Un anno di concerti - Raccolta confusa e disordinata di opinioni non richieste (Seconda Parte)

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Pubblicato il:09/01/2024
Bene, una volta che mi sono liberato di questo peso finalmente passo alle cose belle.
Di concerti e festival veramente di gran livello ne ho vissuti tanti devo dire e quest’anno (tanto per cambiare) le gioie e le soddisfazioni che mi sono tolto sono state veramente, ma veramente tante.
Cerco di non parlare di nomi storici o molto conosciuti, perché ha veramente senso ribadire l’ovvio?

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[E anche durante il 2024 il Bocciodromo sarà una casa sicura per la scena alternativa]

- Il tour benefit “Oi! Fatti Un’Ambulanza” sta avendo il suo bel seguito e tra le iniziate ad esso correlate c’è stata la bella serata al Cs BaraondaLa Madonnina Veglia Su di N’Oi!” e alla fine, per tutta una serie di circostanze i The 80’s sono diventati gli headliner e con il loro Karaoke Oi! fatto da rifacimenti di grandi classici del genere, ha entusiasmato e fomentato i presenti. Dopo serate del genere, un po’ ci credi che l’Oi! non morirà mai. Impossibile resistere a queste cover personalizzate (ma neanche tanto poi, ma va bene così) in questa maniera.


[Un vero e proprio inno]


- Il Frantic quest’anno è andato decisamente bene e ve ne ho parlato abbondantemente a suo tempo, comunque la combo Straight Opposition/Downset./Mondo Generator/Rotting Christ/Inchiuvatu/Slaughter Messiah ha fatto letteralmente faville. Gli Straigh Oppostion poi erano di casa e i Downset. hanno fatto ricredere pure chi al tempo li snobbava: che attitudine! Fantastici è dir poco.
Lunga vita al Frantic!

- Anche il Venezia Hardcore dà sempre spettacolo, ma quest’anno… beh tra i tanti cito assolutamente i D4rth con il loro Beatdown groovoso e alternativo che va a riesumare i migliori Biohazard, gli Implore che dal vivo sono assolutamente brutali nel loro mix di Grindcore e Black Metal, oltre ad avere una marcia in più che in studio (e all’Arcadia a Schio ci hanno salutato nel migliore dei modi), gli intensi Straight Opposition, gli energici Plakkaggio e la reunion ultra fast degli ED. Edizione davvero di gran livello che nel warm up ha presentato il release party dell’ultimo lavoro dei Confine, band che ha fatto un figurone sia allo Sherwood di quest’anno, sia al Metalpunk Fest e pure in apertura ai Cripple Bastards al Cs Django a Treviso. Quante legnate, ma con i CB si ribadisce l’ovvio!
E a proposito di VEHC, ricordatevi che i The Secret dal vivo il loro incrocio bastardo di Grindcore, Black Metal e Doom, con QUEI volumi vi fa respirare l’aria insalubre dell’inferno e in ogni dove annichiliscono il pubblico.


[Downset autori di un concerto memorabile al Frantic Fest 2023]


- Dall’ultima edizione del Metalpunk Fest al Cs Pedro a Padova, citazione assolutamente d’obbligo per i Grumo con il loro Deathgrind bello potente (“che potenza di percosse!” cit) e i Discomostro con il loro Hc ballabile e irresistibile sulle assi di un qualunque palco. Hardcore Punk ballabile? Ebbene sì, gli strani rumori dei Discomostro sono esattamente questo!

- I Plakkaggio li ribadisco con altre due belle realtà di Bergamo e dintorni: “Rock in Riot” e “Spaca Zo Tot”. Del primo, tra l’altro, sotto la pioggia c’è stato un bel casino con gli Insanity Alert che sotto la loro bandiera uniscono metalheads e punx presi ovviamente bene, mentre del secondo è giusto dire che il Ink Club è un Arci intimo e accogliente.
"...e la domanda resta in fondo al cuor, che sia davvero questo il Punk Hardcore?": ogni volta che vedo gli alfieri della birra in latina, a questa domanda rispondo sempre con un "Sì!" perentorio.

- A proposito di Bergamo, spizzicatevi il report della nona edizione del Molto Male Fest e lì la doppietta Hobos e Vitamin X ha fatto letteralmente strage con un pogo bello duro.
Con la band Metal/Punx olandese, la gente volava in ogni dove.


[All Mosh / No Brain, non serve dire altro]


- I Fulci oltre ad aver salvato in corner il Dissonance di quest’anno, hanno fatto un concerto a dir poco pazzesco al Curtarock, con il giusto spazio per potergli dare tempo e modo di tributare nel migliore dei modi il maestro del gore. Inoltre i suoni erano molto buoni, i filmati (alla Goblin per intenderci) ben definiti e dulcis in fundo, pure la drum machina umana avevano! Ma anche in apertura ai Suffocation al Rivolta a Marghera, beh parliamone!

- E di Lili Refrain, la sciamana musicale de Roma? La Go Down quest’anno ha avuto un autentico colpo di genio: far suonare la sua musica ritualistica, piena di loop, litanie e tribalismi in una chiesetta armena del 1700 circa, all’interno del complesso di Villa Albrizzi Marini. Concerto di una grande intensità e suggestione. A proposito di Go Down, tenete d’occhio quello che combinano alla Trattoria Altroquando (Aka, la Woodstock Veneta) e nello Spazio Scuderia della già citata Villa Albrizzi Marini: con Nebula e The Devils tra i tanti, i motivi per cui godere sono davvero tanti.

