Warrant: say what you think? (Cowards or Martyrs)

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Gruppo:Warrant

Con l’ottimo "Metal Bridge" i Warrant, dopo diverse avvisaglie, hanno concretizzato il loro ritorno discografico. Un comeback che ho accolto con piacere dato che sia "First Strike" sia "The Enforcer" si sono ritagliati un posto importante nella mia collezione discografica e soprattutto nel mio immaginario metallico. Ed è con altrettanto piacere che ho colto - coadiuvato dall'imprescindibile Gianluca Grazioli - la possibilità di intervistare il leader odierno e unico superstite della line-up originale, il bassista e cantante Jorg Juraschek.

Ciao Jorg e grazie del tempo che ci avete concesso!
Prima di parlare dettagliatamente del vostro nuovo album, farei un breve excursus della vostra storia. I Warrant erano già attivi negli anni ottanta, ma si sono sciolti poco dopo. Poi con il nuovo secolo ci avete riprovato. Perché poi avete lasciato trascorrere tutto questo tempo fino al disco di ritorno “Metal Bridge”? Cosa puoi dirci su questo periodo della band?
Questa potrebbe essere una storia troppo lunga! Una cosa che è semplice ma anche tragica. Dopo l'album "The Enforcer" abbiamo pensato che avremmo dovuto suonare un altro tipo di Metal. Questo è stato un grosso errore perché abbiamo perso quello che era il nostro marchio di fabbrica. Così prima siamo andati alla ricerca di un nuovo stile e successivamente abbiamo dovuto ritrovare la strada giusta. Intorno ai 30 anni ho pensato che avrei dovuto dedicarmi unicamente alla voce e abbandonare il mio ruolo di bassista. Un altro errore imperdonabile: ho capito che il mio destino è quello di cantare e suonare il basso contemporaneamente. Dopo che abbiamo finalmente risistemato le cose in questa maniera, abbiamo iniziato di nuovo con un concerto reunion. Tutto questo è stato così divertente che i Warrant hanno suonato ancor di più negli anni successivi! Poi, dopo i tanti concerti degli ultimi 15 anni ci siamo resi conto che si poteva fare ancora di più. Il mio cuore ardeva di scrivere nuovi brani! Ma c'è sempre una lotta, 30 anni di ascolti di musica, con influenze di ogni genere di materiale… come suoneranno i nuovi brani? Mah, alla fine ho deciso di scrivere la musica che proveniva direttamente dal mio cuore, senza stare troppo a guardare al passato o a quello che è il presente della musica Metal. Il modo in cui si è avviata la composizione dei nuovi pezzi aveva le stesse modalità di quanto fatto nel 1984/85. Così è stato facile dare vita alle nuove canzoni e sapevo che questo avrebbe potuto essere il modo giusto per fare tutto ciò.
Parliamo del vostro recente studio-album... hai scritto molte delle canzoni di "Metal Bridge"?
Oh, sì, certamente, ho dato il mio apporto in ogni pezzo. Insieme a Dirk (il chitarrista) li abbiamo arrangiati: questi sono i Warrant del 2014.
Hai sentito una certa pressione per salvaguardare l'eredità dei vecchi Warrant e mantenere la soddisfazione dei fan di vecchia data?
Io la chiamo responsabilità. Non posso definirla pressione. Ho capito che tu, come musicista e come artista, devi scrivere brani che provengono dal tuo cuore. Non guardare troppo nel passato o forse al futuro. Il mio primo obiettivo è stato quello di scrivere canzoni che funzionino con una buona melodia e che si adattino al sound dei Warrant. Non puoi copiare una band proveniente dagli anni ottanta, c’è troppo divario temporale, ci sono troppe esperienze che hai fatto come uomo e come musicista nel frattempo.
Ho avuto fiducia in me stesso e sul fatto che lo spirito della mia musica e il mio modo di percepirla non fossero mai andati persi nel corso degli ultimi anni. Quindi era chiaro che le nuove canzoni avrebbero recuperato le radici dei Warrant dagli anni ottanta.
Quindi i brani di "Metal Bridge" riflettono le tue radici?
Te l’ho detto. Le canzoni riflettono i Warrant al 100% e questo include le nostre radici. Canzoni efficaci, con alcune parti speciali in mezzo ai brani, variazioni di velocità. La sensazione percepita durante la scrittura delle nuove canzoni era esattamente la stessa del 1984, da solo seduto lì con una chitarra in mano e a cantare. Le idee principali delle canzoni dei Warrant iniziano in questo modo. Poi io presento il tutto al resto della band e insieme andiamo avanti a suonarle e portando gli arrangiamenti al termine. Certamente io non sono un chitarrista, e le mie capacità nel suonare la chitarra sono appena sufficienti per accompagnare la voce e completare una certa idea di base della canzone.
