Copertina 5

Info

Anno di uscita:2003
Durata:41 min.
Etichetta:Black Lotus
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. THE LIGHT
  2. AGE OF ERRORS
  3. AGORAPHOBIC
  4. POISON THE WATERS
  5. NONE
  6. FAREWELL SONG
  7. FRAILTY
  8. TUNE OF SLAUGHTERED HEARTS
  9. JUST FOLLOW
  10. DELIVERANCE

Line up

  • Kai Jaakkola: vocals
  • Mikael Sandorf: guitars
  • Glenn Svensson: guitars
  • Kaj Molin: bass
  • Oskar Karlsson: drums

Voto medio utenti

Debutto sotto Black Lotus per i The Duskfall, provenienti, tanto per cambiare, dal nord della Svezia e dediti ad un melodico thrash/death moderno di netto stampo scandinavo. Si tratta certo di un lavoro pretenzioso, che alterna momenti tra sé anche distanti; dall'opener prevedibile e triviale "The Light", solita accozzaglia svedese di riffoni abbassati con armonizzazioni catchy, i The Duskfall passano ai buoni spunti di una "Agoraphobic", forse unico episodio riuscito di Death 'n Roll, rovinato solo nella parte centrale da un assolo neoclassico e fuori luogo dell'onnipresente Magnus Olsson, qui in veste di (evitabile) ospite speciale. Si torna al pseudo thrash/death svedese con una "Poison the Waters" che ci offre una voce ben poco personale e un songwriting davvero mediocre, fatto di riff semplici e abusati, con armonizzazioni di terza invadenti e irritanti; sulle stesse coordinate ecco arrivare "None" e la sparata "Farewell Song", che, voce a parte, potrebbe essere tranquillamente un brano di power metal del giorno d'oggi. Abbastanza significativo il fatto che come guest al microfono in "Frailty", la title-track del disco, troviamo niente meno che Lawrence Mackrory dei Darkane, una delle band a mio avviso più sopravvalutate e meno thrash (al contrario di quanto si dice) in giro negli ultimi anni. Proprio a band quali Darkane sembrano rimandare questi The Duskfall, contraddistinti da una poca (rasente allo zero assoluto) personalità, e da un songwriting davvero facilotto e scontato. Insomma, se proprio non sapete come spendere i vostri soldi e non volete regalarli piuttosto a qualcuno (nel caso mi prenoto!), fate un pensierino a questo "Frailty"; in caso contrario passate pure oltre, non vi perdete granché.
Recensione a cura di Lorenzo 'Txt' Testa

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