Delain: preludio lunare (Martjin Westerholt, keyboards)

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Gruppo:Delain
Definiti da sempre come “la costola” dei Within Temptation sin dal loro esordio avvenuto nel 2006 con la release di “Lucidity”, i Delain sono stati finora una delle poche band del panorama metal odierno ad aver raggiunto traguardi che oggi giorno pochissime realtà musicali sarebbero in grado di vantare nel proprio curriculum. A distanza di dieci anni esatti dal loro ingresso nel music biz, la creatura di Martjin Westerholt può essere definita in toto una band a 360°, completa ma soprattutto può definirsi una band matura. Quattro album in studio e svariati tour internazionali in compagnia di alcune delle più grandi band in circolazione come Nightwish, Epica, Sonata Arctica e Kamelot sono certamente traguardi ostici per tantissimi act attuali e i Delain questo lo sanno molto bene, ma si sa, il duro lavoro alla fine ripaga sempre!

A breve l’ensemble olandese centrerà un altro grande obiettivo: il 2016 sarà, infatti, un anno molto importante per Charlotte Wessels e soci. Questo nuovo anno non solo segnerà il decimo anno di carriera, ma regalerà anche ben due nuove release: un EP, “Lunar Prelude”, e un quinto full length, tuttora in fase di lavorazione; proprio quest’ultimo EP sembra aver incuriosito in particolar modo i fan del sestetto symphonic metal che da subito si sono domandati cosa abbia spinto Westerholt e i suoi a pubblicare un mini album prima di avere tra le mani un lavoro completo. Secondo il tastierista olandese, la risposta sarebbe alquanto logica: “Abbiamo deciso di realizzare questo EP poiché lo scorso anno abbiamo ricevuto moltissime richieste di andare in tour e il nostro programma inerente al nuovo album stava andando a rilento, per cui è stato un periodo molto impegnativo che ci ha portato via molto tempo utile alla realizzazione del nuovo album. Ad un certo punto, ci siamo ritrovati a far fronte a un sacco di richieste dei fan impazienti di avere del nuovo materiale. Ovviamente abbiamo iniziato a comporre nuova musica e ad un tratto ci siamo detti: “Perché non pubblichiamo un paio di canzoni inedite per riscaldare l’animo della gente?”. Da qui è nata l’idea di realizzare un nuovo EP. Con questa nuova release abbiamo anche deciso di non seguire un percorso definito. Normalmente scrivi tutto il materiale e lo registri, ti dedichi al mixing… Questa volta abbiamo pensato di lavorare per gradi. Abbiamo riscritto delle canzoni già registrate in precedenza, poi abbiamo scritto altri brani e li abbiamo registrati e avevamo alcuni pezzi già pronti, per cui abbiamo pensato di animare la gente con un nuovo EP”.

Il nuovo EP sarà a tutti gli effetti un piccolo antipasto di quello che la band offrirà in seguito con il prossimo full length che, viste le anticipazioni, si prospetterà essere un altro bel gioiellino. Benché la pubblicazione sia programmata per il prossimo 16 febbraio, questo nuovo mini album potrà essere gustato in anteprima dai fan in occasione del “Suckerpunch show”, evento che prende nome proprio da un brano inedito contenuto in questo disco e il cui video, che porta la firma del grande Patric Ullaeus, sarà a breve online. Cosa ne pensa, però, il founder di questo nuovo platter e dei brani in esso contenuto? “Turn The Lights Out era già stata eseguita live e questo mi aveva fatto capire che le canzoni comunque funzionavano, mi davano modo di vedere se c’era qualcosa da sistemare o meno. Durante la pre-produzione ci siamo accorti di quanto ci piacesse anche “Suckerpunch” e così abbiamo pensato di lavorare prima a questo brano, in modo da poterlo registrare e missarlo in seguito. Siamo stati molto soddisfatti del risultato e abbiamo pensato che fosse il brano giusto per presentare il nuovo album alle persone, ai fan”.

