Secret Rule: open the doors of heart and mind!

Non è semplicissimo parlare di una band come i Secret Rule … il rischio, in qualche modo, è che l’immaginario cui genericamente i nostri si rifanno, quello del “gothic metal con voce femminile” finisca per “banalizzare” un percorso espressivo assai stimolante, oltre che molto fascinoso.
Il mio suggerimento, dunque, è di non fermarsi alle “apparenze” e prendere immediato contatto con questo cangiante soggetto artistico, capace di muoversi tra varie suggestioni stilistiche con estrema disinvoltura e notevoli dosi di creatività e intelligenza.
Le parole di Andy Menario (una presenza costante su queste pagine grazie alla magistrale opera dei Martiria) e Angela Di Vincenzo (già apprezzata nei Kyla Moyl, nonché, più di recente, nelle vesti di gradita ospite dei concittadini Kaledon) che state per leggere, arrivano a confermare l’idea di non avere a che fare con un gruppo “come tanti” e spero possano contribuire a convincere i nostri lettori, fatalmente disorientati dalla spasmodica offerta della scena discografica attuale, a dargli una chance … sono sicuro non se ne pentiranno.

Buongiorno ragazzi, grazie e benvenuti sulle pagine virtuali di metalhammer.it, un luogo che “qualcuno” di voi conosce abbastanza bene e che sono felice di ospitare ancora una volta!
Cominciamo con i doverosi complimenti per “Transposed Emotions” e per chiedervi lumi sulla vostra “creatura” … come sono nati i Secret Rule e qual è, se si può rivelare, questa misteriosa Regola Segreta che sottende la denominazione della band?
Andy: ciao Marco, grazie per i complimenti e per la bella recensione. Guarda i Secret Rule sono nati ad inizio del 2014 con l’intento di creare un sound che fosse un mix tra potenza e melodia. Di fatto, sia con Angela che con Michele ci conosciamo da una vita (con quest’ultimo abbiamo condiviso i primi anni dei Martiria nei lontani anni 80, oltre che altri progetti di cover, mentre con Angela c’eravamo conosciuti in un progetto celtico più di dieci anni fa). Siamo sempre rimasti in contatto, quindi quando abbiam deciso di fare qualcosa di nuovo e diverso e stato molto facile. Ruben è stato l’ultimo ad aggiungersi alla band, ma si è dimostrato da subito il 4° Secret Rule! Per la seconda parte della domanda lascio la parola ad Angela.

Angela: ciao Marco, e grazie Andy per lasciare sempre a me le risposte più difficili :D A parte scherzi, la ‘regola segreta’ è il nome che racchiude la ‘chiave’ di lettura del nostro concept che è disponibile sul nostro sito. Quando ci siamo riuniti io e Andy, dovendo lavorare dei miei vecchi brani e pensarne a dei nuovi, dovevamo avere chiaro prima di tutto cosa avremmo voluto comunicare. Per noi è importante non solo il sound ma anche il messaggio. La musica è uno dei maggiori mezzi comunicativi e crediamo che debba essere utilizzato nel migliore dei modi. Quindi tornando al concept, abbiamo pensato a chi dovesse essere rivolto il messaggio e perché. Analizzando la situazione socio-politica attuale e guardandosi intorno quello che emergeva ai nostri occhi e alla nostra sensibilità è la perdita di coscienza di tante persone schiacciate dal sistema e spesso anche dal male, oggi sempre più diffuso, della depressione. Così, tra fatti e narrazione, abbiamo immaginato un futuro post-apocalittico dove i ‘Secret Rule’ guardiani della regola segreta, potranno risvegliare attraverso la loro musica le persone manovrate dall’alto potere. Come sono manovrate? Perché? Scopritelo leggendo il concept! :D
Inutile “girarci intorno” … non posso non chiedere esplicitamente ad Andy cosa l’ha spinto ad affrontare questa nuova avventura musicale e quanto l’esperienza con i Martiria, con tutte le sue “gioie & dolori”, abbia inciso su una scelta di “genere” abbastanza sorprendente … e poi già che ci siamo, qual è la situazione attuale dei Martiria?
Andy: mi aspettavo questa domanda :). Diciamo che con i Martiria mi trovavo in una dimensione quasi di one man band, a parte il grande aiuto di Marco Capelli, e l’affidabilità di Derek, per il resto era un continuo rimbalzare da un musicista all’altro con la speranza di trovare qualcuno con cui condividere il progetto. Il tempo ha detto “no”. Quindi dopo l’ultimo sforzo con “R-Evolution” ho deciso di “parcheggiare” a tempo illimitato il progetto e dedicarmi ad altro. Avevo bisogno di nuovi stimoli, ma soprattutto di vivere una dimensione di band che dopo dieci anni mi mancava terribilmente. Con Angela, Michele e Ruben abbiamo trovato la perfetta quadratura del cerchio. Siamo perfettamente in sintonia e spingiamo tutti costantemente nello stesso verso. Sono nato una seconda volta musicalmente parlando. Ora tutto è semplice ed efficace.
Ho trovato molto interessante il vostro modo di gestire un immaginario assai popolare e altrettanto inflazionato come quello del gothic-metal … ci raccontate qualcosa dell’approccio artistico che avete scelto per la stesura del vostro debutto, che, se non sbaglio, recupera in una nuova veste anche brani provenienti dal repertorio dei Kyla Moyl?
Andy: a dire il vero, la gran parte del materiale è composto da vecchi brani di Angela, a cui abbiamo aggiunto qualche nuova “creatura” :). Sai, quando oggi giorno si ascolta una band con chitarre pesanti e voce femminile, facilmente si cataloga nel genere gothic-metal. Personalmente credo che il nostro sound sia un pochino diverso. Senza ombra di dubbio riprende alcune sfumature, ma più dettate dal mio background doom che gothic. Quel che mi sono divertito a fare in questo progetto, è l’inserire questi inserti elettronici e qualche atmosfera industrial, che con le melodie di Angela creano un mix davvero cool.
Parlando dei brani, in un programma di alto livello, ritengo particolarmente significativi “True friend”, “Sensation”, “Reena” e “Dawn of crisis” … mi piacerebbe sapere qualcosa di più su queste canzoni e se le considerate anche voi particolarmente rappresentative del vostro modo di armonizzare con personalità “tradizione” e “modernità” …
Andy: non riesco ad identificare dei brani più rappresentativi degli altri. Credo che questi elementi di modernità e tradizione siano presenti un po’ ovunque. Posso però sicuramente dire che in quest’album non c’è un brano che non soddisfi pienamente la mia idea di composizione.

