Copertina 10

Info

Anno di uscita:2006
Durata:165 min.
Etichetta:InsideOut Music
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. PARADOX HOTEL
  2. HIT ME WITH A HIT
  3. LAST MINUTE ON EARTH
  4. IN THE EYES OF THE WORLD
  5. JEALOUSY
  6. WHAT IF GOD IS ALONE
  7. PIONEERS OF AVIATION
  8. LOVE SUPREME
  9. THE TRUTH WILL SET YOU FREE
  10. TOUCH MY HEAVEN
  11. MAMMY LEAVE THE LIGHT ON
  12. END ON A HIGH NOTE
  13. LIFE WILL KILL YOU
  14. I AM THE SUN
  15. BLADE OF CAIN
  16. A KING'S PRAYER
  17. STARDUST WE ARE

Line up

  • Roine Stolt: guitars, vocals
  • Tomas Bodin: keyboards, vocals
  • Jonas Reingold: bass, guitars, vocals
  • Hans Frober: guitars, vocals, percussion
  • Marcus Liliequist: drums, percussion, vocals

Voto medio utenti

Ho sempre accolto con estrema freddezza tutti i doppi concept dei Flower Kings, eccezion fatta per l'ultimo "Paradox Hotel", in cui la band riesce finalmente a coniugare il progressive di gruppi come Yes e Camel a linee melodiche dei Beatles più psichedelici (Sergent Pepper's), evitando così gli errori commessi in "Stardust we are" e "Flower power" che originavano inutili e noiose lungaggini strumentali. E’ quindi con immenso piacere che consiglio l'acquisto di questo DVD registrato in uno di quei pochi templi europei consacrati al culto del prog capace di garantire la massiccia affluenza di un pubblico attento e preparato. Nel DVD1 predominano gli estratti dall'ultimo lavoro e si ha modo di familiarizzare con le due new entry in seno alla band: il giovane batterista Marcus Liliequist stupisce malgrado il drum kit ridottissimo, ma la vera sorpresa è il mancino capellone Hans Froberg, istrionico e versatile chitarrista elettrico ed acustico in fase d'appoggio a sua maestà Roine Stolt nonchè singer strepitoso che gli ruba la scena con prestazioni che rimandano alle estensioni vocali di Daniel Gildenlow e alle timbriche melodiche di Don Henley (Eagles), due elementi già perfettamente inseriti in una band affiatata e così concentrata sulla musica che si ricorda di prendersi una pausa per salutare i presenti solo dopo mezz'ora, al termine di "In the eyes of the world" primo brano cantato da Stolt il quale annuncia che la serata verrà ripresa per il prossimo DVD, si continua con un trittico estratto da "Paradox Hotel" aperto dall'intensa "Jealousy", con Stolt accompagnato dalle magiche e soffici note del piano di "pin up guru" Tomas Bodin (capelli ossigenati bianchi e giacca da cerimonia), effetti cromatico-psichedelici che sembrano usciti da un caleidoscopio ci portano alle grandi melodie corali di "What if God is alone" e alla successiva strumentale "Pioneers of Aviation", allungata da un magnifico drum solo di Liliequist seguito dal funky bass solo di Reingold, e il solito sorprendente Froberg, non pago di essere già entrato a pieno merito nel cuore dei fans, si destreggia con un mini drum kit. Applausi meritatissimi, Stolt finalmente presenta la band (ovazioni per l'immenso Bodin, se è vero che i Flower Kings sono i nuovi Yes, lui non è la copia di Wakeman: mai pomposo, eccessivo o magniloquente) e annuncia "Love supreme" (da "Adam and eve") seguita da "The truth will set you free" ("Unfold the future", 2002) in una versione allungata con tanto di guitar solo finale da lasciare senza parole i presenti (l'arrivo di Froberg ha cambiato di molto il suo ruolo nella band, che ora può contare su due frontmen ed un chitarrista puro a pieno servizio). Ancora guidati dallo splendido lavoro delle telecamere che con riprese ravvicinate ci regalano la sensazione di essere quasi sul palco, arriviamo al DVD2 aperto con "Touch my heaven", ancora cantata da un intenso Froberg che lascia il posto dietro al microfono a Stolt nella pinkfloydiana "Mammy leave the light on", in cui Reingold suona una chitarra-basso a doppia impugnatura, ancora Froberg protagonista indiscusso nel finale di "Life will kill you", dove le sue urla duettano con la chitarra di Stolt (signori, da oggi in poi i Flower Kings non hanno più bisogno di portarsi Gildenlow in tour), a seguire due estratti di "Space revolver" intervallati da "Blade of Cain" ("Adam and Eve"), l'opener leggermente accorciata "I am the sun" e l'indescrivibile incantevole "A king's prayer" introdotta solo dal cantato di Stolt a cui si accoda il piano di Bodin, qui privato di quell'effetto alla "Carpet crawlers" molto riuscito nella versione in studio (peccato!!!), a cui risponde una melodia corale conclusa da una serie di acuti di Froberg che coglie l'occasione per infilarci un "Na na na nana na na" di beatlesiana memoria ("Hey Jude") a cui risponde prontamente tutto lo O13 di Tilburg, accompagnato dalla forza trascinante ed incontenibile delle sue grida. Sono passate più di due ore e manco me ne sono accorto, la band saluta ed esce dal palco ma la gente non accenna ad andarsene e invoca "Stardust we are" mentre vengono trasmesse immagini accelerate delle fasi che hanno portato al montaggio del palco.
"You are a crazy bip bip audience, Stardust we are and stardust you'll get", è l'omaggio di Stolt e dei Flower kings ad un pubblico che stramerita il bis perchè non ha mai smesso di incitare e mostrare attenzione in tutta la serata per la band (ricordatelo, cari italiani che state a casa lasciando che le solite poche centinaia di anime facciano la magra figura quando il grande prog sbarca nel nostro paese in forma di Riverside, Arena o Flower Kings), e l'attenzione delle telecamere si sofferma su una coppia non più giovanissima sorpresa a cantare il contagioso refrain assieme a tutti i presenti (tra cui una discreta presenza femminile) e tributare l'ennesimo applauso al guitar solo finale di Stolt. La mancanza di bonus extra è un pregio: una simile performance non ha bisogno di commenti, backstage o interviste, la musica arriva dritta nei cuori di chi la apprezza, il resto è materiale in eccesso di cui vantarsi solo nelle note di copertina, un piccolo difetto però c'è: nel DVD2 se si sceglie l'opzione surround la traccia audio arriva fuori synch e precede le immagini (usate quindi la traccia stereo), inoltre per chi non si accontenta è disponibile una special version con doppio CD, DVD e booklet fotografico. Il miglior live dei Flower Kings dai tempi di "Alive on on planet earth" (uscito purtroppo solo in CD), indispensabile per chi già conosce o vuole iniziare a scoprire una band fondamentale nella storia del new prog.
Recensione a cura di Carlo Viano

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