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[La Go Down
è una piccola etichetta di Treviso che lavora decisamente bene]


- Altro super concerto è stato quello dei Calibro 35 al Suoni di Marca a Treviso (una specie di Sherwood Festival, ma a Treviso) con il loro Jazz/Funk che omaggia i poliziotteschi italiani d’annata e, nonostante l’elevato tasso tecnico dal vivo non rompono i coglioni, anzi c’è un groove irresistibile nell’aria.
Band dei primi della classe che fa vedere il lato realmente bello e positivo della musica italiana, bravi. Macché bravi, bravissimi!
Poi il Suoni di Marca è proprio una bella situazione, organizzata parecchio bene e con tante leccornie. Ad aggiungere ulteriore gloria alla gloria, dico che quella serata Le Orme, con il loro tour di addio, fecero un ottimo saluto rendendo la serata memorabile.

- Il ritorno del Concertozzo di Elio e le Storie Tese a Carpi: su di loro non c’è assolutamente nulla da aggiungere rispetto alle tonnellate di caratteri spesi in passato su pagine ben più prestigiose delle nostre, quindi mi limito semplicemente a dire che mai come in questo caso una reunion è benvenuta!


[Musica e cinema, un binomio sempre di gran fortuna in Italia]

- Lo Stige Festival di quest’anno ha fatto letteralmente il botto, su Death SS e Destroyer 666 non c’è altro da aggiungere, quindi mi limito a lasciarvi QUI il live report fatto in quell’occasione.

- Ah il Distruggi la Bassa, ma ditemi, quanto bello è il DLB? Una delle realtà concertistiche migliori che abbiamo in Italia, che dimostra realmente che volere è potere. In una cornice molto rustica, in mezzo alla campagna ferrarese, quest’anno la giornata finale del DLB ha voluto omaggiare il batterista storico degli Impact, con il festival all’interno del festival “Gigo ‘Em All”.
Una carrettata di band amiche è salita sul palco per omaggiare un amico scomparso e i memoriali in ambito Punk sono una bella tradizione che uniscono molte persone.
Poi se ci aggiungiamo le esibizioni dei Methedrine (rivisti tra l’altro al Punky Raggae Pub alla “Merenda dei Campioni” e lasciatemi dire che “No Solution, No Salvation” promette fottutamente bene), dei Warfare (ci tenevo particolarmente a rivederli alla Stella Nera e il concerto senza luce mi mancava, che bella serata!), degli Eu’s Arse (amici friulani dovreste essere fieri ed orgogliosi di avere band di questo calibro nelle vostre lande), degli Impact (che potenza ‘sti vecchietti!) e dei Nabat (ancora oggi eccezionali, ma ancora più bello è stato vedere l’affetto del pubblico), hanno reso anche questa una giornata memorabile.
Grande musica e bella gente tutti uniti per una giusta causa.

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[Un tributo migliore era impossibile farlo]


- Il Luppolo in Rock con la doppietta Soufly + Carcass ha demolito Cremona, ma pure lì essendo due mostri sacri del genere, mi limito a rimandarvi al live report QUI.

- I Carpathian Forest durante la quattordicesima edizione dello storico Black Winter Fest hanno dato un po’ di brio e colore ad una kermesse un po’ troppo monolitica.
Il Bello di Natterfrost e soci è che in realtà sono dei grandi cazzoni e l’attitudine è tutt’altro che Black Metal: si comincia con “Noi siamo i Carpathian Forest e facciamo Rock ‘N Roll” e si finisce con il bis “Questo invece è Punk Rock, PORCO***!”. Nel mezzo ci stanno le perversione sessuali del leader e la sua (poca) voce.
Difetti non pervenuti
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[Methedrine al Punky Raggae Pub]

- I Wormrot (band grindcore dal Singapore) per il tour europeo ha preso in prestito il cantante degli Implore, mentre anche i Brujeria sono dei grandissimi cazzoni che fanno un botto di sagra, eppure… due chiari esempi di come il Grindcore sia un’ottima medicina contro il logorio della vita moderna.

- Infine bello vedere una certa apertura al Metal da parte del Cs Arcadia a Schio all’infuori del mini fest “Pasqua Pagana” e tra i piccoli sfizi di quest’anno cito i storici deathsters olandesi Sinister, che magari rispetto ad altre band sono invecchiati peggio, ma continuano ad avere il loro perché, soprattutto se ci danno dentro con i loro classici. Se potete, fatevi un favore e andate a vederli.


[EelsT con un'ospite di lusso nella Tv pubblica durante gli anni '90]


- Tra posti impensabili come fattorie disperse in mezzo al nulla (“Grida dai Fienili!”), Centri Sociali sparsi in ogni dove che esistono e al tempo stesso RESISTONO, posti improbabili come trattorie e pub vari ed eventuali o misteriose e affascinanti ville antiche, ormai penso che sia su questi lidi che arrivino le soddisfazioni migliori per gli appassionati.

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[La Woodstock Veneta]

Detto questo, la vostra stagione concertistica com’è andata?
Quali sono le cose che più vi stanno sul cazzo e che nonostante tutto continuano ad essere fatte?
I concerti più belli che avete vissuto?
Viaggi della speranza? Aneddoti vari?
I posti nei quali vi siete trovati meglio?
Dai, parliamone!

Articolo a cura di Seba Dall

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