TIERRA SANTA: Angel (cantante e chitarra)

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Ho sempre avuto una certa predilezione nei confronti degli spagnoli Tierra Santa, in parte per le influenze maideniane nel loro sound e in parte per l'istintiva simpatia che avevano sollevato. Una sensazione che aveva trovato conferma nel Febbraio del 2004 quando, prima del loro concerto al Transilvania di Milano, avevo avuto la possibilità di incontrare i Tierra Santa al completo, un incontro divertente che aveva visto il sottoscritto e l'amico Marco "Lendar" colloquiare con la band in un "creativo" e spassoso italiano/spagnolo, dato che nessuno dei quattro musicisti parlava inglese. Ed eravamo anche a comprenderci, ad ogni modo per quest'intervista sono ricorso all'aiuto di un'amica (grazie Maria!) che lo spagnolo lo parla sin dalla nascita!

Bene, incominciamo parlando ovviamente del nuovo album, che mi dici del significato del titolo?
Il titolo è un richiamo alla coscienza degli uomini nei confronti del male che fanno alla Terra (fame, guerre...) e possono portarci fino all'apocalisse.

Trovo particolare che abbiate usato una foto di gruppo per la copertina di "Apocalipsis", chi l'ha scelta?
L'ha scelta il gruppo, è un montaggio di fotografie su uno sfondo di nuvole. Abbiamo pensato che potesse essere originale, ci sono già troppe spade e draghi oggi nei negozi. Era per uscire dalla norma, per essere originali. Abbiamo fatto la stessa cosa decidendo di cambiare il logo del gruppo che non c'entrava nulla con una copertina così seria.

Quali sono le differenze maggiori tra "Apocalipsis" e gli album precedenti? Aver spezzato il ritmo con un live album, ha comportato un approccio diverso?
La differenza principale è stata l'esperienza acquisita. E si, abbiamo avuto più tempo per apportare nuove tematiche a questo disco, visto che sono passati 2 anni, e noi normalmente pubblichiamo un album per anno. Diciamo che siamo riusciti a lavorare un po' più rilassati.

Da parte mia ho notato un feeling più vicino all'Hard Rock di gruppi come Deep Purple e Rainbow, ma anche un tocco di Van Halen su "Rumbo A Las Estrellas"...
Certo, sono tutti gruppi che ci piacciono e ci hanno sempre influenzato allo stesso modo. Come anche Accept, Saxon, Judas Priest, Iron Maiden, Scorpions, Dokken, etc... E' un'evoluzione delle nostre influenze. E ci rimane ancora tanto da fare.

Puoi descriverci quindi quelli che sono i contenuti dell'album, a livello musicale e per quanto riguarda le liriche? Ho l'impressione che ci sia in ogni modo una linea comune, un senso diffuso di ribellione... di rifiuto a certe situazioni.
Si, è un disco che canta alla terra, al pianeta Terra... e cerca di dimostrare che la storia è piena di cicli, e che nello stesso modo in cui Nerone bruciò Roma, oggi ci sono dei politici nel mondo che vogliono bruciare o devastare altre zone del pianeta, per capriccio.

Ho letto che la versione limitata includerà un bonus DVD, si tratta di canzoni riprese da "Las Mil Y Una Noches" oppure di inediti?
Sono canzoni che a suo tempo la Locomotive ha deciso che non facessero parte del DVD di "Las Mil Y Una Noches", e che ora sono state incluse nel DVD di "Apocalipsis", insieme ad un'intervista e a diverse fotografie. E' un DVD molto completo e te lo consiglio.

Ricordo un vostro videoclip di "El Canto De Las Sirenas", avete intenzione di realizzarne anche uno da qualche canzone di "Apocalipsis"?
Si, lo abbiamo già realizzato ed in Spagna lo si sta vedendo in tutte le TV. Abbiamo scelto "Rumbo a las Estrellas" e se il distributore italiano ne avesse bisogno di una copia può benissimo chiederla alla Locomotive. Spero che possiate vederlo nelle vostre TV.

Ma in Spagna ci sono spazi per l'Heavy Metal sulle TV ed alle radio?
Adesso si. Non tutti quelli che volevamo, ma MTV España, 40Tv e Sol Música, che sono canali satellitari, hanno dei programmi di video su gruppi rock e ci fanno vedere spesso. Nelle altre emittenti televisive non c'è nulla e infine le radio che funzionano in Spagna sono le radio locali e le radio pirata... ad ogni modo a tutti piacciono molto i Tierra Santa, e da parecchio tempo.

Avete già tenuto diverse date per promuovere "Apocalipsis"? Se non sbaglio siete da poco tornati dall'America dove avete suonato sia negli States che in Mexico, come sono andate le cose?
In questi giorni siamo in Spagna e stiamo promovendo l'album facendo diverse interviste per il resto d'Europa. In Messico le cose sono andate molto bene. E' già la seconda volta che andiamo lì e abbiamo suonato per 3000 persone in ben otto concerti. Negli Stati Uniti il nostro pubblico è per la maggior parte latino. Ma per essere la prima volta ci è andata decisamente bene. Torneremo presto. Infine abbiamo suonato nel Salvador in un posto con 10000 persone, ed è stato molto emozionante.

All'inizio del 2004 siete venuti per la prima volta in Italia, addirittura in un tour da headliner. Quali sono i ricordi di queste esperienze che ti sono rimasti più impressi e che difficilmente dimenticherai?
La prima cosa che non dimenticheremo è che abbiamo suonato a Milano lo stesso giorno che giocavano l'Inter e il Milan. Ma dopo questo piccolo problema abbiamo vissuto un gran concerto e ci piacerebbe tornare. Credo che la prossima volta cercheremo di suonare in più città italiane. E spero che i nostri fans ci appoggino.

Ok... passo infine a te la parola per chiudere l'intervista, fatene buon uso!!
Ti ringraziamo tantissimo per il tuo appoggio e speriamo presto di vedere te e tutti i nostri fans italiani per potervi presentare "Apocalipsis", il nostro miglior disco di Heavy Metal ed Hard Rock.

Intervista a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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