Alcuni dei temi affrontati nei nuovi brani suonano davvero Heavy Metal, soprattutto in brani come "You Keep Me in Hell", "Face the Death" e "Eat Me Alive" ... ho ragione?
Sì, hai ragione. Nella mia idea di Heavy Metal è una combinazione di metallo e, ad esempio, di tematiche a sfondo politico. Ti dirò, sono una persona dalla mentalità aperta e sono sempre alla ricerca di questa combinazione. Non è solo una questione di divertirsi o distruggere le cose. Voglio dire: "guardate questa cosa negativa sulla Terra, se ve ne fregate allora tutto verrà distrutto. Fate attenzione ai vostri sentimenti e alla natura”. La via idea di "The Enforcer" è quella di una creatura che mi aiuta a forzare le cose necessarie. "Eat Me Alive" nel suo significato principale afferma che non mi importa di quello che alcune persone pensano riguardo al mio modo di vivere, sul mio stile e della mia opinione su ogni cosa. Bisogna avere rispetto per l'opinione altrui e non condannare gli altri modi di vivere. Non fraintendermi. Ma a volte la Terra è come essere all’inferno.
Altri brani invece sembrano avere un approccio lirico diverso, come "Helium Head" o "Don’t Get Mad Get Even". Puoi raccontare ai nostri lettori di cosa trattano?
"Helium Head" è una canzone su di un ragazzo che al tempo stesso è un drogato e un pusher. Loro non sanno e non gli importa di cosa stanno uccidendo con la loro vendita di droga: distruggere l'uomo fin dal principio, distruggere le famiglie, senza alcuno scrupolo. "Don’t Get Mad Get Even" è molto semplice, è una canzone che parla di "non mollare mai". Quello che non ti uccide ti rende più forte. Dopo una brutta esperienza… vai avanti lottando come fosse l'inferno!
Cosa mi dici invece di "Immortal"? E’ riferita ai Warrant? Ha qualcosa a che fare con l’artwork?
"Immortal" è una delle mie canzoni preferite ed è molto personale. Essere immortale è il desiderio di moltissime persone, è il pensiero che ogni uomo sia unico e che lasci qualcosa di tangibile in questo mondo quando uno passa a miglior vita. In questo modo non importa se sei famoso o no, ogni uomo lascia una traccia di sé, nella sua famiglia, nei suoi amici...
Si può essere giovani mentalmente anche se il corpo è vecchio. E' difficile rendersi conto di questo ma così è la vita! Sì, forse si adatta alla perfezione ai Warrant. Perché ho sempre voluto andare avanti con la musica dato che non voglio vivere solo negli anni ottanta.
Sì, si adatta anche all’artwork. Ma prima è nata la canzone. Forse posso dire che l'artwork è legato alla canzone. Ci possono sempre essere dei collegamenti tra i vari stili musicali, tra culture diverse, tra diverse religioni...
Ehm… alcune nuove canzoni come "Ordeal of Death" e "The Enforcer" suonano molto simili ai vostri primi lavori. Più seriamente, perché la scelta di registrare di nuovo questi due pezzi?
"The Enforcer" è la nostra canzone più importante sin dagli anni ottanta. E’ la nostra canzone tra le canzoni, la nostra "Highway to Hell" (ehehe). Ma abbiamo voluto presentare questa canzone come la possiamo suonare ora nel 2014 con quello che è il nuovo volto dei Warrant. Volevamo mostrare che questa può essere una canzone senza tempo. "Ordeal of Death" è stata fortemente voluta da Dirk, il nostro chitarrista, che la ama visceralmente e che gli ha anche dato un nuovo volto. Negli ultimi anni a volte era diventato un po’ noioso per me suonare questo brano, ho sempre pensato che l’arrangiamento non fosse abbastanza buono. Così l’ho accorciata e Dirk ha avuto una buona idea con i bridges, e adesso è nettamente più potente e più pesante di prima, ne sono molto soddisfatto. Penso che ogni musicista possa avere la volontà di riregistrare le proprie vecchie canzoni dopo diversi anni, quando ha nettamente più esperienza come musicista. Ma non puoi sapere se questo funzionerà, a volte può essere un grave errore distruggere il fascino di canzoni ormai affermate da anni. Ma nel nostro caso non penso che rappresenti un problema dato che abbiamo lasciato passare tanti anni senza presentare del nuovo materiale. Per molti fans queste due canzoni suoneranno come nuove… Forse il disco successivo conterrà qualche vecchio pezzo in più.
