Ellende: speranza e bellezza che fendono l’oscurità

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Per me non è stato solo un piacere, ma anche un onore avere avuto la possibilità di fare qualche domanda a Lukas Gosch, anima degli Ellende, band atmospheric-post black metal austriaca. Forse Lukas non sarà un tipo particolarmente loquace, ed è sicuramente giusto rispettare il desiderio di non parlare di alcune questioni intime e personali, ma le sue parole in ogni caso lasciano il segno, proprio come la sua musica, ed è ciò che maggiormente conta

Parliamo del vostro nuovo album, Lebensnehmer. L'artwork sembra essere molto diverso dai precedenti lavori, non troviamo natura ma un tema di guerra. Forse questo corrisponde anche a tematiche diverse?
Lukas: Ciao! Sì, ci sono una profonda rabbia e aggressività sepolti in Lebensnehmer. Ci lavorato molto negli ultimi due anni e Lebensnehmer dovrebbe essere il seguito dell'album del 2016 "Todbringer" (tradotto "deathbringer", colui che porta la morte, ndr). Volevo che l'idea del "lifetaker" suscitasse un sentimento più spiacevole del "deathbringer", anche se alla fine il significato è lo stesso.

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Foto tratta da pagina Facebook
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In Lebensnehmer il songwriting è più maturo, i pezzi sono più complessi, anche se hanno perso la caratteristica che tanto amavo, gli strumenti della musica classica quali viola, violino, pianoforte.. come è maturata questa scelta?
Lukas: Li ho usati, ma in modo più sporadico. Ho cercato un approccio più ridotto ed essenziale. I testi sono piuttosto semplici in questo disco e volevo separare gli strumenti classici in modo che potessero avere i loro momenti dedicati (ad esempio nell'outro di "Atemzug"). C'è da dire però che in questo modo l'album funziona davvero alla grande quando viene suonato dal vivo.
Vedo che l'album ha un buon successo di vendite, tutte le special edition sono andate sold out già in preordine, io stessa ho lo special boxset in legno, pensi che sia questo ormai il futuro? L'edizione speciale da collezione più che il cd stesso, dal momento che ormai gli album sono in streaming ufficialmente già prima della loro uscita ufficiale?
Lukas: Ho avuto un "cambio di etichetta" piuttosto brusco alle mie spalle. Ora abbiamo più possibilità e supporto da AOP Records per farla breve.
Ho seguito le foto su Instagram della vostra tournée, mi sembra abbia avuto un notevole riscontro e successo di pubblico, credo possa essere una bella soddisfazione. D'altra parte non so come è la situazione in Germania, sul fronte concerti, per quanto riguarda l'Italia, esclusi i grandi nomi, sono sempre meno le persone ai concerti...
Lukas: Sì, è stato fantastico! Dato che non abbiamo una booking agency alle nostre spalle, un simile tour è sempre un po' rischioso, ma non ci saremmo mai aspettati che Oberhausen, per esempio, fosse uno show sold-out. Inoltre, abbiamo suonato solo tre o quattro volte in Italia fino ad ora e per lo più a metà settimana, ma io amo l'Italia e torneremo di nuovo, questo è sicuro.
Gli Ellende sono sempre stati una one man band, ora anche il batterista fa parte della band, quanto apporto danno anche gli altri membri all'anima del gruppo?
Lukas: Dopo aver pubblicato "Rückzug in die Innerlichkeit" nel 2012 c'erano alcune offerte per suonare dal vivo a cui non potevo resistere. Sono stato subito sicuro a chi rivolgermi in quel momento e sono ancora gli stessi musicisti sul palco oggi. La nostra amicizia è abbastanza essenziale.
Come ti senti quando nei live set quando con altri musicisti suoni qualcosa che è strettamente tuo, una tua creatura?
Lukas: Non ho mai pensato a questo a essere onesto. Per me e per gli altri è stato sempre chiaro che sarò sempre io ad occuparmi del songwriting, ma tutti abbiamo una sola passione: la musica metal. Suono anche in altri progetti solisti - anche di musicisti live degli Ellende - in musica completamente composta da loro, e funziona anche bene. Negli Ellende volevo solo fare la voce sul palco per mettere più impegno, in altre band e in studio suono anche strumenti.
Lukas, non sei solo un grande musicista e polistrumentista, sei anche un artista, se non sbaglio hai realizzato tu stesso disegni e artwork degli altri album, immagino sia una passione che hai sin da piccolo...
Lukas: Grazie. Ellende è il mio castello creativo, una cosa in cui ho il controllo completo di tutti gli aspetti e dove posso spingere i miei confini. Non mi considero ultra creativo o di talento, penso che la chiave del successo in tutte le forme di arte e musica sia la persistenza. Per ridipingere la tela la quinta volta in cui pensi che un bambino avrebbe potuto fare meglio di te e padroneggiare le situazioni in cui altri avrebbero fatto tutto in un centinaio di volte. Non avresti questa forte spinta se insegui il sogno di qualcun altro, immagino.
Ci sono dei brani in cui le tue urla sono così disperate che molto spesso non posso fare a meno di chiedermi come fai a tirare fuori tanta intensità.. in che modo.. penso ad esempio a Scherben, che è anche uno dei miei brani preferiti
Lukas: Grazie, lo apprezzo molto...
Guardando la copertina di Lebensnehmer, in un paesaggio desolato, sotto un cielo di piombo, c'è un piccolo delicato fiore, qual è il suo significato?
Lukas: Se il digibook o il vinile sono chiusi, vedi solo questa scena delle due creature, ma se vedi l'intera immagine si aggiunge un altro aspetto a questa opera d'arte. L'idea era che uno di loro stia forse fissando questo cardo. Analogamente alla musica degli Ellende (almeno per me) c'è sempre una sorta di speranza e bellezza, come un fiore che spacca il cemento.
Lukas, è stato un piacere per me fare questa intervista. Grazie mille per la tua musica e per il tuo tempo. Auguro il meglio per te e gli Ellende <3
Lukas: Grazie, è stato fantastico e auguro tutto il meglio per te, arrivederci <3

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Intervista a cura di Burned_byFrost

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