ARTHEMIS : Andrea Martongelli (chitarra)

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Gruppo:Arthemis

L'ultimo album degli Arthemis non ha deluso le mie aspettative, anzi conferma il valore di un gruppo che troppo spesso ed in maniera superficiale viene considerato come un "derivato" degli Stratovarius. Viste le recenti vicissitudini in casa del gruppo finlandese, credo che il paragone, oltrechè limitante, potrebbe non essere del tutto gradito. A mio parere i nostri connazionali mi sembrano più concreti e potenti, anche se alla fine continuano a raccogliere meno di quanto meriterebbero. Parola al chitarrista Andrea Martongelli che si concede a qualche spunto polemico ed allo stesso tempo evita di prendersi troppo sul serio.

Gli Arthemis sono ormai una certezza nel panorama italiano, ma forse avete raccolto maggiori crediti all'estero, ho sempre letto (e scritto eheh) ottime cose su di voi, eppure rimanete invischiati nelle seconde linee... è legato all'immobilismo della scena italiana o magari siete "fuori dal giro"?
Ciao Sergio e ciao a tutti i lettori di questa intervista... sì.. è vero ciò che dici... siamo molto più conosciuti all'estero che in Italia e, sebbene quando suoniamo live siamo spesso in grado di radunare veramente molte centinaia di persone, ciò non supera la fama che abbiamo all'estero. Il fatto è che spesso trovo che non ci sia una vera e propria collaborazione "tangibile" tra le bands heavy metal italiane; molte parole, ma penso che ciò dipenda dalla mentalità e dalle circostanze che l'Italia purtroppo offre alla musica. Noi suoniamo spesso con bands come White Skull, Skanners, Domine da molto tempo. Attualmente sono contentissimo dei risultati ottenuti dal nostro nuovo disco "Golden Dawn" che è stato accolto in maniera inaspettata dalla stampa... ogni giornale, webzine, sito ne ha parlato molto bene e questo non può che renderci contenti. Dopo quasi dieci anni di attività live e dopo diverse esperienze trascorse in giro per l'Europa come musicista, penso che attualmente non abbiamo nulla da invidiare a nomi ben più blasonati della scena italiana e non... comunque staremo a vedere. Speriamo di aumentare la nostra fama giorno per giorno e di far conoscere il nome "Arthemis" ovunque.

Non credi che le possibilità garantite dalle nuove tecnologie, che permettono di registrare con costi contenuti ed allo stesso tempo velocemente e con discreti risultati, abbiano portato ad un affollamento ed appiattimento della scena metal?
Non lo credo... ne sono certo! Ultimamente ricevo delusioni anche dalle Rock Stars che più apprezzo... sembra che la parola d'ordine sia "minima spesa, massima resa" e veramente trovo che questo tipo di politica sia noiosa e deludente, soprattutto per coloro che, come me vanno a comperare il disco del proprio artista preferito e restano delusi da un suono di chitarra simile ad una scoreggia e dalla voce che non si sente perché soffocata dal basso e da tastiere con il suono di un videogame degli anni '80... a volte posso capire questo tipo di atteggiamento da parte di alcune nuove bands maltrattate dalle proprie etichette discografiche e costrette a pagare tutto da sole (cosa molto frequente) ma non da artisti famosissimi e ricchissimi.

Di fronte a questa situazione personalmente sono combattuto, dato che permette a molti più gruppi di realizzare il "sogno" di realizzare un album, ma d'altra parte finisce con il penalizzare chi avrebbe qualcosa in più da dire, tu che ne pensi?
Esatto... questa è la situazione in cui spesso ci troviamo noi ed alcune bands come gli Arthemis che spesso, nei vari siti o riviste specializzate, vengono trattate nello stesso identico modo in cui vengono trattate delle vere e proprie bands fantasma che spariscono dopo un solo disco, magari mediocre... insomma, tutto ciò non lo capisco... cioè, lo capisco bene eccome...perché spesso bands così coraggiose contribuiscono solamente ad inflazionare il mercato discografico e rischiano di mettersi sullo stesso piano di altre realtà che come noi spendono un sacco di tempo per curare il proprio sound, ideare nuove soluzioni melodiche, inserire delle novità in un genere musicale non certamente nuovo, nell'intento di sfornare dischi sempre all'avanguardia e ricchi d'energia e sentimento. Ma questa non è certo colpa delle bands stesse, sia chiaro... è un po' tutto ciò che gira attorno al music biz e alla voglia di far soldi di alcune persone.

