Dead To This World - First Strike For Spiritual Renewance

Copertina 7,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2008
Durata:38 min.
Etichetta:Karisma Records
Distribuzione:Dark Essence Records

Tracklist

  1. I, THE FACILITATOR
  2. NIGHT OF THE NECROMANCER
  3. SHADOWS OF THE CROSS
  4. GOATPOWER
  5. 1942
  6. INTO THE LIGHT (BAPHOMET RISING)
  7. UNHOLY INQUISITION
  8. TO FREE DEATH UPON THEM
  9. HAMMER OF THE GODS

Line up

Non disponibile

Voto medio utenti

Dopo lo split con gli Immortal, e qualche avventura nei troppo sopravvalutati Necrophagia, ecco il ritorno in grande stile di Iscariah con un solo project dedicato alla sua più grande passione: il black/thrash metal. Aiutato dall'ex batterista dei Gorgoroth Kvitrafn, il talentuoso musicista norvegese ha messo in piedi un album basato su semplici ingredienti di sicuro effetto. Uno screaming ferale e incalzante, riff pieni di groove da spaccarsi l'osso del collo a furia di headbanging, un drumming preciso e potente sono le caratteristiche del debutto di questo progetto chiamato simpaticamente Dead To This World.
"First Strike For Spiritual Renewance" è un album semplice e corto, ma non per questo privo di elementi di interesse. Le ritmiche della chitarra sono ben congegnate e, pur pescando a piene mani da mostri sacri tedeschi come Kreator e Destruction, riescono a tenere sempre in palla l'ascoltatore. L'influenza Darkthroniana è altrettanto presente in buona parte dei pezzi, e sono sicuro che Fenriz avrà gradito in maniera particolare questa uscita, visto il supporto che ha dato ai suoi amati Aura Noir a cui i nostri assomigliano molto. Vista l'omogeneità della proposta qualche calo di tensione è inevitabile (soprattutto nella parte centrale), ma si tratta di momenti sporadici e isolati, intervallati invece a episodi dalla qualità decisamente più elevata. Non sono solo canzonette, mi verrebbe da dire, visto che il brano di chiusura ("Hammer Of The Gods") è lungo quasi dieci minuti e ben sviluppato nel suo incedere prepotente, ma anche variegato grazie all'ottimo break di mezzo. Molto buona anche la prestazione vocale che, seppur non caricata di un particolare significato, rincorre in continuazione l'ascoltatore non lasciandogli alcun momento di tregua.
Un album tutto arrosto e niente fumo, questo "First Strike For Spiritual Renewance". Adatto a chi se ne frega dell'originalità a tutti i costi, e ogni tanto gradisce ascoltare qualche buon prodotto derivativo, ma che gli spacchi le ossa!
Recensione a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi

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