Nile: Back from the catacombs!

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Gruppo:Nile

Preciso come il suo riffing, Karl Sanders mi chiama all'orario stabilito per parlare del nuovo nato in casa Nile, "What Should Not Be Unearthed". Purtroppo non potrò avere risposte su molte delle mie curiosità, visto il divieto impostogli dalla Nuclear Blast di parlare di cose non attinenti al nuovo disco. Quindi niente domande sul disco solista di Kollias, niente sui Morbid Angel, sulle sue chitarre signature, ecc. Personalmente non mi piace molto fare domande sul produttore o chiedere dove sia stato registrato il disco, queste cose sono scritte nel booklet e si trovano generalmente nelle info, così ho cercato di divagare un po'. Non vi preoccupate, ne è uscita comunque una bella e divertente chiacchierata, piena di piccole cose da scoprire e che dimostra ancora una volta che bella persona sia Karl.

Buona lettura.

Ciao Karl, stai chiamando da Greenville (l'intervista è stata spostata un paio di volte ndr)? Ti stai prendendo una pausa dopo le registrazioni e prima di pensare al tour?
Ahahah sì, qualcosa di questo tipo, direi che abbiamo qualche settimana da goderci prima di pensare al violentissimo tour che ci aspetta.
Allora, iniziamo! Riguardo al titolo del nuovo disco, lo avete scelto perché è il titolo della canzone più rappresentativa o c’è di più sotto? C’è un qualche concept?
Beh, non penso che vada visto come un concept album, diciamo che è una sorta di titolo enigmatico. Quando è giunto il momento di scegliere, abbiamo detto "hei, dobbiamo tirare fuori un titolo fico per il disco, scegliamo questa canzone!". Tutto molto semplice come vedi, non c'è niente di misterioso sotto. Anche il disco non ha pezzi legati tra loro, lo definirei come una collezione di metal songs.
Avete affrontato temi differenti, attuali, nelle liriche o siete sempre confinati nell’antico Egitto?
Beh... naturalmente ci sono testi sull'antico Egitto che traggono ispirazione dalla storia antica e dalla mitologia ma parte dell'album è stato influenzato da alcuni eventi più recenti. E' accaduto ad esempio per la canzone Call to Destrucition, la cui idea si è materializzata recentemente, quando gli estremisti islamici hanno chiamato alla distruzione delle piramidi. Visto che le piramidi sono state costruite prima di Maometto, vengono da loro considerate pagane, una blasfemia, e vanno rase al suolo. Quando abbiamo sentito di questa cosa abbiamo pensato "qui ci esce una canzone metal", l'argomento ci è sembrato valido per scrivere un brano potente su questi tizi invasati che urlano di abbattere le piramidi.

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Nile,formazione 2015: Sanders, Parris, Toler-Wade, Kollias
Immagino diventi sempre più difficile scrivere un nuovo disco per voi, soprattutto dopo diversi album grandiosi, cosa ne pensi?
Penso sia una questione di ispirazione, sicuramente nei testi per far funzionare il pezzo e raccontare qualcosa di forte, ma soprattutto di ispirazione musicale. Trovare nuovi riff di chitarra e farli lavorare bene insieme creando buone strutture riuscendo a renderle fresche.
Ti sei voluto spingere verso qualche direzione in particolare stavolta? Cosa c'è di diverso in questo What Should Not Be Unearthed?
Penso che l'approccio al songwriting questa volta sia stato totalmente differente. L'approccio precedente era più tecnico. Penso che di questi tempi, molte band che propongono technical death metal sono diventate troppo tecniche e questo può causare problemi alle canzoni. Con questo disco abbiamo voluto focalizzarci sulle canzoni in modo totale, più che sull'aspetto tecnico in se.
Quindi mi dici che preferisci canzoni più dirette, meno intricate all'ascolto?
Esatto! Penso che con tutta questa confusione, con tutti questi passaggi intricati da seguire l'ascoltatore si senta perso, così, senza tradire la nostra audience, abbiamo preferito comporre canzoni meno complesse ma che possano catturare di più l'ascoltatore, che possano piacere di più. È uno scopo che ci siamo voluti prefiggere come artisti ed è lo scopo nel fare musica.
Questa può essere una reazione ad un disco come At The Gates of Sethu? Un album estremamente tecnico e in parte difficile da affrontare?
Penso che su At The Gates Of Sethu ci siamo preoccupati molto, forse troppo, dell'aspetto tecnico della musica e dell'avere un suono chirurgico, estremamente pulito. Mi piace il fatto che gli ascoltatori possano sentire distintamente ogni nota che suoniamo ma penso anche che forse non sia strettamente necessario per tutti gli ascoltatori... a meno che tu non sia una persona che suona la chitarra. Voglio dire, io suono la chitarra e mi piace sentire tutti i movimenti, ma non è una cosa che interessa a tutti. Alla fine che dire? È una sorta di pendolo, il disco precedente era tecnico, quello nuovo è anti-tecnico.

