Copertina 7

Info

Anno di uscita:2008
Durata:49 min.
Etichetta:My Kingdom Music
Distribuzione:Masterpiece

Tracklist

  1. THICK ‘N’ BLURRY
  2. L.
  3. HEREAFTER PATH
  4. (UN)BEARABLE CERTAINTY
  5. PLEASURE PURSUIT
  6. THE SHIFT
  7. LAST OF THE FEW
  8. PALE BLUE PERISHES
  9. PERVASIVE HEALING
  10. NOTHING AS IT SEEMS
  11. AWARENESS

Line up

  • Patricia Rodrigues: vocals
  • Aduardo Paulo: vocals, guitars & percussions
  • Guilhermino Martins: Vocals, guitars & sampling
  • Miguel Angelo: bass
  • Filipe Miguel: keyboards & sampling
  • Paulo Adelino: drums & percussions

Voto medio utenti

I Thanatoschizo arrivano al quarto full-lenght, e per l’occasione si sono accasati presso la nostrana My Kingdom Music.
I portoghesi sono pieni di idee e cercano di miscelarle tutte insieme in questo “Zoom Code”, un disco dal sound decisamente variegato. La base di partenza è “death” (il virgolettato è spiegato più avanti) metal melodico, il quale però non disdegna parti influenzate dal gothic e con una forte impronta progressiva, dovuta al massiccio uso di tastiere. A ciò bisogna aggiungere l’uso di melodie definite etniche, come ad esempio nella seconda traccia “L.” e il triplo attacco vocale, un growler e due clean vocalist, un maschio e una femmina.
Da quanto detto, la tentazione di definirli “avantgarde metal” è forte, se non fosse che la troppa voglia di suonare diversi e personali fa sì che a volte si dia vita a composizioni cervellotiche, dove il sound si fa prolisso e perde di immediatezza, come in “Last Of The Few”.
Non mi si fraintenda, i pezzi non sono dei pastrocchi senza capo né coda, però a volte si ha coma al sensazione che laddove la band debba fare la cosa più ovvia, si impegoli nel tentativo di fare la cosa meno scontata. Magari è una sensazione soggettiva.
Poi a dirla tutta cioè di cui deficita questo disco è l’impatto, che spesso è affidato alle sole growl vocals e, mi spiace per i Thanatoschizo, ma non è il growl a fare il death metal, per cui trovo fuorviante la definizione di progressive death metal. Viceversa dal punto di vista melodica la band ha buon gusto, con melodie ricercate, non banali, coinvolgenti, anche grazie all’ottima prova della singer Patricia Rodrigues.
Buonissima la produzione e il mixing, abile a dare il giusto spazio a tutti gli strumenti, senza sacrificarne alcuno.
In definitiva un disco discreto, ricco di buone intenzioni, non sempre tramutate in ottima musica. Diciamo che la ricerca per un sound personale è ancora all’inizio per i Thanatoschizo.
Recensione a cura di Luigi 'Gino' Schettino

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