Copertina 5,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2003
Durata:39 min.
Etichetta:Nuclear Blast
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. CONTINUUM
  2. WORDLY WHYS
  3. FIBRE OPTICAL ILLUSION
  4. FEVER PITCH
  5. 2/3 PURE
  6. UNDER SURVEILANCE
  7. CRIONICALLY PRESERVED
  8. OVERSELF
  9. PROTECTIVE RAGE
  10. GRANTED WISH
  11. SHORTFALL
  12. INCLINE
  13. TIME FOLDING MACHINE

Line up

  • Mitch Harris: vocals
  • Mitch Harris: guitars
  • Mitch Harris: bass
  • Mitch Harris: drums

Voto medio utenti

Chi si ricorda dei Defecation, a più di dieci anni della loro prima uscita (il leggendario "Purity Dilution"), alzi la mano. Ehh, in effetti ne è passato di tempo, dal 1989, quando la creatura dei "gemellini" Mitch e Mick Harris uscì sul mercato, e molte cose sono successe da allora: Mitch entrò nei Napalm Death giusto in tempo per registrare un altro pezzo di storia, quell' "Harmony Corrupton" considerato da molti il capolavoro del gruppo inglese, mentre Mick ne uscì pochi anni dopo per formare gli Scorn. Ma evidentemente i Defecation non sono mai stati dimenticati, e così il buon Mitch ha deciso di recuperare tutte le canzoni composte ancora nel lontano 1990 e mai pubblicate per problemi di conflittualità tra la Nuclear Blast e la Earache, per riproporle finalmente al grande pubblico. Dev'essere stato un impegno non da poco, sia per il contemporaneo impegno con i summenzionati Napalm per le registrazioni dell'ottimo "Order of The Leech", sia per la decisione di suonare tutti gli strumenti, ma alla fine Mitch è riuscito nel suo intento di rianimare "Intention Surpassed". Il risultato è dato da 13 canzoni agguerritissime, stritolate da riffs spaccaossa suonati su ritmiche velocissime, un tessuto sonoro monolitico molto vicino al grind e poco orientato a cambi di tempo o di atmosfere, sul quale si muovono vocals torturate e iperfiltrate, in perfetto accordo con le tematiche ad orientamento cybertecnologico trattate nelle songs. Niente da eccepire quindi, se non fosse che, in "virtù" di questo indirizzamento sono a senso unico, il disco perde freschezza e brillantezza già dopo tre canzoni, diventando prevedibile, scontato e noioso. E così, a fianco di pezzi discreti quali "Wordly Whys" (forse la migliore del disco) e "Fibre Optical Illusion" trovano posto anche le inoffensive "Incline" e "Time Folding Machine", per le quali la violenza sprigionata assume la forza dirompente di un pezzo di caciotta lanciato contro un muro di cemento armato. Mi spiace veramente dover stroncare il ritorno dei Defecation, ma purtroppo "Intention Surpassed" non lascia il segno se non per la dimostrazione delle capacità polistrumentistiche di Mitch, un autentico martello dietro le pelli oltre che macinatore di ritmiche serratissime alla chitarra. In questo periodo sono altre le uscite meritevoli d'acquisto, potete tranquillamente preservare i vostri soldi per loro...
Recensione a cura di Roberto 'Robbyy' Corbatto

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