Reality Grey, tecnica, rabbia e melodia

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Italia, il Paese della pizza, dei corrotti, dei fenomeni da talent (?) show, ma anche il paese del death metal. Per fortuna qualcosa, in questa nazione allo sbando, si salva ancora e quel qualcosa lo troviamo nell'ottima musica violenta che propongono parecchie band da nord a sud. Oggi abbiamo il piacere di scambiare due chiacchiere con i ragazzi dei Reality Grey, recenti autori di Define Redemption, loro seconda uscita infarcita di rabbia, tanta tecnica ma anche di parecchia melodia. Non vi promettono 80 euro a testa per ascoltare il disco, ma vi danno, qualora fosse necessario, altri buoni motivi per apprezzare e supportare la loro musica. Rispondono alle nostre ficcanti domande Anto (chitarra) e Tommy (voce).
A voi! (cit. Paolo Savoldelli)

Ciao ragazzi, benvenuti sulle gloriose pagine di Metalhammer.it! Visto che è toccato a me il piacere di recensire il nuovo Define Redemption, scambio volentieri due chiacchiere con voi per approfondire l'ultimo nato. Innanzitutto vi chiedo: siete soddisfatti di come è stato accolto in generale il disco?
(Anto) Sicuramente si, la stragrande maggioranza delle recensioni si è rivelata molto positiva, sinceramente non ci aspettavamo un feedback del genere, tenendo conto che la nostra musica non è propriamente quella che va tanto di moda oggi. Tante recensioni sono andate nel dettaglio, cosa che non succede sempre, e questo è indicativo del fatto che il disco è stato ascoltato con attenzione e curiosità, non potremmo essere più contenti.
Soilwork, Darkane, Misery Index, Unearth, Faceless... sono band che ho utilizzato come paragone per cercare di dare un'idea della vostra musica ai lettori ma, si sa, ognuno ci sente un po' quello che vuole ;-) Ora parlo direttamente con chi questo suono lo crea, quindi ti chiedo: sei d'accordo con quanto detto? Cosa puoi suggerire a chi ci legge per aiutarlo ad inquadrare la vostra proposta?
(Tommy) Direi che per alcuni versi l'associazione è corretta, sono grandi gruppi che fanno parte delle nostre influenze musicali da sempre!
Con questo album abbiamo apportato grandi cambiamenti al nostro sound, rendendolo più moderno, più aggressivo ma restando legati al lato melodico che scorre nei nostri brani dal 2004. Proponiamo un death metal moderno e melodico con aperture verso diversi generi e diversi panorami.
Il suono è letale, veramente definito e non artefatto. Siete contenti del lavoro fatto ai Golem Dungeon Studios di Bari? È stato registrato completamente i quegli studi oppure ci sono state più sessioni in posti differenti?
(Anto) Ti ringrazio delle parole, siamo molto soddisfatti di come suona Define Redemption e del lavoro svolto da Giuseppe Dentamaro dei Golem Dungeon Studio e mi preme far luce sulla faccenda.
Le sessioni di registrazione sono state fatte originariamente in un altro studio, che ci ha promesso faville ma cosi non è stato, anzi, la non professionalità la faceva da padrona, il tanto decantato risultato non arrivava e non sarebbe mai arrivato, tanto che abbiamo deciso di ritirare tutte le tracce e di tornare all'ovile (ci siamo sempre serviti del Golem Dungeon Studio per le recording sessions dei nostri album). Originariamente l'idea era solo di fare mix e master, ma presto ci siamo accorti che il disco era da praticamente rifare. Puoi immaginare l'incazzatura data anche la fretta che avevamo per le scadenze di uscita del cd. Per dirtene una , abbiamo dovuto rifare completamente il 90% delle chitarre. Il risultato è palese, Giuseppe Dentamaro è un grandissimo amico e professionista, Golem Dungeon Studio tutta la vita.
Quest'anno sono 10 anni tondi dal vostro primo demo. Come giudichi fin qui la vostra avventura?
(Anto) Estenuante e meravigliosa, 10 anni non sono tanti ma non sono neanche pochi. Le band specialmente adesso nascono e muoiono nel giro di 2-3 anni, essere riusciti a tenere vivo il progetto per cosi tanto tempo è una cosa che riesco a spiegare con solo una parola, abnegazione. Non ci siamo mai arresi alle difficoltà e avere 4 release è qualcosa che ci rende orgogliosi. Immagina che una delle prime recensioni del nostro demo è avvenuta proprio qui su queste pagine! Ci avete sempre trattato benissimo eheheheh
Il musicista, si sa, tende spesso al perfezionismo. Cosa pensi si possa migliorare ancora?
(Anto) Non siamo una band che si adagia sugli allori sicuramente. Se si da un ascolto ai nostri lavori si può notare che nessuno è uguale all'altro. L'evoluzione è ben marcata e questo perchè cerchiamo sempre di migliorarci e di fare quel qualcosa in più, che magari non avremmo mai pensato di fare prima. Per esempio, con Define Redemption ci siamo divertiti a sperimentare ritmiche a volte contorte e non lineari specie nei bridge (vedi Equilibrium), alcuni riff vengono addirittura dal southern rock.
Per come la vedo io dovremmo cercare via via di eliminare quelle che possono essere le reminiscenze di altri gruppi, cosa molto difficile, perchè specie nella musica ogni idea prede ispirazione da un'altra, ma ci stiamo lavorando sodo e "Define Redemption" nella sua estrema omogeneità ci dà le motivazioni per spingerci ancora più in là.
Per ingannare l'attesa dell'uscita di Define Redemption, avete pubblicato su Youtube dei "making of", i cosiddetti "webisodes", in soldoni, filmati in cui cazzeggiate allegramente tra una registrazione e l'altra, tra un Ritorno al Futuro e un giro al centro commerciale. Vi piace restare in contatto e raccogliere impressioni di amici/appassionati?
