Copertina 5

Info

Anno di uscita:2007
Durata:56 min.
Etichetta:Solitude productions

Tracklist

  1. WINTERSCHATTEN
  2. VERLOREN IN DEN TIEFEN DES WALDES
  3. AURA II
  4. DER SCHREI DER LEERE
  5. SCHNEESTURM / EINBRUCH DER WEISSEN DUNKELHEIT
  6. AURA I
  7. MONUMENTALE SCHWAERZE
  8. ZUENGELNDE WINTERFLAMMEN

Line up

  • Christoph Ziegler: all instruments

Voto medio utenti

Christoph Ziegler, ragazzo tedesco che sta dietro al progetto Vinterriket, ha prodotto qualcosa come una quarantina d'album tra release normali, demo, raccolte, split, EP e altre pubblicazioni di vario (e dubbio) genere. Questo impronunciabile "Vinterriket - Kaelte, Schnee Und Eis – Rekapitulation Der Winterszeit" è infatti una riedizione acustica (!) di pezzi risalenti al periodo 2002-2004, che purtroppo non so come suonassero in versione originale. Qui troviamo del dark/ambient che nelle intenzioni sarebbe anche di buona fattura, ma che nel risultato finale suona in maniera piuttosto imbarazzante. Le composizioni sono semplici, ripetitive e giocate tutte sulla costruzione di atmosfere epiche e grandiose, che ricordino la maestosità della natura nella stagione invernale (come ci segnalano anche i vari rumori sparsi qua e là per i pezzi, nonché il booklet stesso). Ora, però, va bene che la tecnologia ha messo a disposizione di tutti strumenti per realizzare album in proprio con una spesa tutto sommato ridicola. Ma da qui a proporre dei suoni così finti, sintetici e fastidiosi ce ne passa: i synth in particolare si prodigano nel creare paesaggi carichi di mistero con flauti talmente plasticosi da risultare imbarazzanti. La drum machine è programmata in maniera semplicemente penosa, vuole strafare andando a riempire un po' quel vuoto creato da componimenti del tutto privi di chitarre e voce (se si esclude qualche vago sussurro), ma risultando alla fine fastidiosamente nervosa e insistita. Risparmio un votaccio a questo iperattivo artista solo perché intuisco che una produzione migliore e un pizzico di attenzione in più per un lavoro che sembra uscito solo per fare numero avrebbero potuto valorizzare sicuramente meglio delle canzoni ben costruite per una nicchia (a dire il vero molto ridotta) di appassionati del genere. Ma la quantità ha preso di sicuro il sopravvento sulla qualità, e il pessimo risultato finale è sotto gli occhi di tutti.
Recensione a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi

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