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Info

Anno di uscita:2008
Durata:76 min.
Etichetta:Autoprodotto

Tracklist

  1. NEC SACRILEGIUM INCESTI GRATIA|
  2. LYTURGICAL OBSESSION
  3. UNDER THE ELATION' DRAPE (OF MY MOBILITY)
  4. I WANT HATE!
  5. WHITE VENUS
  6. UN MONDO SENZA STELLE
  7. NO MORE

Line up

  • Asmodeus G. Honorium Volgar: vocals
  • Swartzsele: drum
  • Blackwolf: guitar
  • Tommy: guitar
  • Lord Metus: bass

Voto medio utenti

Chi è di Roma e segue la scena estrema capitolina deve essersi imbattuto per forza di cose nei Deviate Damaen di Volgar, leader storico di questa formazione decisamente controversa e chiaccherata, persona che tra l'altro ha prestato la sua voce su molti dischi provenienti da band ormai affermate, su tutti gli Stormlord. Ma il problema non è tanto nella musica che suonano, ma nel messaggio che vogliono comunicare, perchè sin dagli esordi i Deviate Damaen ne hanno dovute sentire di tutti i colori sul loro conto, dagli insulti alle minacce, dai complimenti al disprezzo più totale, inutile dire come per loro il motto 'più nemici più onore' gli calzi a pennello. Questo Religious As Our Methods non è il nuovo disco, ma una riedizione di una vecchia pubblicazione, ma con l'aggiunta di No More, nuovo singolo promozionale che da quanto mi pare di aver capito dovrebbe anticipare il nuovo album. La questione è molto semplice, catalogare la loro musica in un contesto preciso è praticamente impossibile, perchè è tutto e niente allo stesso tempo, e basta ascoltare la traccia di apertura che è una vera e propria suite di 21 minuti di devozione totale alla non-musica. Nec Sacrilegium, Incesti Gratia! è divisa in due parti, nella prima c'è la registrazione di una alquanto inquietante/improbabile/reale confessione di Volgar con un prete in merito ad un incesto, ed è solo l'anticamera della follia tipica dei Deviate Damaen. Introduzione che poi apre le strade al pezzo vero e proprio che è una sorta di Black Metal con tinte Gotiche, ma non quello sputtanato che tutti conoscono, ma quello cupo e oscuro, veramente negativo. Tutto il resto del disco è più o meno sulla stessa linea stilistica, si passa dal Metal estremo più minimale e sporco ad incursioni in territori che non c'entrano praticamente nulla, ossia parti recitate, voce al limite dell'opera, fino a melodie che per la loro struttura fanno ricordare i Christian Death, band alla quale loro tentano di ispirarsi. Ammetto che per me non è facile esprimere un giudizio su di loro, perchè ci sono momenti che mi fanno veramente pena, alternati ad altri in cui mi sembra di ascoltare trovate ambiziose e affascinanti, forse la verità sta nel mezzo e con loro non è facile trovarla è questo il problema, e credo sia anche il loro punto di forza. Non so se con lucidità tentino di creare disordine con le loro trovate, oppure se ci stiano prendendo in giro, ma loro sono così, prendere o lasciare. In ultimo va segnalata No More, nuovo singolo promozionale che ovviamente spiazza con le sue sonorità Electro un po' retrò, i fans apprezzeranno. Inutile anche esprimere un voto.
Recensione a cura di Andrea 'BurdeN' Benedetti

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 03 apr 2008 alle 19:25

Effettivamente si però mi è giunto questo promo con un pezzo nuovo, una sorta di ristampa credo.

Inserito il 03 apr 2008 alle 16:39

Ma questo disco è vecchio come il crucco, avrà almeno 7/8 anni.

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