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E come giudichi At the Gates of Sethu dopo tre anni? Sei ancora soddisfatto?
Beh, alcune cose di quel disco sono state molto valide, ci abbiamo lavorato davvero duramente cercando di suonare molto precisi e di questo sono soddisfatto. Dall'altra parte però c'è l'audience da ascoltare. Voglio dire, forse abbiamo fatto più un disco per accontentare noi stessi sotto qualche aspetto che il nostro pubblico. I nostri fans sono importanti e dobbiamo cercare di creare canzoni che piacciano sia a noi, sia soprattutto a loro, dobbiamo esserne entrambi felici.
Sei anche contento della produzione di At the Gates of Sethu? Personalmente, penso che le chitarre siano un po' troppo lontane e nascoste nel mix e che il loro suono stia molto sui midrange. Cosa mi dici?
Sono d'accordo. Penso che Sethu sarebbe potuto risultare migliore con un suono delle chitarre più grosso ed heavy, ma avevo in testa il fatto di voler sentire perfettamente ogni nota e quindi la produzione è stata legata a questo. Devo anche dire che quando suoniamo quelle canzoni live, con il nostro potentissimo suono da concerto, l'audience risponde al meglio. Nel death metal sembra quasi più importante il giusto sound, sentire una nota in modo perfetto è secondario.
Non arrabbiarti se te lo dico (sono un grande fan dei Nile) ma non penso che Sethu sia tra i migliori dischi che abbiate fatto, il nuovo What Should Not Be Unearthed è un grosso passo avanti.
Sono contento di sentirtelo dire amico! Abbiamo lavorato duramente per riuscirci. Ascoltandolo, quali canzoni ti sono piaciute di più?
Sicuramente Call to Destruction è un gran pezzo per aprire il disco; secco, diretto e violento il giusto. Forse non buono qianto Kafir (scusa ancora, è il fan che parla) ma davvero notevole. Tra le altre che preferisco ci sono In The Name of Amun, che ha anche un bel solo, To Wolk Forth From Flames Unschated, la grandiosa title track, e poi direi l'accoppiata di rallentamento centrale Evil to Cast Out Evil e The Age of Famine.
Sono contento delle tue risposte, sono tra quelle che preferisco anche io. Di solito la gente mi chiede solo di Call to Destruction, Evil to Cast out Evil e della title track, penso che anche altre canzoni abbiano qualcosa da dire.
Stavolta non vedo nella tracklist il titolo di una canzone davvero lungo come da vostra abitudine, come mai? Vi siete stancati di questa scelta? Oppure porta via troppo tempo ai concerti quando dovete introdurre il titolo delle canzoni che state per suonare? Voglio dire, annunciando "Papyrus Containing the Spell to Preserve Its Possessor Against Attacks from He Who Is in the Water", nel frattempo avreste potuto suonare tipo 15 volte You suffer dei Napalm Death”!
(Scoppia in una lunga risata) Beh devo dire che non è una cosa a cui penso fino a che l'album non sia stato completato e qualcuno me lo fa notare. Stavolta è successo che mi hanno detto "hey! Non c'è una canzone con un titolo super lunghissimo, che cavolo succede?", ed allora mi sono accorto che in questo album non l'abbiamo messa. Non è una cosa intenzionale, capita che sia la canzone che ti chieda un titolo così lungo, stavolta non era necessario.
Il nucleo della band è sempre composto da te, Dallas e George. Al basso e voce chi vedremo invece? Confermi il giovane Brad Parris o ci sono novità?
Brad Parris è il nostro nuovo bassista, siamo molto contenti di lui, è giovane ma sa suonare come un motherfucker (devo tradurre? ndr) ed inoltre conosce tantissimo metal, è un'enciclopedia vivente del metal. Essendo molto giovane ha portato parecchio entusiasmo ed è una cosa "rinfrescante" per noi, inoltre è un bravo ragazzo e porta a termine tutto. Mi ricordo pochi mesi fa un tour in Brasile che si è rivelato un tour da incubo, abbiamo preso 17 aerei in 13 giorni ma nonostante tutto ha fatto il suo lavoro senza lamentarsi, con un attitudine positiva, divertendosi, e ci siamo detti "hei, teniamocelo questo motherfucker!"