Beh, chiudiamo questa parentesi ed entriamo nei dettagli di "Golden Dawn"...
Bene... "Golden Dawn" è il nostro nuovo album e si presenta come un disco Speed-Power Metal a volte classico ma spesso farcito con venature Hard Rock anni '80, musica neoclassica nello stile di Malmsteen, Cacophony, influenze Rock, Blues, Jazz... ovviamente tutte in chiave Speed Metal. La cosa che caratterizza di più il nostro stile è la quasi totale assenza della tastiera che spesso è un elemento usato ed abusato in questo genere di musica. Ogni singola canzone contiene atmosfere, sonorità, sentimenti differenti ma tutto ciò suona in maniera esplosiva, energica. "Golden Dawn" è sicuramente un album dedicato alle persone che amano la musica vera, suonata con il cuore, e che vi farà fare headbang ogni minuto! Contiene il feeling degli album degli anni '80 e '70 e un sound modernissimo! Linee vocali melodicissime in pieno stile Queen ed Uriah Heep e chitarre, basso e drumming taglienti e compatti! Un album che già dal primo ascolto vi farà amare gli Arthemis! Garantito.

Non avete rinunciato al vostro tipico sound ed alle registrazioni, che si sono nuovamente tenute ai New Sin Studio. Eppure qualche novità si sente, vero?
Certamente... la prima novità sta nel sound, nella produzione. Abbiamo voluto scegliere una produzione non tipicamente power-metal, ma un suono esplosivo e graffiante, tipico delle produzioni di stampo U.S.A., apertissimo! In questo disco sono state registrate ben quattro chitarre ritmiche (abbiamo usato una quindicina di chitarre diverse) con amplificazioni e strumenti diversi... a volte diversissimi l'uno dall'altro... ho trasferito tutta l'attrezzatura di casa mia per un periodo e ritengo che questo sia servito parecchio a trovare quello che è il nostro sound personale. Più possibilità di scelta hai sul suono, più questo ti può aiutare ad avere le idee chiare su ciò che vuoi veramente... questo grazie anche al preziosissimo aiuto in fase di produzione del grande Luigi Stefanini del New Sin Studio ovviamente. Per ciò che riguarda il songwriting non ci siamo posti nessun limite ed obbligo come al solito e le songs suonano molto dirette anche se cariche di arrangiamenti vocali e chitarristici soprattutto. Stavolta i brani sono stati scritti in maniera differente, improvvisando davanti al pc di Alessio Garavello, singer della band. Molte canzoni hanno richiesto solo poche ore per la loro stesura completa; canzoni come "The Traveller" (di cui sarà presto pubblicato il videoclip),"Arthemis", la opener "Fire Set Us Free" sono tutte state composte in una manciata di ore e sono quelle che sono state apprezzate maggiormente dai fans. Penso che questo processo compositivo sia servito moltissimo a farci capire molte cose. Spesso mi ritrovavo a fare headbanging mentre registravo le nuove canzoni in fase di pre-produzione, per vedere se funzionavano... è stato molto divertente... demenziale direi; ma ha portato a risultati grandiosi. Con questo disco siamo riusciti a definire un nostro stile ben preciso, ad avere un'identità vera e propria... e sono abbastanza stufo di vedere il nostro nome sempre affiancato a Stratovarius. Non ho nemmeno un loro disco e non mi piacciono affatto, ha ha haa... è incredibile. Le canzoni e le atmosfere sono così diverse... come si fa a non capirlo???... non occorre una doppia cassa veloce per essere come gli Stratovarius... ci sono anche altre cose....