Angela: sono molto legata a questi quattro brani, due fanno parte della prima formazione dei Kyla Moyl e due di quella che nel tempo è cambiata continuamente senza stabilizzarsi mai. Vedere oggi le miei creature incise su un disco come avrei sempre voluto è un sogno che si avvera e tutto questo grazie ad Andy, Michele e Ruben. Ma sono altresì conquistata dalle melodie che ho scritto lavorando direttamente con i Secret Rule perché rispecchiano quella che sono oggi :).
Anche i testi mi sembrano sfuggire da tanta banalità di settore … qualcosa l’avete già anticipato, ma quali sono i temi che vi premeva trattare per rendere efficace questa “trasposizione di emozioni”?
Angela: vivo e soffro perennemente la ‘trasposizione’ delle emozioni che si vivono oggi. Mi sembra che tutte le sfere che riguardino l’uomo siano diventate ‘usa e getta’. Siamo sempre più omologati e incastrati in meccanismi frenetici. Anche la vita dei ragazzi mi sconvolge. Non vedo la libertà di fantasticare e di respirare. Sono imboccati fin da piccoli a dover essere i migliori e soprattutto a rientrare negli stereotipi televisivi e che la società impone. Tutto ciò mi spaventa e attraverso i miei testi cerco di riportare l’attenzione a cosa siamo diventati, a com’eravamo, lasciando sempre un filo di speranza.
Ora una domanda specifica per Angela, artefice di una prova maiuscola e che, dopo il promettente demo dei Kyla Moyl, avevo perso un po’ “di vista” e ho trovato davvero maturata … ehm, cos’è successo dal 2005 a oggi?
Angela: dal 2005 a oggi sono dieci anni, sicuro che vuoi sapere tutto? :D Cmq, dopo il primo demo dei Kyla Moyl con quella prima formazione siamo andati avanti per poco. Successivamente ognuno prese strade diverse, io personalmente tentai di rimettere su il progetto, avevo diverse linee vocali e testi rimasti fermi e continuavo a scriverne. Il problema in italia è che ci sono diverse categorie di musicisti: quelli forti che vogliono essere pagati, ma io non volevo persone nel progetto se non per la passione e la voglia di crederci; quelli forti che hanno centomila progetti e verrebbero pure, ma non hanno tempo; quelli bravi che vengono ma poi scopri che sono psicopatici; quelli che anche se non sono il massimo sono più normali, ma poi vedi che smaniano solo per andare a suonare nonostante continuino a suonare fuori tempo. Insomma una tragedia. Ancor più difficile è trovare musicisti che si rendano conto che se vogliono portare un progetto ad alti livelli occorre studio, impegno, investimento economico, mente aperta e attenzione a tutto. Non solo alla musica, testi e preparazione ma anche ai siti, ai social, al look, ai contatti, ad ogni cosa costantemente. E questa è la cosa più difficile. Ho provato anche ad entrare in progetti di altri, ma se non scrivo io i testi e le linee non sopravvivo facilmente. Così dal 2010 all’incontro con Andy, ho studiato canto lirico, canto moderno e mi sono dedicata allo scrivere in attesa del miracolo che poi è arrivato con i Secret Rule. E’ la band che avrei sempre voluto e sono davvero felice del percorso intrapreso. Ovunque porterà è piacevole ogni minuto trascorso insieme e questo è l’importante.
Ho notato che siete parecchio attivi sul versante video-clip … cosa ci dite in merito?
Andy: sai Marco, quando si è tutti allineati le cose sono sicuramente più semplici da realizzare.
Avevamo intenzione di entrare nel mondo musicale, nel miglior modo possibile e secondo le nostre possibilità. Da subito avevamo intenzione di lanciare tre singoli prima dell’uscita dell’album, è stata un pochino dura sulla scelta, ma alla fine ci siamo decisi e siamo molto orgogliosi dei video realizzati.

