I veneziani HouseMaster mi erano piaciuti di più sul loro demo d'esordio, "I Paroni De Casa", che sul successivo "Il Giudice", ed ora tocca al nuovo "J.B." finire sotto la mia lente d'ingrandimento.
Beh... l'artwork è quello che è, gli HouseMaster non si sono mai distinti sotto questo aspetto, ma le canzoni hanno tutt'altro appeal, e questo vale sia per le tre canzoni che sono già apparse sullo Split CD "Headbangers' Island" (assieme a Sacrificator, Exilium e Dateless), sia le altre tre, inedite e piazzate nella prima metà del demo. La prima traccia che incontriamo è quella "Electrical Saint" che ha il passo massiccio e grezzo tipico delle Thrash Metal bands della Bay Area, anche se le chitarre osano qualcosina in più. La successiva "Faceless Man" si affida maggiormente alla spinta della sezione ritmica, mentre Pierluigi Gavazzano, che spesso ricorda il Dave Mustaine più incazzato, accenna anche a qualche passaggio in growl (una soluzione comunque non isolata), poi la megadethiana "Twisted" prende il via sulle note delle chitarre di Matteo Pierazzo e Massimo Maiocchi, incalzati dal basso di Riccardo Rizzi e dal drumming di Furio Buranella.
Riguardo agli altri tre brani non posso che confermare quanto scritto nella recensione di "Headbangers' Island", con "In Times of War" che guarda spassionatamente ai Testament (anche se con un'introduzione scippata agli Slayer), e con "J.B." e "The Hell Swallow You!", ancora vicine ai Megadeth.
Sembra che gli HouseMaster si siano lasciati alle spalle gran parte della guasconeria (ma anche certe ingenuità) degli esordi, come anche certi tentennamenti del secondo demo, risultando più concreti e convincenti.
Ora mi aspetto molto dal loro prossimo lavoro.