Avete chiuso l'album con la cover di "Might For Right" degli Heavy Load, un gruppo che, se non erro farà parte di un tribute album, puoi darci qualche anticipazione?
Sì... questo tribute album uscirà presto per l'etichetta discografica Underground Symphony e vedrà diverse bands dell'etichetta discografica Underground Symphony coverizzare e riarrangiare canzoni della Epic Metal Band "Heavy Load". Noi ad esempio ne abbiamo creato una versione più inerente al nostro stile, altri invece hanno trasformato totalmente la canzone in questione.... insomma... una cosa ottima per un fan degli "Heavy Load"... non trovi?

Trovo... trovo eheh! Come accaduto già per "The Damned Ship" il nuovo album è uscito già da qualche tempo in Giappone, anche in questa occasione è stato accolto più che positivamente?
Certo che sì.... veramente stavolta siamo riusciti a posizionarci ancora meglio nelle charts di vendita nazionali Giapponesi. Pensa che siamo rimasti al tredicesimo posto per un bel periodo di tempo mentre poi ci siamo stabilizzati al 17esimo posto dietro all'ultima uscita dei Led Zeppelin "How the West was won"... una bella soddisfazione per una band Italiana. La nostra etichetta Giapponese Avalon/Marquee lavora benissimo ed in maniera onesta, metodica e da sempre ci supporta in maniera più che soddisfacente con interviste, recensioni sulle più importanti riviste (Burrn!, Young Guitar...) e frequentissimi passaggi radiofonici... inoltre abbiamo una grande schiera di fans che costantemente visitano il nostro sito e ci scrivono e-mail... non possiamo di sicuro lamentarci di ciò, anzi siamo più che contenti.

Non sarebbe male andare a suonare da quelle parti vero?
Assolutamente no! Sarebbe stupendo... veramente... spero che in un futuro molto vicino ci sia la possibilità di suonare live da quelle parti, anche per incontrare tutti i fans che da anni ci supportano con grande entusiasmo e che, soprattutto attendono di vederci on stage al più presto.

La vostra presenza su internet è ormai assodata, ma è possibile ascoltare qualche pezzo del nuovo album sul vostro sito?
Certamente... se vai nel nostro sito ufficiale www.arthemisweb.com oppure nel Fan site Giapponese http://arthemis.web.infoseek.co.jp alla sezione "Downloads" potrai trovare i mini Mp3 tratti da tutta la nostra discografia. Abbiamo scelto degli estratti di ogni canzone che riescano a dare un'idea più chiara possibile di quello che è il nostro stile, la nostra identità.

... quindi speri che la gente ascoltati i vostri pezzi decida di comperare l'album... uhm... e se invece se lo scarica o se lo fa masterizzare?
Sì... spero che acquisti il nuovo disco ovviamente... se lo scarica o lo masterizza, sicuramente ciò non mi farebbe piacere assolutamente. Sai... dopo aver registrato un casino di dischi tra Arthemis, Power Quest, produzioni pop per altre bands, Rock...ecc... mi andrebbe che ora la maggior parte della gente che ci conosce li comprasse i dischi che faccio... non trovi???... muh haha ha haaa (risata satanica). Accetto solamente che la gente scarichi degli estratti delle songs. Io compro un sacco di dischi, sono un collezionista accanito e possiedo più di millecinquecento album di ogni genere... che lo facciano anche gli altri qualche volta...

