Stillness Blade - The First Dark Chapter (Misanthropic Elevation)

Copertina 7,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2008
Durata:35 min.
Etichetta:Obskure Sombre Records

Tracklist

  1. THE AWAKENING TOWARDS DEATH
  2. SLEEP OF THE VILE
  3. THE COLD DAGGER'S BLADE
  4. TOMB OF SOUL
  5. THE HALF-REDEMPTION
  6. THE STAKE OF SORROW
  7. THE MESSENGER OF LOST HATE
  8. MISANTHROPIC ELEVATION
  9. THE DECEPTIVE QUIET
  10. STOCK OF VENGEANCE (SIGN OF THE NEXT MESSAGE)
  11. THE COLD DAGGER'S BLADE (VIDEO CLIP)
  12. STOCK OF VENGEANCE (VIDEO CLIP)

Line up

  • Max Schito: guitar, vocals
  • Gianpaolo Marsano: bass, vocals
  • Antonio Donadeo: drums

Voto medio utenti

Death Metal profondo e cupo, una bolgia infernale fatta di accelerazioni maligne che sembrano provenire dritte dall'inferno, un attacco frontale brutale e perfido che puzza di morto e incancrenito lontano dieci kilometri. Quale migliore definizione per l'esordio assoluto dei Pugliesi Stillness Blade? La musica parla più di mille altre parole questo lo so da me, ma questi ragazzi riescono con una semplicità al limite dell'incoscenza a tirare fuori un disco perfettamente bilanciato fra violenza cieca e atmosfere cupe e catacombali, un po' come fanno i Nile più oscuri. The First Dark Chapter (Misanthropic Elevation) che presumo sia solo la prima parte di un concept diluito in più albums (almeno a leggere il titolo) si dimostra un platter maturo e personale. The Stake Of Sorrow, Sleep Of The Vile e Tomb Of Soul senza dubbio sono le migliori canzoni del lotto (senza nulla togliere alle altre) che possono rappresentare al meglio lo stile di questi macellai della musica. Suffocation, Nile, Vital Remains e tutta la scuola Americana possono essere presi come riferimenti, ma sanno metterci anche del loro vuoi per un rifframa contorto ma al tempo stesso lineare e scorrevole che se abbinato ad una sezione ritmica allucinante (e non a caso dietro le pelli siede un certo Antonio Donadeo che ha suonato con Vital Remains, Undertaker... dicono nulla?) fa letteralmente il botto. La questione in conclusione è molto semplice, se siete cresciuti a pane e Death Metal gli Stillness Blade non possono che fare al caso vostro, se altrimenti non siete avvezzi a queste sonorità è forse il caso che iniziate da ora. Come ciliegina sulla torta sono presenti anche due videoclips come bonus, certo non siamo alle megaproduzioni dei Pink Floyd, ma possono passare.
Recensione a cura di Andrea 'BurdeN' Benedetti

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 07 feb 2008 alle 13:33

UndertakerS, non Undertaker, Andrea scusa la mia cagacazzitaggine ;) Cmq bella rece compatta e incazzosa come il gruppo;)

Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.