TURISAS: Mathias D.G. Nygård (cantante)

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Gruppo:Turisas

Un primo ascolto a "Battle Magic" ed una fugace visita alla homepage dei Turisas, con le foto dei componenti del gruppo abbigliati da antichi guerrieri ed alle prese con il nemico Normanno ("in chiara difficoltà"), mi avevano fatto temere di trovarmi di fronte a dei ragazzini esaltati. Invece il loro cantante, Mathias "Warlord" Nygård si è rivelato una persona positiva, con le idee chiare, e ben conoscente di quello che lo circonda. Questo è un altro punto a favore della mia valutazione sul loro album di debutto.
I Turisas arrivano dalla Finlandia dove si sono formati nel 1997, un paio di demo ed un EP autoprodotto ("The Heart of Turisas" del 2001) hanno poi attirato l'attenzione della Century Media che li ha messi sotto contratto ed accompagnati sino all'esordio discografico, "Battle Metal", appunto oggetto di questa intervista.

Ciao Mathias, non posso che farti i complimenti per "Battle Metal" che mi ha colpito al primo ascolto, dandomi l'idea di un riuscito mix tra Manowar, Bal-Sagoth e Finntroll, oppure sbaglio?
No... sei davvero andato vicino a quelle che sono le influenze e le intenzioni dei Turisas. I Manowar non solo ne rappresentano la parte epica, ma sono anche stati il gruppo che mi ha spinto ad un certo tipo di musica. I Bal-Sagoth propongono nella loro musica elementi come archi, corni, e cori che hanno molto più in comune con la musica classica che con il Metal, mentre i Finntroll richiamano la nostra componente più folk. Ad ogni modo ci tengo a sottolineare che non abbiamo mai deciso di copiare alcuna band.

Quale è stato il primo feedback al vostro debutto?
Le risposte sono state realmente molto positive, anche oltre le nostre aspettative. Chiaramente ci sono stati anche delle critiche negative, direi dovute al fatto che non tutti hanno apprezzato ascoltare tante diverse influenze convogliate in una stessa proposta musicale. Ma ho ovviamente trovato maggior soddisfazione nel sentire i commenti positivi che vedono alla nostra proposta come ad una musica fresca ed anche originale.

Ma cosa significa Turisas?
Il nome proviene dalla mitologia finnica. Si tratta di un antico dio della guerra, che passando alla mitologia scandinava potrebbe essere paragonato a lla figura di Thor. La nostra mitologia è molto meno conosciuta, la gente ha maggior dimestichezza con quella scandinava o con quella greca e romana, anche perché si sono tramandate ben poche informazioni sulla mitologia finnica, che rispetto ad altre è anche più complessa e frammentata. Comunque è un nome che ha origine dalla mia passione per la storia ed i miti antichi e che credo ben si adatti alla nostra proposta musicale.

E' facile intuire il perché della scelta di "Battle Metal" come titolo dell'album.
Certamente... prende il titolo dal brano omonimo, un vero anthem del gruppo, e riassume in due parole l'andamento generale del disco e l'atteggiamento dei Turisas. E' un titolo diretto, potente... molto Metal, ehehe!

E cosa mi dici sulla storia del gruppo?
Siamo stati io Jussi a creare i Turisas, inizialmente come un progetto a due, poi abbiamo deciso di trasformarlo in una vera e propria band. Dopo un periodo di assestamento, la formazione si è stabilizzata, e dal 1998 è praticamente la stessa. Dopo le prime registrazioni amatoriali, nel 2001 abbiamo inciso "The Heart of Turisas" che suscitato l'interesse di diverse etichette. Una di questa era la Century Media, che non solo ci ha offerto le condizioni più vantaggiose, ma era anche una garanzia per quanto riguarda la distribuzione. Quindi abbiamo firmato per loro ed il passo successivo è stata la realizzazione del nostro album di debutto...

