Copertina 8

Info

Anno di uscita:2007
Durata:51 min.
Etichetta:Roadrunner
Distribuzione:Warner

Tracklist

  1. THROUGH THE HORNED GATE
  2. NIGHT MARAUDERS
  3. THE GOATRIDERS HORDE
  4. TRIAL OF CHAMPIONS
  5. GOD OF THE COLD WHITE SILENCE
  6. FOREST KING
  7. DEMONS BLADE
  8. THE GREAT HALL OF FEASTING
  9. INFINITE LEGIONS
  10. ASSASSINS OF THE LIGHT
  11. BLACK SPIRE
  12. THE HYDRA'S TEETH
  13. REJOICE IN THE FIRES OF MAN'S DEMISE

Line up

  • Cam Pipes: vocals
  • Jamie Hooper: vocals
  • Shane Clark: guitars
  • Justin Hagberg: guitars
  • Nick Cates: bass
  • Alexei Rodriguez: drums

Voto medio utenti

Il 2004 è stato un anno infausto per i 3 Inches Of Blood, in quanto praticamente tutta la line up si è sfaldata in un sol colpo. Oggi, nel 2007, riassestata la formazione, i reduci Cam Pipes alla voce pulita/screaming e Jamie Hopper alla voce harsh/growl ritornano con un dischetto di puro metallo fuso, denso e pesante... anzi, bellico, oserei dire (Combat Metal? War Metal?). Come vuolesi dimostrare, non è sempre detto che la morte di una line up sia un fardello da portare, ma può anche accadere che in realtà sia una liberazione... ecco, il nuovo 'Fire Up The Blades' sembra proprio questo... la liberazione da uno standard pre-impostato, spostando il target finale sul solo Metal senza troppe contaminazioni. Nonostante le liriche da Defender in erba, ma sinceramente più mature di quelle che avevano caratterizzato il precedente 'Advance And Vanquish', il combo canadese stra-convince su ogni fronte. Ascoltando il dischetto è facile capire come anche il Metal God Halford abbia avuto belle parole per i 3 Inches Of Blood...doppie chitarre spianate in perfetto Axe Man Style (who said Iron???), riffing cavalcante e sfacciatamente Metal, pochissime digressioni Death (forse l'unico vero anello di congiunzione rimane la voce "pesa"), una batteria sempre in tiro (si sente la mano di Joey Jordison alla produzione, soprattutto sul sound delle pelli) ed un connubio vocale esaltante, in cui è proprio la voce screaming a fare il verso ad Halford, oltre che ad altri illustri singer, come per esempio King Diamond, giusto per citare un altra voce entrata nell'Olimpo del Metal. E le songs, mi direte voi...well, dirette, facili all'ascolto ma non banali, ricche di cambi di tempo quasi in stile Modern Thrash e con quel fascino melodico che il refrain spesso riesce a trasmettere. Adattissimo per tutti gli amanti di Mercyful Fate, King Diamond, Accept, Exciter, Saxon, Hammerfall, Metallica ed Exodus, senza dimenticare ovviamente - come sempre e come al solito - i Judas Priest. Yeaaaaaahhhhhhh…alle armi!!!!
Recensione a cura di Massimo 'Whora' Pirazzoli
UNA FIGATA!

Spettacolo,non ci sono parole!

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