Ultimamente avete avuto molti cambi di formazione, adesso della lune-up iniziale sei rimasto solo tu. Quanto ha influito tutto questo nella band?
Non ho mai imposto alcun cambio nella line-up, è stato tutto dovuto al normale trascorrere del tempo. Per la maggior parte del tempo il chitarrista dei Warrant è stato Oliver May: era entrato nella band già durante le registrazioni di "The Enforcer”, poi abbiamo suonato insieme nei Warrant e anche in un'altra band. Ma dopo tutti questi anni ha deciso di cambiare il suo modo di vivere, perciò ho dovuto cercare un nuovo chitarrista. Dirk si è così unito alla famiglia Warrant. Mi ha aiutato moltissimo con il nuovo disco, è una parte importante del nuovo sound della band e che adoro. Il suono della sua chitarra mi ha fulminato e ho sentito che poteva essere la persona giusta, si è adattato perfettamente! Un altro innesto perfetto è stato quello di Thomas Roseman, il nostro nuovo batterista, che oltre ad essere tecnicamente ottimo è una grande persona dalla mentalità aperta.
Seguite l’attuale scena Metal? Siete impressionati da alcuni newcomers? In generale, pensi che oggi ci sia ancora posto per i Warrant?
Voglio essere onesto. Non so molto della scena metal attuale. Ho sentito parlare di bands come gli Stallion, gli Alpha Tiger… suonano metal tradizionale nello stesso modo nostro del 1985. E' bello ascoltarli, è molto divertente e forse hanno la possibilità di raggiungere un livello ancora più alto nella scena. Ho sentito nominare anche gli Skullfist … ma non mi sovviene null’altro su di loro.
Se guardi agli headliner dei grandi festival, la maggior parte di loro sono quelli vecchi degli anni ottanta… Io non lo so se oggi c'è un posto per i Warrant. I Warrant del 2014 non sono certo gli stessi del 1985, ma le radici sono inconfondibili. Sono una persona realista, trovare un posto nella scena come le band con cui abbiamo iniziato tipo Grave Digger o Helloween... beh, non è realistico. Voglio solo scrivere belle nuove canzoni con lo spirito e lo stile unico dei Warrant e tenere dei bei concerti in futuro, già solo questo sarebbe fantastico!
Avete mai pensato a dove avreste potuto essere oggi se i Warrant non si fossero sciolti negli anni Ottanta? Voglio dire, in quel tempo eravate a mio parere uno dei migliori gruppi Speed Metal in Europa.
A volte ci ho pensato. E grazie per il complimento. Alcuni dicono che eravamo troppo ciechi per renderci conto che insieme ad altre band stavamo creando un nuovo stile e oggi penso che, sì, lo abbiamo fatto, almeno credo. Ma non eravamo professionali abbastanza per continuare nel nostro lavoro e lottare duramente per avere maggior successo. Era troppo presto, eravamo troppo giovani per accorgerci di ciò che abbiamo creato. Non avevamo una gestione professionale, e nessuno che ci ha preso a calci il culo per mostrarci la retta via.
Che altro posso dire...
Ci sono tour in programmazione? Vi vedremo dal vivo o in alcuni festival estivi del prossimo anno?
Al momento ci sono grandi, profondi problemi. Il nostro batterista è seriamente malato dal giugno 2014. E’ davvero una maledizione. Abbiamo dovuto cancellare la nostra partecipazione al “Bang Your Head”, più un altro piccolo tour attraverso Austria, Italia e Svizzera, oltre ad un concerto a Madrid. Speriamo di poter fermare questa disgrazia e che Thomas possa recuperare al più presto possibile. Al momento sto facendo alcune promozioni in radio e lavorando con un batterista turnista.
Ci siamo da poco lasciati alle spalle il 2014, quali sono stati i tuoi higlights personali?
L’incredibile pubblicazione di “Metal Bridge” dopo ben 29 anni di attesa. Non lo avrei mai pensato e sono davvero grato per tutto questo.
Avete un messaggio da lasciare a MetalHammer.it e ai nostri lettori?
Un immenso grazie a tutti voi per il vostro interesse sui Warrant, per me è davvero un onore! "Walk the Metal Bridge"!
Intervista a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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