(Anto) Ahhahaah certo che si! Io penso che spesso si ha la curiosità di sapere com'è una band dietro le quinte, cosa fa in studio come nasce una canzone e come viene registrata. Personalmente è una cosa che apprezzo molto, spesso oltre la musica voglio saperne di più ed entrare nel dettaglio.
Nel nostro caso sicuramente i web-episodes rendono l'idea di quello che siamo, dei ragazzi che prima di tutto si divertono e che ripongono nella semplicità la loro arma migliore, insomma non proprio il luogo comune del metallaro incazzato con tutti e serioso dalla mattina alla sera. Spesso molte band si prendono troppo sul serio oppure sono super seri per le motivazioni sbagliate. Siamo seri quando dobbiamo fare uno show e rispettare orari, scalette e band, quello sempre.
Rimanendo in tema video, avete anche rilasciato un videoclip della title-track a supporto del disco, una cosa abbastanza semplice ma che è sicuramente più "invitante" di un lyric video. Vuoi parlarcene?
(Tommy) Siamo davvero orgogliosi di questo video in quanto è un video semplice, ma d'impatto.
Abbiamo avuto un grande team per la realizzazione, dei ragazzi davvero bravi e con tanta voglia di fare. lavorare con loro è stato piacevole e credo questo si rifletta nella qualità del video, c'era armonia in registrazione.
è stata una bella esperienza per noi realizzare questo video e speriamo che sia un video che piaccia a molti almeno la metà di quanto piace a noi, cercatelo su youtube e dategli un'occhiata!
(Anto) Vorrei aggiungere anche che anche il lyric video è pronto e lo faremo uscire nei prossimi mesi, ma per il lancio del disco volevamo fare un videoclip perchè non c'è modo migliore per far girare il proprio prodotto senza alcun dubbio.
Come mai avete scelto questa canzone, tra le più "melodiche" del disco nonché (correggimi se sbaglio) l'unica con un cantato parzialmente "pulito"? Non c'è il rischio di essere confusi con una banale band metalcore?
(Tommy)La scelta di "Define Redemption" non è casuale, infatti è venuta a seguito di lunghi ragionamenti e ci siamo trovati tutti d'accordo sul fatto che questo pezzo nonostante la voce melodica sul ritornello non sia un pezzo "easy" nel senso che non è concepito solamente come brano che puoi tranquillamente canticchiarti in macchina, ha (andando oltre il primo ascolto) un riffing molto complesso, ritmiche pesanti, non è la canzoncina, è comunque una motosega!
Non abbiamo paura di essere confusi per una "banale band metalcore" semplicemente perchè non lo siamo! Il nostro cd è composto da 9 tracce che spaziano ognuna in una direzione sporgendosi verso diversi generi quindi direi che bastano uno o due ascolti dell'album per fugare definitivamente ogni dubbio.
Parliamo un po' dell'aspetto live. Non ho potuto vedervi in azione dal vivo, ma dai video che girano sembra ve che la caviate parecchio bene ed avete suonato anche con act importanti come Deicide, Hatesphere, Malevolent Creation e molti altri. Chi ti ha impressionato di più?
(Anto) Sicuramente gli Unearth, senza nessun dubbio. Uno show di una potenza annichilente, saltavano e si agitavano in continuazione senza perdere una nota, incredibile. Dei professionisti veri, saremmo contenti di raggiungere i loro livelli. Inoltre sono delle persone davvero a modo e con la testa sulle spalle, c'è da imparare un botto da loro. Anche gli Hatesphere sono delle macchine da guerra esagerate, e anche di loro abbiamo dei buonissimi ricordi.
In generale abbiamo sempre cercato di imparare il più possibile e devo dire che non abbiamo mai avuto problemi di ego da parte dei pro, oddio una volta si ma per fugare ogni dubbio NON CON GLEN BENTON ahahahahah
Avete in programma qualche data nelle prossime settimane?
(Anto)Siamo al momento discutendo alcune possibilità di tour, in europa e anche fuori. Per il momento niente è stato ufficializzato ma sicuramente in autunno riprenderemo a suonare anche perchè non stiamo più nella pelle. Forse riusciamo a fare qualche festival alla fine dell'estate, insomma, siamo a lavoro assieme al nostro management la K2 Music per capire quali sono le scelte e le proposte più convenienti
Visto che penso non possiate dare 80 euro ad ogni metalhead o promettere di mandare affanculo e destituire tutte le altre band, come potreste convincere qualcuno a dare un ascolto a Define Redemption? Quali sono le vostre armi?
(Tommy)Questo è un album per tutti gli amanti del metal, è un album che comprime e rende uniforme una serie di generi e di espressioni musicali, non è un album "mono canzone" e con questo intendo che non è uno di quei cd che sembrano una traccia unica da inizio a fine, è un mix di influenze strettamente legate al nostro stile personale.
Sono abbastanza convinto sia un album che lascia qualcosa all'ascoltatore che non sta li pronto con il ditino a skippare canzone, è un cd che va ascoltato e metabolizzato in tutte le sue sfaccettature prima di essere etichettato con un genere, è un album da avere nella propria collezione!
In conclusione, vi ringraziamo dello spazio concessoci e vi rimandiamo tutti alla nostra pagina FB che è aggiornata regolarmente, seguiteci e fateci crescere col vostro supporto!
Intervista a cura di Francesco Frank Gozzi

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