Dalle parole di Westerholt si evincono una grande gioia e un forte orgoglio per questa nuova creaturina e, si sa, non è un segreto che Martijn e Charlotte siano le “menti criminali” dietro i Delain, ma pochi sanno che questi due grandi artisti spesso si avvalgono di un “settimo” membro, qualcuno che ha sempre lavorato dietro le quinte sin dai tempi di “Lucidity”: si tratta di Guus Eikens, musicista olandese noto per aver fondato gli Orphanage (band nella quale ha militato George Oosthoek, ospite che in più di un’occasione abbiamo ritrovato nella discografia dei nostri, ndr). In merito a questo lungo sodalizio professionale, Martijn dichiara: “Questa è una gran bella domanda, perché, in effetti, Guus fa parte della band, non suona live ma fa parte della squadra. Io, Charlotte e Guus scriviamo il 90% del materiale, noi siamo il fulcro compositivo della band. La cosa più importante è che tutti i membri della band sono sempre più coinvolti in tutto il processo, che vede anche lo sviluppo e la stesura di un brano, ma io e Charlotte siamo il cuore della band. È sempre stato così dall’inizio e Guus rappresenta una parte molto importante. Sarebbe difficile riuscire ad ottenere le stesse canzoni e gli stessi risultati senza il suo intervento, Guus è una parte essenziale”.

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Niente da temere, quindi! Il prossimo LP della band, nonostante i problemi logicistici, arriverà entro la fine dell’anno, come conferma lo stesso musicista: “A breve avremo un imminente tour con i Nightwish e questo ci richiederà circa due mesi. Questo significa che dovremo lavorare duramente e spingerci al limite, cercando di finire il tutto entro la fine del mese, perché poi dovremmo aspettare Aprile per poter andare avanti con i lavori. Credo che al momento abbiamo per le mani il 75% del lavoro, sono molto contento di questo, ma abbiamo bisogno di più tempo una volta rientrati dal tour per poter ultimare la parte rimanente. Spero quindi di poter pubblicare il tutto alla fine della primavera o al più tardi in estate. La cosa certa è che il disco uscirà entro l’anno!”. Impegni lavorativi e burocratici non fermeranno certamente l’inarrestabile corsa dei Delain che affronteranno un anno sì impegnativo, ma altrettanto ricco e soddisfacente. Come affermato in precedenza, la band inaugurerà questo nuovo anno con un tour statunitense in compagnia dei Nightwish e una fresca partecipazione al 70.000 Tons Of Metal, crociera alla quale la band aveva già preso parte in passato. E l’Europa? Verrà presa in considerazione per un nuovo tour da headliner? Certo che sì! Questa la risposta entusiastica di Westerholt: “Stiamo progettando un tour da headliner, il che potrebbe accadere entro la fine dell’anno o all’inizio dell’anno prossimo. Penso che suoneremo in Italia, ma se non accadrà potrete vederci ad un festival che si terrà vicino al vostro paese, il MetalDays. Credo che torneremo sicuramente! È sempre un piacere tornare lì, abbiamo un sacco di fan e moltissimo sostegno, per noi è un piacere suonare da voi!!”.

L’Italia è un paese che da sempre ha accolto i Delain con grande calore ma cosa ne pensa l’artista del pubblico tricolore? “Siete dei pazzi, in senso positivo s’intende, ahahah! Gli italiani sono molto passionali, sono diversi dalla gente che vive al nord. Sono molto simili agli spagnoli quando si tratta di esprimere i propri sentimenti e le proprie emozioni. Questa è una cosa che mi piace moltissimo! Non è mai brutto venire in Italia o in Spagna, proprio perché la risposta del pubblico è fantastica! Devo dire che, tra l’altro, riceviamo sempre un sacco di regali dagli italiani, che spesso sono cibo, messaggi commoventi… è davvero un qualcosa di unico!”.

