(20 aprile 2014) PPM Fest 2014 - Day 3

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Report a cura di Davide "Jeff" Morando


Il giorno di Pasqua si inaugura con un bel regalo, gli EXISTANCE 4 ragazzini…età variabile fra i 16 e i 18…copie sputate nel look e nelle movenze di Harris & Co. fautori di un british heavy metal talmente legato ai dettami degli anni 80 che definirlo plagio è riduttivo. Eppure? Eppure questi ci credono, le canzoni sono belle, loro bravissimi tecnicamente e hanno una presenza scenica commovente. Ci sono un centinaio di persone a mezzogiorno ma tutti quanti li applaudono e li osannano. Hanno pubblicato un EP che è andato a ruba durante tutta la giornata… è in vinile…ovviamente…

Seguono gli AMON SETHIS…gruppo con un bel seguito da queste parti a quanto pare…a me la voce non piace, troppo stridula e monocorde ma fanno un bello spettacolo tutto incentrato su tematiche di facile intuizione…Pharaoth’s Army, The Pyramid, Amon Sethis, The Call of Rha… insomma…abbiamo capito.

I FIREFORCE mettono su l’unica scenografia (altrimenti sempre molto sobria e minimal per tutti gli altri gruppi) ma si capisce in fretta che lo fanno solo perché stanno registrando un video dello show…l’assalto continuo all’arma bianca dei nostri non mi sconfinfera più di tanto. Ma pare che sia uno dei pochi che non ha apprezzato la cosa…Molti estratti dall’ultimo Deathbringer per la mezz’oretta tirata che hanno a a disposizione.

SUNBURST sono altri ragazzini fenomenali…il chitarrista è un virtuoso allucinante…splendido in fase di rifferama e tecnico in fase di assoli…ma anche gli altri non scherzano. Sono di nuovo di fronte a un babydrummer con i controattributi…cheffanno? Li clonano?

Tocca ai RAVENSCRY, unica compagine italiana della rassegna. I nostri beneficiano di un suono strepitoso, nitido e grasso..che come amo dire io..pettina il giusto.
Luxury of a Distraction
Touching the rain
The Big Trick
Missing Words
Calliope
Cynic
Living today
Back to the Hell
Nobody

Alternanza di brani vecchi e nuovi con buona attitudine e buona reazione del pubblico, che anche dopo si è lungamente complimentato al banchetto dei cd e delle magliette (splendide!!!)
Unica critica…signori miei..già non avete un banner…il nome del gruppo dovete ripeterlo in continuo…non l’avete detto una volta!!! Se lo fa Ray Alder dei Fates Warning potete farlo anche voi eh!!!!!



Si prosegue sull’Omega Stage con i PERSEFONE che non mi dicono molto anche se lo strumentale che cita il tema di Star Wars mi fa drizzare le orecchie. Anche loro spingono spesso e volentieri sull’acceleratore e ormai sono vecchio…le canzoni a 128 di metronomo e oltre le digerisco sempre meno!!!

Non che vadano più lentamente i DRAGONLAND ma almeno sono divertentissimi! Sti svedesotti che sembra abbiano vent’anni e all’attivo hanno già tre o quattro album divertono e si divertono..il cantante è un mattatore, salta in mezzo al pubblico…provola le addette stampa carine….(e si ubriaca pesantemente per tutto il resto della giornata) e chiude il concerto con una inaspettata cover di Neverending Story di Limah graditissima.

Tocca ai VANDEN PLAS. Ora..punto a favore…vederli di fronte a tutta questa gente è meglio che guardarli di fronte a 50 persone in una mezza discoteca dell’interland milanese (cosa successa 3 anni fa..mica preistoria). Punto a sfavore…continuano a bistrattate THE COLOUR TEMPLE che è il loro primo album e per me il preferito. Però The God Thing, Daylight, Black Night (dal prossimo album Nanoworld) e Far Off Grace e le altre canzoni sono molto ben eseguite (tranne l’attacco iniziale dello show ciccato) e molto apprezzate da tutti. Andy Kuntz superlativo e fratelli Lill e Gunter Werno raffinatissimi e allo stesso tempo energici. Il bassista, con quegli occhiali da calciatore e quel ghigno sfottente… mi è sempre stato un po’ sulle pelotas…