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Cambiamo un attimo argomento. Visto che del disco solista di Kollias, dei Morbid Angel e di altre cose non possiamo parlare, puoi dirmi qualcosa a proposito di un tuo prossimo album solista? C'è la possibilità di sentire qualcosa di nuovo all'orizzonte?
Molta gente me lo chiede ed è qualcosa che mi piacerebbe sicuramente fare ma i Nile hanno l'assoluta priorità e prendono molto del mio tempo. Alcune idee ci sono ma richiedono dedizione. Vedremo se il prossimo anno il dio del metal mi concederà un po' di tempo per lavorarci sopra e far così uscire il mio terzo disco.
Ascolta Karl, contando il nuovo disco avete fatto uscire otto album, non pensi sia ora di fare un bel disco live? Magari un DVD che mostri a tutti la vostra potenza sul palco?
Penso tu abbia assolutamente ragione ma abbiamo bisogno che la gente convinca i gentili ragazzi della Nuclear Blast che sia una bella idea. Potremmo forse fare una petizione in cui diciamo "Hey, c'è un sacco di gente che chiede un live DVD dei Nile, riusciamo a farlo, perfavore?" ahahah. Ci sono parecchi video su Youtube e molti sono terribili, vorremmo prenderci un attimo di tempo, spendere due soldi e dimostrare a tutti quello di cui siamo capaci, mostrare quello che sono i Nile dal vivo.
A proposito di suonare dal vivo, darai ancora qualche lezione privata di chitarra o farai qualche clinic tra una data e l'altra del prossimo tour, come un paio di anni fa?
Penso sia una cosa di cui potremo parlare verso gennaio, o giù di li. Ora partiremo per questo tour con i Soffocation e sarà una serie di concerti molto bella e impegnativa, una grande opportunità e dobbiamo concentrarci sul fornire un grande spettacolo e presentare al meglio in nuovo album. Per le clinic vedremo più avanti.
Divaghiamo un attimo. Conosci o apprezzi qualche band death o brutal italiana? C’è un grande movimento da qualche anno da noi in questo campo.
Certo! Naturalmente se parliamo di death metal italiano non possiamo non citare gli Hour of Penance ed i Fleshgod Apocalypse ma ci sono altre band che meritano molto e vorrei nominare gli Hideous Divinity.
Guarda Karl, ho il loro ultimo CD qui di fianco sulla mia scrivania.
Yeah, il loro bassista Stefano Franceschini ha suonato alcune nostre canzoni con noi, mentre stavamo scrivendo il nuovo album.
Torniamo allora sul nuovo album. Avete in mente di registrare un video di una nuova canzone?
Guarda, ne stiamo discutendo proprio in questi giorni (l'intervista è stata fatta il 21/07 ndr), ho appena ricevuto una mail dalla Nuclear Blast che mi chiede "ma di che canzone vorreste fare un video, ditecelo per favore!". Beh, io vorrei fare un video per Evil to Cast Out Evil ma bisogna poi vedere cosa la nostra etichetta ci permette di fare. So per certo che a breve verrà rilasciato un lyric video per Call to Destrucion che sarà il teaser del nuovo disco.

