Copertina 6

Info

Dvd
Anno di uscita:2008
Durata:80 min.
Etichetta:Frontiers
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. 1. LIGHTS AND THUNDER
  2. 2. HUNGRY
  3. 3. LONELY NIGHTS
  4. 4. BROKEN HEARTS
  5. 5. FIGHT TO SURVIVE
  6. 6. LITTLE FIGHTER
  7. 7. LIVING ON THE EDGE
  8. 8. TELL ME
  9. 9. WAIT
  10. 10. RADAR LOVE
  11. EXTRAS: MIKE TRAMP INTERVIEW; LIGHTS AND THUNDER LIVE USA; HUNGRY, IT'S OVER LIVE USA

Line up

  • Mike Tramp: vocals
  • Claus Langeskov: guitars
  • Henning Wanner: keyboards
  • Jamie Law: bass
  • Troy Patrick Farrell: drums

Voto medio utenti

Un po’ deludente questo dvd dei White Lion. La band di Mike Tramp, tornata a nuova vita dopo i trascorsi sperimentali del suo leader, si è fatta notare all’inizio dell’anno in corso con il bellissimo “Return of the pride”, un lavoro degno in tutto e per tutto di rivaleggiare coi fasti del passato. Purtroppo, questa nuova uscita ha più il sapore di un riempitivo che di un prodotto confezionato con cura, al fine di aggiungere un nuovo tassello al loro già enorme percorso artistico.
Registrato nel corso dell’edizione 2005 del Bang Your Head, durante la quale i nostri si erano presentati come ospiti a sorpresa, il dvd è una fedele testimonianza di quanto accaduto quel giorno, quando il Leone Bianco era da poco tornato sulle scene e c’era tanta voglia di risentire quel magico repertorio fuoriuscire dai PA. Dal canto suo, la band non ha deluso: nell’arco dell’ora scarsa assegnata loro dagli organizzatori, è riuscita a sparare a dovere le sue cartucce più pesanti. Va da sé che le varie “Hungry”, “Lonely nights”, “Broken heart”, “Wait”, “Fight to survive”, “Radar love” sono autentici must del rock melodico anni ’80, e anche se non c’è più Vito Bratta alla sei corde, la nuova formazione messa in piedi da Mike, (nella quale spiccano il chitarrista Claus Langeskov, coautore di alcune tracks di “Return of the pride” e il tastierista dei Jaded Heart Henning Wanner) è assolutamente in grado di donare a queste nuove versioni quasi la stessa magia degli originali. In poche parole, la performance dei cinque è di tutto rispetto, e anche se il pubblico tedesco è nel complesso molto poco partecipe (si risolleva solo nel finale, ma c’è molta gente che continua a farsi i fatti propri), lo show offerto è di indubbia caratura.
E qui finiscono le note positive. Già, perché il resto è un susseguirsi di difetti anche piuttosto grossolani, che avrebbero reso questo prodotto più adatto ad essere incluso come gadget gratuito all’interno di un cd, piuttosto che costringere un fan a sborsare venti euro per l’acquisto. In primo luogo il sound: è vero che ultimamente ci si lamenta tanto del fatto che i live che escono sono tutti finti, però in questo caso non sarebbe stato male dare una pulitina ai suoni… la voce di Mike è nel complesso un po’ sfiatata e il resto degli strumenti non pare bilanciato a dovere, come se il tutto non fosse stato nemmeno missato. Apprezzo l’onestà di voler offrire una registrazione il più possibile fedele all’evento, ma forse in questo caso si è penalizzata un po’ troppo la resa delle singole canzoni. Le riprese sono poi un’altra nota dolente: al di là delle poche telecamere impiegate, la regia è un po’ troppo casuale e non riesce a far entrare pienamente nell’evento. L’impressione è che siano state utilizzate le immagini di repertorio fornite dal festival, senza nessun orpello aggiuntivo.
Infine, la durata del tutto: 60 minuti di concerto sono un po’ pochini per giustificare l’acquisto, soprattutto quando non siano arricchiti da una sezione consistente di contenuti speciali. A parte una lunga e interessante intervista a Mike Tramp rilasciata il giorno stesso dello show (nella quale il frontman si abbandona all’onda dei ricordi, svelando anche gustosi e divertenti aneddoti legati alla genesi delle sue canzoni più importanti), e a una versione di “Lights and thunder” presa dal tour americano, c’è ben poco altro da segnalare. Francamente, da grande fan della band, avrei preferito un doppio dischetto, contenente concerti, videoclip, immagini on the road, e quant’altro. Insomma, un’uscita che fosse in tutto e per tutto degna della grande fama che hanno i White Lion. Un’occasione persa, speriamo che la prossima volta vada meglio…
Recensione a cura di Luca Franceschini

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.