Rimanendo in tema Internet... mi è arrivata una mail con i vostri auguri e con in allegato una vostra foto (sarà questa che mi ha distrutto l'HD!?!) con dei Babbi di Natale "Metallari"... ehmm eravate voi? Mica sarete saliti sul palco così bardati?
No, anche se l'idea era quella... ma essendo sintetici i costumi da Babbo Natale ci rendevano delle autentiche saune ambulanti ed allora abbiamo deciso di fare un photo report natalizio con tanto di canzone natalizia "Arthemis kick the ass of Santa Claus" scaricabile dal sito www.arthemisweb.com, per i fans e per chi non conosce veramente la nostra vera indole che consiste nel continuo divertirsi; suoniamo da quasi dieci anni oramai anche se siamo giovanissimi (età media 24 anni) ma conserviamo sempre l'entusiasmo e la carica positiva che ci ha sempre distinti come persone e musicisti. Fondamentalmente ci divertiamo sempre e siamo entusiasti di ogni album che scriviamo... ecco perché la nostra musica suona così spontanea, viva e diretta!

Riguardo agli Arthemis, che novità ci aspettano in questo nuovo anno?
Innanzitutto ad Aprile sarà pubblicata la versione riregistrata e riarrangiata del nostro primissimo full-lenght autoprodotto oramai introvabile "Church of the Holy Ghost" che uscirà in versione doppio cd, contenente anche la versione originale del disco con componenti della band diversi ovviamente; da anni molti fans tedeschi, Americani, Svedesi richiedono una ristampa di quest'album e noi abbiamo voluto regalar loro anche una nuova versione, sempre registrata al New Sin Studio contemporaneamente alle registrazioni di "Golden Dawn". Gireremo inoltre un Videoclip della song "The Traveller" tratta dall'ultimo album e la metteremo in circolazione all'inizio di quest'estate. Avremo anche una serie di concerti, festival estivi tra cui il famoso "Badia Rocks" a Pedraces e il "Sun Valley in Rock", che già stiamo facendo in Trentino, Lombardia, Veneto per promuovere il nuovo album ed inoltre stiamo preparando nuovi brani per nostro quarto album la cui uscita è prevista per l'inizio del 2005. Due sono già stati composti: "Desert Storm" e "Touch the SKy".....

... e per le vostre attività parallele, che se non sbaglio sono diverse, ci sono delle sorprese in vista?
Certo che sì... a Marzo uscirà per Now & Then/Frontiers il nuovo album della power-metal/Hard Rock band italo-britannica "Power Quest", intitolato "Neverworld", in cui sia io che Alessio Garavello militiamo da più di due anni e con cui quest'estate abbiamo effettuato una tournèe in Gran Bretagna che ci ha visti affiancare bands del calibro di Saxon, Masterplan, Blaze, Nightwish, Paradise Lost... con l'anno nuovo ci sarà un altro tour in Gran Bretagna e uno Europeo che siamo ora in procinto di pianificare con la casa discografica. Le vendite in Giappone sono state più che soddisfacenti; ci siamo piazzati al sesto posto nelle classifiche nazionali di vendita e i fans hanno accolto il new album con molto entusiasmo. Per il resto, staremo a vedere....

Prima parlavamo di acquistare CD, ti ricordi ancora l'ultimo acquisto del 2003 ed il primo di quest'anno?
Of course!... L'ultimo disco che ho acquistato nel 2003 è stato il "Kiss Alive IV", quello stupendo concerto con l'orchestra, mentre il primo dell'anno nuovo è "The Eyes of Alice Cooper", un po' più essenziale e scanzonato dei precedenti album ma sempre grandioso da ascoltare... Alice Cooper è uno dei miei artisti preferiti in assoluto.

Hai magari in mente qualcosa di più originale con cui chiudere l'intervista?
Burrrrrrrrrrrrrp! Un bel rutto... ha ha haa... non l'ha fatto mai nessuno in un'intervista, ed è molto Rock!... chissà perchè???... Ragazzi, grazie per il sostegno che da anni ci date, siete grandi... e per chi ancora non ci conosce, comprate il nuovo "Golden Dawn", un disco ricco di energia e melodie catchy che vi farà ritornare alle radici del vero speed-metal melodico grintoso e dinamico ed entrate anche voi a far parte dell'Arthemis Army... grazie a tutto lo staff di Eutk ed in particolare a te Sergio... Keep the Arthemis Flame BURRRRRRRNING!!!

Intervista a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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