Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2007
Durata:43 min.
Etichetta:Videoradio

Tracklist

  1. BUIO
  2. TUTTO COME ME
  3. FOLLE NOSTALGIA
  4. STIRA LA MENTE LABILE
  5. VORTICE
  6. MONDI LONTANI
  7. FORMA NUOVA
  8. ANIMA PLASTICA
  9. FAME CHIMICA
  10. RESPIRO (PSAIKO)

Line up

  • Antiniska Niri: vocals
  • Mario Fava: lead guitar
  • Ciro Niri: rhythm guitar
  • Davide Gambardella: bass
  • Andrea De Falco: drums

Voto medio utenti

Ancora una voce femminile a tentare di “segnare” il nuovo corso del rock (in) italiano: è, infatti, a quella della graziosa Antiniska “anty” Niri che i napoletani hYdroniKa affidano le loro possibilità “d’emersione” dalla congestionata e sgomitante scena nazionale.
Ovviamente nel loro primo full-lenght omonimo c’è anche di più, vedi le chitarre ora energiche ora suduttive di Mario Fava e Ciro Niri (per loro mi sembra “d’intravedere” una formazione di retaggio tipicamente hard) e un’affiatata sezione ritmica (Davide Gambardella e Andrea De Falco, basso e batteria, rispettivamente), ma è altrettanto evidente che le sorti del gruppo partenopeo sono in buona parte nelle “mani” delle corde vocali di “anty”, il primo tramite comunicativo tra le composizioni e gli ascoltatori.
Ebbene, diciamo subito che la ragazza se la cava egregiamente, grazie ad un timbro espressivo e persuasivo e la stessa valutazione può, a questo punto, essere estesa un po’ a tutti gli hYdroniKa e alle loro canzoni: l’impianto è solido, testi compresi, l’esecuzione è ricca e precisa e non ci sono nemmeno troppe ingenuità di tipo sintattico, importante cruccio di molte formazioni dedite alla stessa tipologia artistica.
Quello che (ancora) manca è un pizzico di maggiore personalità, l’unico vero “ago della bilancia” in un settore musicale dove sono in moltissimi i pretendenti di livello e tuttavia assai pochi quelli in grado di affermarsi in maniera sostanziale.
Detto questo, a dispetto di una registrazione un po’ sbilanciata, brani come “Buio”, “Tutto come me”, “Stira la mente labile” e ancor di più “Mondi lontani”, “Forma nuova”, “Anima plastica” e la volubile “Respiro” sono esempi piuttosto godibili di pop-rock costantemente in bilico tra dinamicità e piacevolezza melodica, un repertorio, insomma, che incarna anche qualcosa di più di una confortante speranza per il futuro, momento in cui ad una crescita di temperamento ci auguriamo corrisponda pure una resa sonora totalmente priva di disequilibri.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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