...che siete andati a registrare sino in Francia... come mai questa scelta? Ne avete approfittato per fare una vacanza?
Inizialmente avevamo pianificato di entrare in studio all'incirca a Maggio dell'anno scorso. Erano praticamente state completate tutte le canzoni che sarebbero poi finite sull'album, e comunque si tratta di brani che fanno parte del nostro repertorio da tempo. Poi sono sorti problemi di tempistiche ed anche di budget... la Century Media ci ha infine proposto questi studi, i Sound Suite, nel sud della Francia, a Marsiglia, una scelta che alla fine si è rivelata quella giusta. Altro che vacanza... come se non bastassero le lunghe giornate in studio, ci si è messo di mezzo il tempo. Era Dicembre e ci siamo letteralmente trovati in mezzo ad un continuo nubifragio! Diverse parti, come quelle di fisarmonica, la batteria ed i cori li avevamo già registrati in Finlandia ai Steeltrack Studio. In Francia, assieme il produttore Terje Refsnes, è stato poi completato l'album. Non sono mancati diversi inconvenienti, anche tecnici, ma alla fine siamo veramente soddisfatti del risultato.

Come mai avete optato per l'inglese come lingua principale nei testi?
Beh... l'inglese è ormai un linguaggio universale, e ti permette di raggiungere un maggior numero di persone... e questa è una delle cose a cui tengo maggiormente. In ogni caso su "Battle Metal" ci sono anche delle parti in cui usiamo lo svedese ed altre il finlandese, un legame alle nostre radici. Sai la Finlandia è una nazione bilingue... proprio come il Canada, ed abbiamo due lingue ufficiali.

Non lo sapevo... sono due linguaggi simili tra loro?
Assolutamente no! Sono molto diversi tra loro, ed hanno origini e strutture completamente differenti.

A proposito, sei tu vero, il principale songwriter del gruppo?
Si... sono sopratutto io a scrivere testi e musica, qualche volta mi si affiancano anche Antti e Jussi. Riguardo ai testi, non sono un patito della fantasy classica. I miei testi parlano di battaglie, ma senza draghi, cavalieri o maghi... personalmente cerco di dargli un taglio storico o filosofico, sembrerà strano ma non sono pochi i riferimenti ad avvenimenti della vita quotidiana, che confluiscono nelle mie liriche.

Questo mi fa pensare alle foto promozionali che avete sul vostro sito, ed alcune saranno riproposte con questa intervista: veri guerrieri, armati e sanguinari... siete così anche nella vita privata?
Ahaha... no, no! Siamo gente moderna, ci divertiamo suonando musica metal, ma certi atteggiamenti fanno parte solo del nostro modo di vivere la musica... per il resto siamo ragazzi normalissimi. Abbiamo vestiti normali, una macchina ed anche un telefono ahaha!

E' triste però vedere che guerra, violenza e sangue, non fanno solo parte dell'immaginario del Metal... ma sono sempre argomenti d'attualità!
Già...

Credi che la gente comune possa capire che un certo atteggiamento o liriche incentrate su questi argomenti, siano paragonabili ad un racconto e ad un film, e non siano un'istigazione alla violenza?
Come ti ho detto prima, il mio approccio lirico non è un'esaltazione della guerra. Nei miei testi affronto il lato... diciamo romantico delle battaglie e dello spirito guerriero, oppure il suo aspetto storico, senza per questo arrivare ad esaltare la violenza. Purtroppo sono cosciente che non tutte persone capiranno, o vorranno capirlo, la differenza.

Ancora una domanda, ho letto che il vostro chitarrista Georg, è stato vittima di una spiacevole esperienza, tutto a posto ora?
Già... è stata una brutta avventura per Georg... durante una rissa è stato colpito con una coltellata alla schiena. Fortunatamente non era una ferita seria, pensa non se n'è nemmeno accorto subito... dopo le prime preoccupazioni alla fine tutto si è risolto per il meglio. Abbiamo rischiato di cancellare il nostro concerto al Tuska Open Air Festival che si è tenuto ad Helsinki, ma Georg ha recuperato in tempo, ed era sul palco con noi!

Tempra metallica!
Grazie un augurio a Jussi ed un saluto a tutti voi!

Intervista a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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