Angela: … siamo in preparazione per il quarto … ma il brano è un segreto! :D
Mi sembra che il disco stia diffusamente raccogliendo giudizi alquanto positivi … soddisfatti dei feedback ricevuti finora e di come la Rocksector Records sta curando i vostri “interessi”?
Andy: siamo assolutamente soddisfatti (personalmente ho fatto più cose in un anno con i Secret Rule che in venti anni di altri progetti musicali). La Rocksector Records si sta confermando una label di assoluta professionalità, competenza e correttezza. Inoltre tutte le persone che ne fanno parte sono estremamente entusiaste del progetto e danno tutte il 110% per far sì che le cose funzionino. Anzi, vorrei cogliere l’occasione qui per ringraziare davvero Mark, Lynne e tutti gli altri per il lavoro che stanno facendo per noi.

Angela: si confermo quello che dice Andy, siamo orgogliosi della nostra label per la passione che riversa nel progetto, non è da tutti, anzi.
Questione live … bilancio attuale e prospettive future …
Andy: finalmente posso rispondere a questa domanda con serenità :). Al momento abbiamo fatto diverse serate qui in Italia, non ultimo il release party con i grandi DGM qui a Roma pochi giorni fa. Devo dire che in sede live stiamo ricevendo davvero tanti consensi ed è la cosa più gradita. Inoltre, abbiamo in programma alcune altre date in giro per lo “stivale” in Aprile, e due tour in Europa, prima a Maggio e poi a Luglio, con partecipazione a diversi Festival. Insomma, tutto va per il meglio.
E’ opinione diffusa che ogni trend musicale per trovare nuova linfa creativa debba quasi fatalmente implodere su se stesso, per poi resuscitare dalle sue “ceneri” … condividete la tesi e ritenete il gothic ormai pronto a tale rinascita? Quali sono i gruppi (oltre i Secret Rule, ovviamente :) ...) che possono contribuire alla cosa?
Angela: ma, forse il ‘gothic’ come concezione pura del genere, oggi non esiste quasi più. La sua rinascita vede molte più contaminazioni dove ognuno cerca a proprio modo di reinterpretarlo. Una cosa che ho notato, ma forse mi sbaglio, è la tendenza ad andare verso linee vocali più pop, cosa che cercai di fare già dieci anni fa con i Kyla Moyl. In merito a questo posso nominare band come gli Amaranthe, i Dalain, i Within Temptation e gli stessi Nightwish con la nuova vocalist Floor Jansen.
Quale peso assegnate alla musica nelle vostre vite? Avete mai pensato a cosa sarebbe stata la vostra esistenza senza una passione totalizzante come questa?
Andy: ah, bellissima domanda! Non saprei proprio immaginare una vita senza questa passione, è talmente radicata in me che faccio fatica a immaginarla diversamente. Mi si è accesa la fiamma all’età di circa tredici anni, e nonostante le varie esperienza della vita abbiano tentato di spegnerla frequentemente, ho capito col passare degli anni, che è qualcosa che non potrà mai affievolire. Chi ce l’ha dentro sa perfettamente cosa voglio dire.

Angela: per me la musica è sempre stata al primo posto. Fin da piccola cantavo continuamente inventando linee vocali. A quattordici anni la prima band e nonostante i miei non volessero che cantassi perché dicevano che mi distraeva dallo studio (ho preso sempre borse di studio e massimo dei voti ...), andavo in saletta di nascosto pagandola con i soldi della borsa di studio (per l’appunto). Nonostante la mia timidezza la musica mi faceva superare tutto ed era una battaglia continua con me stessa. Devo anche dire un grazie immenso alla musica perché ogni volta che nella vita ho avuto momenti bui, l’unica che non mi ha mai tradita e mi ha sempre aiutata è stata lei. E’ un mio dovere non tradirla e non abbandonarla mai.
Siamo ai saluti … grazie di tutto e a voi l’incombenza delle classiche “last words” …
Andy: invito tutti ad ascoltare il nostro album, ci sono diverse sfumature e diverse sonorità e sono convinto che possa piacere a un pubblico molto ampio. Non limiterei il nostro genere a una categoria ben precisa, ascoltate senza pregiudizi e fatevi una vostra idea … e se lo riterrete opportuno, ci farà piacere conoscere la vostra opinione. Buon rock a tutti!

Angela: concordo con Andy, l’album è adatto a più orecchie, anche a quelle meno ‘metal’. Vi aspettiamo sulla nostra pagina per sapere cosa ne pensate e ringraziamo te Marco e Metalhammer per lo spazio dedicatoci. Alla prossima! :)
Intervista a cura di Marco Aimasso

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