Copertina 8

Info

Anno di uscita:2002
Durata:55 min.
Etichetta:Mascot
Distribuzione:Edel

Tracklist

  1. BRIDGE THEME
  2. ACROSS THE LAND
  3. JULIET
  4. TRAVELLING SHOES
  5. DRIVEN
  6. IF YOU WERE STILL MINE
  7. TEN YEARS LATE
  8. NOT THIS TIME
  9. PUPPET SHOW
  10. CAROUSEL
  11. HARBOUR
  12. BRIDGE

Line up

Non disponibile

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Gli Everon debuttarono nel 1993 con il disco Paradox e fu subito amore. Una dell band che da quando esiste ha saputo creare una propria identità ricca di classe e di atmosfere sublimi.
Il loro punto di forza è sempre stata l'eleganza e il particolare tocco che ha, in ogni situazione, caratterizzato tutte le loro produzioni, dalla prima all'ultima.
Bridge è un disco da non lasciarsi scappare, riuscirà a farsi apprezzare sin dalle prime note di "Bridge-Theme", tema che funge da intro e da outro del disco. Le delicate e soffici note si fondono per dare vita a qualcosa che poche bands del genere sono capaci di offrire; il rock si unisce al metal esplorando e creando sonorità di grande efficacia. La base su cui gli Everon partono è quel prog rock inglese tanto caro a band come IQ, Pendragon e Magellan toccando in alcuni momenti influenze che mi han fatto venire alla mente a Meat Loaf, sia per le linee melodiche che per le trame di piano. Il risultato gode di quelle tinte particolari e profonde che non stancheranno nemmeno per un secondo; è proprio quel tipo di lavoro in cui sono stati curati nei minimi dettagli tutti gli elementi.. dagli arrangiamenti, alla produzione, all'artwork sino all'incredible performance dei musicisti. La prestazione del cantante/tastierista Oliver Philips è poetica ed evocativa con i suoi inserti di piano tanto personali quanto profondi, capaci di emozionare e farvi "entrare" in quello che gli Everon esprimono con la loro arte.
Un disco vario, ricco di moledie romantiche di chiara matrice aor fino ad arrivare ai confini con metal progressive non particolarmente intricato, tranne per in alcuni episodi come la strumentale "Puppet ShoW", ma non per questo meno tecnico e-o meno avvincente ed appassionante.
Sinceramente non saprei indicare gli highlights del disco, questo Bridge va gustato dall'inizio alla fine senza trascurare nulla, è un must.
La lista dei cd dell'anno ora ha una new entry, Bridge.... lasciarvelo scappare non sarebbe giusto ne' per voi ne' per la musica.
Recensione a cura di Elio Bordi

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