Pensi che sia ancora utile registrare un video professionale di questi tempi?
Penso che alla gente piaccia, che i fans abbiamo piacere di vedere le loro band preferite suonare un pezzo. Ok i lyric video che permettono anche di capire cosa un cantante death metal sta dicendo (ride), ma anche poter vedere una band suonare un nuovo pezzo è importante. Non mi piacciono le cose super prodotte, l'importante è che la qualità sia buona e si senta bene.
Ora siete sicuramente molto impegnati, ma come vedi i Nile tra una decina d'anni? Sarete ancora nel giro? Avrete ancora motivazioni? Apporterete qualche cambiamento nel sound?
Dannazione.... mi chiedi di predire il futuro.
Dai Karl, parli sempre di antichi dei, di poteri sovrannaturali, quindi puoi farcela!
(scoppia a ridere e non finisce più) È facile parlare del passato, si tratta di cose già accadute. Predire il futuro, invece, penso sia una cosa al di là delle possibilità umane. Quello che posso dirti amico è che oggi, proprio oggi abbiamo un grande nuovo album dei Nile, quindi vivi il presente e sii più metal che puoi!
Io sono sempre metal, Karl, nel portafogli ho ancora una banconota da 10 euro firmata da te e da Jon Vesano (vecchio bassista, ndr) nel 2002!
Ahaha, ma lo sai che Jon ha registrato alcune guest vocals sul nostro nuovo disco? È proprio lui che puoi sentire in diverse parti di Call to Destruction, ad esempio dopo la parte che dice "we must turn the Pyramids down", c'è l'attacco (e qui Karl comincia a urlare) "Caaaal to destructiooooooon!". Ed è proprio lui.
Fico, quindi siete ancora in contatto!
Certo, siamo buoni amici ed è un gran bravo ragazzo. Ti dirò di piu, il basso sul nuovo disco è il suo.
In che senso, ha registrato lui le parti?
No, le parti di basso le abbiamo suonate Dallas ed io, ma il basso usato è il fighissimo Green Spector di Jon, così c'è anche il suo spirito che aleggia su tutto il disco ahahah.
Parlando con lui, ai tempi di In Their Darkened Shrines, mi disse che faceva il giardiniere. Lo fa ancora?
Sì, qualcosa del genere. Si occupa di portare acqua per irrigare colture di grano e altre cose. È davvero un matto, lavorerà settanta ore la settimana ahahah.
Visto che abbiamo parlato di John, sei in contatto con altri vecchi membri dei Nile, tipo Pete Hammura (ex drummer, ndr)?
Anche lui è sul nuovo disco!
Ma è un album pieno di vecchi amici allora!
Ahahah Sì, ci sono un sacco di nostri amici su questo disco! Le le percussioni su Negating The Abominable Coils of Apep sono sue, così come diverse backing vocals. Ah, mi è venuto in mente che John Vesano si alterna con Dallas anche in alcune vocals di Age of Famine.
Beh, è una figata sapere questi piccoli dettagli per un vecchio fan come il sottoscritto. Bene, penso che abbiamo terminato la nostra chiacchierata. Grazie Karl per l'opportunità e grazie anche per il bel disco che avete registrato.
Grazie a te Frank! Mi fa piacere che ti sia piaciuto il disco, spero che ti sia divertito nella nostra chiacchierata. Ora vai a bere qualche birra, parla di metal, divertiti e vivi una bella giornata!
Come si fa a non voler bene a Karletto?
Intervista a cura di Francesco Frank Gozzi

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 27 ago 2015 alle 09:11

Bellissima intervista Frank, complimenti! Appena riesco mi ascolto il nuovo disco, le premesse sembrano buone...