Tocca ai MAYAN e sono per me l’ennesima graditissima sorpresa. Anzi, andrò subito a recuperare tutta la discografia perché merita un ascolto ben più approfondito. Troviamo di nuovo una pletora di cantanti con prezzemolino Henning Basse, il chitarrista degli Epica (in qualità di Screamer) il batterista degli Epica (in qualità di batterista) e se non ricordo male il tastierista dovrebbe essere un ex After Forever…comunque…gente che sa il fatto suo. E le canzoni lo dimostrano Devil in Disguise, Redemption, Human Sacrifice, Bite the Bullet, Faceless Spice sono calci nello stomaco per violenza e raffinatezza e quale migliore rappresentazione di tutto ciò se non la chitarrista femmina? Immaginate una ragazzina presa da un programma a caso di Disney Channel…bionda, carinissima, sempre sorridente. Ora mettete in mano una chitarra 7 corde e vedrete che inizia a vomitare riff e assoli come se non ci fosse un domani scapocciando in continuazione e sorridendo…scapoccia e sorride…scapoccia e sorride..un trip allucinante…

Il PiPiEmm come lo chiamano tutti, spara le sue ultime cartucce

I FATES WARNING purtroppo, non sono la migliore di queste. Un pubblico stanco dopo l’assalto dei Mayan… una band svogliata…suoni troppo duri per la raffinatezza delle composizioni storiche…(forse in linea con le nuove canzoni della band però) fanno si che io sia rimasto li…inebetito e amareggiato per la grande occasione mancata… avrei voluto ripetere l’esperienza quasi mistica della sera prima coi Rage e invece ho solo assistito a una band che mi ha dato un paio di sussulti al cuore con Life in Still Water e Point of View..il resto…purtropo…è tanta noia..

Ci pensano i FINNTROLLS a rimettermi il buon umore. Questi maligni folletti nordici hanno trovato la formula perfetta del divertimento e buonumore. Essenziali, energici e danzerecci. L’expo si trasforma in un cagnara pazzesca per un’ora e mezza filate….una canzone via l’altra senza soluzione di continuità…non puoi cantare quei testi irripetibili in quella lingua incomprensibile…quindi non ti resta che scapocchiare e ballare. Ho ballato pure io…con due palestrati energumeni strafatti di birra…erano un maschio e una femmina…lei era più grossa di lui (ho detto grossa, non grassa)...meno male che non hanno iniziato a pogare…

Anche i THERION non deludono. Una prestazione eccellente da parte di tutti…ormai la verve operistica ha preso il sopravvento e quindi ci godiamo questa rappresentazione teatrale in musica, con ottimi giochi di luci, ottime performance vocali e un sound perfetto per una band navigata e affiatata. Grande risalto a un lungo medley per la prossima fatica discografica…un concept a titolo ANTICHRIST, ma è sulle vecchie canzoni che il pubblico attento ed entusiasta…tributa i migliori applausi.

Ora…ci sarebbero i SAXON a chiudere il festival…ma io me ne vado. Non me ne volete, ma a me i Saxon stanno un po’ sulle balle. Quindi me ne sono andato a dormire… tanto i Saxon li avete visti tutti…tranni quelli che sono andati a vederli a Monza nel 2009…perché i Saxon a quel GOM non si sono manco presentati. Poi…diciamocelo… sono andato fino in Belgio per i cavoli miei..il report lo faccio come voglio io …PRRRR (linguaccia spernacchiante).

In conclusione? In conclusione con un budget di meno di 250 euri mi sono fatto un festival di 3 giorni tutto compreso (volo pernottamento e cibarie), per un totale di 35 band, per oltre 30 ore di musica riprodotta in maniera ottimale. Tutto senza stress, spintoni, pulizia estrema (la formula “raccogli 50 bicchieri vuoti e ne ricevi uno pieno” è talmente efficace che andrebbe istituita per legge, quando la fiumana si sposta da un palco all’altro c’è un piccolo reggimento di ragazzetti e ubriaconi che raccoglie operosamente i bicchieri…e già che c’è anche tutto il resto per poi riporlo diligentemente nella differenziata!!!). E ci sono decine (ma decine proprio eh!) di minifestival nell’arco di 100 km con almeno una dozzina di band (e almeno un paio blasonate) a meno di 20 euro. Bel posto il Belgio, la birra costa pochissimo…però occhio…che la paghi sia in entrata che in uscita!!!!
Report a cura di Alessandro Quero

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 05 mag 2014 alle 07:59

Non posso che ripetermi. Per certa gente, un bel sano 1942 sarebbe mooolto utile, riporterebbe certe cose al loro giusto ordine di importanza.....

Inserito il 27 apr 2014 alle 22:40

Quando sono espresse con i dovuti modi, tutte le critiche sono ben accette. Nel caso in questione i modi e il tono erano quantomeno discutibili. In ogni caso, noto non senza dispiacere che la differenza tra un contributo volontario di un lettore e un articolo redazionale non è stata minimamente capita né considerata. Bah...

Inserito il 27 apr 2014 alle 20:29

Mi faccio i cazzi miei che è meglio và.....