Ricapitolando, quindi, la band avrà in procinto nuovi tour, nuove release, un anniversario di tutto rispetto, la cui realizzazione è tuttora in fase di progetto con tanto di super sorpresa per i fan, come rivelatoci da Martijn… e per quel che riguarda le nuove future collaborazioni? Ci sarà spazio anche per esse? Un famoso detto recitava “mai dire mai”. Westerholt, infatti, di album in album, si è sempre affidato alla partecipazione di vari special guest che, a modo loro, hanno aggiunto un tocco in più ai brani dei Delain. Tanti musicisti, infatti, hanno collaborato con il sestetto olandese, da George Oosthook a Marco Hietala, da Alissa White-Gluz a Sharon Den Adel, una delle voci più amate della scena internazionale. Proprio la cognata del tastierista sembra essere l’artista più richiesta per le più svariate collaborazioni in ambito musicale, ma ci sarà mai la possibilità di rivedere i fratelli Westerholt all’opera, magari in un disco dei Delain, dopo il fruttuoso percorso artistico condiviso nei Within Temptation? La risposta potrà stupire, positivamente o negativamente, tutti i fan della band: “Ad essere onesti, non ci ho mai pensato, non intenzionalmente… Entrambi facciamo la stessa cosa a modo nostro anche se non è propriamente comparabile. In qualche modo, però – e non so dirti esattamente il perché – non credo che la cosa possa accadere tanto presto… Credo sia per il fatto che entrambi facciamo le stesse cose, ascoltiamo le cose che facciamo con le rispettive band, se ho qualcosa di nuovo da sottoporre alla sua attenzione, lo faccio, a volte sia lui che Sharon mi invitano per farmi ascoltare i loro nuovi pezzi. Diciamo che ci teniamo aggiornati su ciò che facciamo, ma non si sa mai cosa il futuro possa riservare!”.

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E cosa dire, invece, dei propositi personali o artistici della mente creativa dei Delain? Ci sarà mai spazio per qualche altro nuovo progetto? Per il momento sembra proprio di no: “Cerco di concentrarmi su una cosa alla volta e questa è sia una mia qualità che una debolezza. Non riesco a focalizzarmi su diverse cose, proprio perché se la mia attenzione è attratta da qualcosa, cerco di rimanere concentrato su quella cosa! Questa cosa, ovviamente, è la band, i Delain! Non sono preso da altre cose al momento, per cui ti risponderei di no, eheh”. Nessun futuro progetto, quindi, in cantiere per Westerholt che dal 1995 ad oggi si è sempre dedicato solo ed esclusivamente alla sua musica, ma cosa ne pensa della scena attuale? È davvero così cambiata rispetto al passato? C’è qualche nuovo talento che incuriosice particolarmente questo musicista? “Ci sono tantissime band giovani e di talento e questa è una buona cosa! D’altro canto, però, vedo sempre gli stessi nomi capeggiare ai festival, per cui non vi è molto movimento all’interno della scena musicale. Ci sono sempre nuove band e alcune eccezioni, ma in linea generale è così che vanno le cose. Non c’è movimento, i nomi grossi rimangono lì dove sono e non ci sono possibilità di passare ad un livello più alto. Questa non è una cosa che aiuta, in effetti. Da una parte c’è anche da dire che i fan sono molto devoti e fedeli e questo è veramente speciale. Credo che la scena al momento sia molto stabile, ma non vedo purtroppo nuovi sviluppi. Questa è una vergogna. Spero che tutto questo possa cambiare!”.

Nella speranza che il desiderio di Martijn possa in qualche modo concretarsi in un futuro troppo lontano, non ci resta che attendere le due nuove release della band e aspettare un annuncio ufficiale in merito al prossimo tour europeo che ci auguriamo possa arrivare il prima possibile!
Intervista a cura di Arianna G.

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