “testi” rimane appannaggio della sola Aeretica.

Le vostre canzoni sono decisamente aggressive, sicuramente più sullo stile dei Cradle of Filth che su quello dei Nightwish... certo che optare sullo stile del gruppo finlandese avrebbe magari garantito un appeal commerciale maggiore, no?
Questo è vero, ma non era comunque quello che ci interessava fare. Gli AmethistA sono nati quasi per gioco…una sorta di esperimento dove io volevo cimentarmi in nuove sonorità, provare a comporre qualcosa di diverso che non fosse il solito power-prog. Ho sempre desiderato avere un gruppo dove la teatralità e il fattore scenico fossero estremamente importanti. Per fare un genere tipo Nightwish, Aeretica ed io ci provammo 3 anni fa… ma dopo 2 mesi mi rendevo conto che mi sembrava d suonare una brutta copia degli Highlord con una voce femminile… e vedevo che Aeretica non dava il 100% non potendo sfruttare tutto il suo potenziale. Da lì l’idea di accorpare tutte le nostre influenze per cercare di creare qualcosa che dal vivo avesse lo stesso effetto di una carezza e di un pugno in faccia.

Detto di AEretica, sono anche i passaggi delle tastiere di Alexandros a garantire l'ossatura di "Realitale", cosa cambia per Alex rispetto a quando compone e suona con gli Highlord?
Cambia parecchio, perché con gli Highlord mi trovo sempre a fare i conti con determinate regole di music business, mentre con gli AmethistA mi sento estremamente più libero e privo di legami. Per farti un esempio, il pezzo di apertura “Whim of Rha” che dura 10 minuti… assolutamente anti-commerciale! A parte questo… non trovo assolutamente nessun problema a comporre sia per l’uno che per l’altro gruppo… a parte il tempo! Sono due generi completamente diversi, e io mi considero estremamente eclettico in ambito musicale, non mi pongo limiti, paletti o paraocchi. Poi già all’interno degli Highlord sono sempre stato quello che ricercava una maggiore teatralità nel proporsi dal vivo, in certi passaggi dei pezzi, ma mi sono sempre un po’ scontrato su questo… io sono alla costante ricerca di nuovi stimoli e sensazioni… sia in campo musicale che non.

Vi siete praticamente occupati al 100 % della realizzazione di "Realitale", ed anche se avete l'appoggio della Masterpiece e della Necrotorture Agency, non avete sottoscritto un vero contratto discografico, vero?
Si, ci siamo occupati della produzione di “Realitale” al 100%. Sono sincero… il mercato discografico è morto, nessuno da più nulla a nessuno. Le produzioni serie sono ormai rarissime e un bel ricordo, quindi abbiamo deciso di autoprodurci, avere i nostri tempi per registrare senza pressioni o stress. Da lì poi siamo partiti alla ricerca di un contratto di promozione e distribuzione, e abbiamo fatto subito un gran centro con la Masterpiece distribution/Chaos Path Rec. Poi da lì ho deciso di cercare anche un management, vista la mia esperienza in passato so molto bene quanto possa essere importante… e anche qui abbiamo fatto un buon colpo con una delle maggiori agenzie italiane specializzate nel settore,ovvero la Necrotorture. Sia la Masterpiece che la Necrotorture stanno facendo un ottimo lavoro, stanno creando parecchia curiosità intorno al gruppo, senza comunque smerciare la band soltanto sotto la figura di Aeretica, anche se rimane lei la nostra arma in più.

Una scelta che ribadirete in occasione del prossimo lavoro oppure potreste anche accettare proposte interessanti?
Eh, vedremo come si evolverà il tutto… il nome sta cominciando a circolare parecchio, così come l’interesse verso la nostra proposta musicale…tutti elementi che, sommati alla nostra militanza nella scena metal internazionale da diverso tempo, cercheremo di far fruttare a dovere in futuro.
Per ora abbiamo il contratto, il prossimo anno si vedrà. La Necrotorture e la Masterpiece ci hanno già preventivato che ci aiuteranno a cercare un contratto di produzione vero e proprio… anche se non nego che tenderei a mirare parecchio in alto. Vedremo..

Avete già avuto il tempo da dedicare a dei nuovi brani? E per quanto riguarda l'aspetto live?
I brani del prossimo disco sono già quasi tutti finiti! Stiamo giusto in questi giorni strutturando quello che dovrebbe essere l’ultimo pezzo! Come già ti avevamo preannunciato nell’intervista di un anno fa, nel prossimo disco comparirà un mini-concpet a se sulla Teogonia… un brano di oltre 20 minuti formato da 3 singoli brani indipendenti e allo stesso tempo legati fra loro. Ora come ora, possiamo proporre dal vivo già 3 pezzi nuovi, essendo definitivamente pronti. Siamo molto soddisfatti di questo, visto che da qui all’anno prossimo quando rientreremo in studio, avremo tutto il tempo necessario per curarli e arrangiarli a dovere senza nessuna pressione di sorta addosso!
E per quanto riguarda l’aspetto live, a parte i concerti dell’anno scorso, per il momento abbiamo accettato solo un concerto di circostanza la settimana scorsa qui a Torino, giusto per chiudere definitivamente i rapporti con certe persone e sedicenti “organizzatori” e per provare noi alcune cose sul palco. La Necrotorture si sta muovendo per creare la giusta aspettativa e poi mandarci in giro a suonare.. la situazione in Italia è quella che è, quindi la filosofia è “meglio pochi, ma buoni”. Comunque tutto si svolgerà a partire da quest’estate/autunno… e sembra che bolla in pentola qualcosa di molto interessante.

Un saluto a tutti voi... credo che non mancheranno le occasioni di incrociarci a qualche concerto, magari ad uno dei vostri!
Un saluto a voi e un grazie per lo spazio concessoci. E soprattutto speriamo di vedervi quando magari capiteremo dalle vostre parti… un live degli AmethistA non si basa solo su 5 musicisti che imbracciano uno strumento… è molto di più.
See you!

Intervista a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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