(14 febbraio 2014) Iron Savior + Airborn + Energy Of The Elements + Soul Mask @ Audiodrome Live Club Moncalieri (TO)

Info

Provincia:TO
Costo:15 euro
Il secondo concerto metallico (dopo Enforcer, Skull Fist, Vanderbuyst e Gengis Khan al White Lion …) in pochi giorni senza doversi allontanare troppo da casa è un avvenimento abbastanza insolito per chi vive nel torinese e da sempre deve fare i conti con un’offerta locale normalmente non proprio ampia e differenziata.
Circostanza (proposta dal confortevole Audiodrome di Moncalieri) a cui prendere parte con sommo entusiasmo, dunque, anche perché assistere ad un’esibizione degli Iron Savior, capitanati da quell’autentico veterano dello speed power tedesco che risponde al nome di Piet Sielck, non è un evento che si possa trascurare, nemmeno se, come accade al sottoscritto, certi suoni non rappresentano più un’assidua presenza negli ascolti quotidiani.
Dei teutonici (possenti, divertenti e solo un po’ troppo monolitici …) e degli Airborn (bravi, con particolare menzione per la suggestiva “King of fear” …) vi riferirà l’autorevole Sergio, mentre tocca al sottoscritto commentare brevemente l’operato del cosiddetto “local support”.

Iniziamo con i Soul Mask, formazione di power metal sinfonico dalla “storia artistica” un po’ travagliata e tecnicamente piuttosto preparata, che è apparsa, almeno per quanto riguarda la prestazione di stasera, leggermente poco compatta, forse anche a causa d’innesti in line-up non ancora completamente integrati.
L’impressione contingente è che alla band manchi ancora un pizzico di coordinazione e precisione complessiva e che il suo repertorio, con cui mi confronto per la prima volta, difetti un briciolo in incisività e istantaneità (nelle linee vocali, per esempio …), nonostante le interessanti variazioni stilistiche e, come già anticipato, l’efficiente preparazione esecutiva. Da rivedere e risentire, insomma.

Andiamo meglio con i successivi Energy Of The Elements, monicker intrigante, logo semplice ed efficace e una provenienza geografica a me piuttosto cara.
Il loro approccio musicale, a base di Angra, Helloween, Freedom Call, Stratovarius e Avantasia colpisce per intensità e potenza, il tutto coordinato dalle apprezzabili high-pitched vocals di Fabrizio Balliano.
Autori di un mini Cd autoprodotto e con un nuovo disco in dirittura d’arrivo, i metallers della Sacra di San Michele propongono soprattutto i brani in anteprima di quest’ultimo, dimostrando di saper trattare con discreta perizia la materia, esponendola con determinazione, competenza e anche con una certa “personalità”, di sicuro non straripante, eppure abbastanza confortante in prospettiva futura.
Da segnalare, ammesso di aver inteso bene i titoli (in una situazione di resa sonora non ottimale, migliorata con gli headliner …), “I’m the message”, “We will never fall down” e, annunciata da un teatrale “per quanto sia buia la notte, l’alba non è troppo lontana”, la bella “The rise of dawn”. Promettenti.

A cura di Marco Aimasso

Bel colpo per gli Airborn, i quali in procinto di rilasciare il loro quarto album, "Dark Future Rising", non solo colgono l'occasione di supportare dal vivo gli Iron Savior, ma forti di una collaborazione ormai di lunga data con Piet Sielck, li trascinano anche sotto la Mole.
In realtà siamo alle porte di Torino, tra le mura dell'Audiodrome Live Club, dove grazie all'impegno di Diego Glaze di GLZ eventi è possibile prendere parte a una bella serata all'insegna del Metal.
Un Heavy Metal solido, quadrato... e sì direi teutonico: quello degli Airborn, che iniziano il concerto con "The Hero", recuperata dal loro album d'esordio.
Inizialmente sembrano un po' contratti - e suonare in casa probabilmente non li aiuta - ma via via che il concerto prosegue, i quattro musicisti si sciolgono fino a esplodere con quello che è un piccolo classico del loro repertorio: "Return to the Sky", brano che chiude il loro show. Nel corso del quale non mancano di presentare in rapida successione diversi estratti dal nuovo album, a partire da quella "Reign of the Human Race" per la quale hanno anche realizzato un video, dalla corale "They Arise", sino alla più ritmata "Mess We're in" e alla riuscitissima "King of Fear".

Bella dimostrazione di forza: ready for Heavy Metal Wars.

Gli Iron Savior non si sono mai contraddistinti per l'assiduità con cui suonano dal vivo, quindi questa è un'occasione da non perdere.
Piet Sielck, Joachim Küstner, Jan-Sören Eckert e Thomas Nack non sono certo gli ultimi arrivati e tra un impegno e l'altro hanno dato il loro contributo alla scena metal tedesca, ma al momento la loro priorità è rivolta a "Rise of the Hero", album nuovo di zecca in casa Iron Savior.
E si parte proprio sulle note di una canzone di questo disco: "Last Hero", una mazzata di inossidabile Heavy Metal Teutonico, con gli Iron Savior che partono anche loro leggermente tesi per lasciarsi poi andare sull'entusiasmo dei presenti.
Facendo una rapida carrellata sui quattro musicisti è impressionante rendersi conto di quanto Thomas Nack martelli il suo drum kit, di come Joachim Küstner suoni praticamente sempre a occhi socchiusi, di come Jan-Sören Eckert assomigli ad un impiegato che ha appena timbrato il suo cartellino (e pensare che ha fatto, seppur fugacemente, parte della ciurma dei Running Wild) e di come Piet Sielck durante gli assoli li accompagni sempre con smorfie incredibili.
Dettagli.
Quello che conta sono le canzoni, nuove o vecchie che siano, e di come ci vengono proposte dal palco dell'Audiodrome: con grinta e passione. Quella che trasuda da pezzi come l'accoppiata "The Savior" e "Starlight", due tra i più riusciti del recente "The Landing", un lavoro largamente saccheggiato stasera e dal quale recuperano anche l'anthemica "Heavy Metal Never Dies", dove tutti i presenti si lasciano coinvolgere nel sing-along dettato dal carismatico Sielck.
Ma il meglio arriva nel finale, dove si susseguono una dietro l'altra "Coming Home", il medley "Iron Savior / Watcher in the Sky" e "Atlantis Falling", per culminare poi nella conclusiva cover di un classico tra i classici: "Breaking the Law", che suggella la definitiva interazione tra musicisti e pubblico.

The Last Metal Heroes.

Iron Savior Setlist:
Last Hero
Starlight
The Savior
Revenge Of The Bride
Break The Curse
Burning Heart
Mind Over Matter
Hall Of The Hero
R.U. Ready
Condition Red
I've Been To Hell
Heavy Metal Never Dies
Coming Home
Iron Savior / Watcher In The Sky
Atlantis Falling
Breaking The Law (Judas Priest)
Report a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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