Copertina 8

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2003
Durata:37 min.
Etichetta:Metal Blade
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. INTO THE LUNGS OF HELL
  2. THE WARCULT
  3. ENEMY OF THE STATE
  4. SOUL SWEEPER
  5. SLAUGHTERING THE FAITHFUL
  6. SUBLIMINAL
  7. THE TOMBSTONE
  8. GODS OF TERROR

Line up

  • Henri: vocals
  • Henri: guitars
  • Jens: guitars
  • Beef: bass
  • Ariën: drums

Voto medio utenti

Li avevamo lasciati due anni fa con lo splendido "Ravenous", ed ora il 2003 saluta il ritorno sulle scene dei roboanti God Dethroned, e del loro nuovo, stupendo capolavoro "Into The Lungs Of Hell". Capolavoro si, in quanto queste 8 canzoni nuove di zecca sono quanto di meglio mi sia capitato di ascoltare da molto tempo a questa parte: otto perle rilucenti una malvagia efferatezza che si manifesta, oltre che per le caratteristiche accelerazioni e i massicci passaggi in doppia cassa, anche per l'inserimento di un maggior numero di parti melodiche condite da un vago retrogusto malinconico. In canzoni come "Enemy Of The State" o l'iniziale titletrack si sente aleggiare costantemente lo spirito degli Hypocrisy sentiti su "Abduction", in virtù di una perfetta assonanza tra questi due aspetti musicali all'apparenza così diversi tra loro. Un accurato lavoro agli arrangiamenti e soprattutto la notevole capacità tecnica dei singoli strumentisti permette al gruppo di destreggiarsi con irrisoria facilità attraverso siffatto magma sonoro, mentre il nuovo acquisto Ariën alla batteria può essere considerato un degno erede del suo predecessore Laureano (anche se Ariën, a differenza di Tony, è un membro in pianta stabile) e sfodera una prestazione pulita, precisa ma soprattutto furiosamente veloce. Vi assicuro che non potrete fare a meno di ascoltare 4 volte al giorno il terremoto scatenato da "Tombstone" e "Soul Sweeper", songs molto simili nella struttura che colpiscono per le loro accelerazioni all'altezza dei ritornelli e per la freschezza dei loro riffs. L'unico piccolo appunto che mi sento di muovere a questo disco è forse un eccessivo controllo del suono della cassa, che nelle ripartenze in doppia mi sembra settata ad un volume un po' troppo basso, che ne penalizza la potenza dirompente. In conclusione, non ci sono dubbi, con "Into The Lungs Of Hell" i God Dethroned contendono ai Blood Red Throne lo scettro di best death metal band di quest'inizio 2003, e scusate se è poco. Ora, se permettete, torno a prendere per l'ennesima volta il prezioso cd e a premere il tasto play. "I am the Devillllll…."
Recensione a cura di Roberto 'Robbyy' Corbatto

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