Copertina 7,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2002
Durata:67 min.
Etichetta:Noise
Distribuzione:Self

Tracklist

  1. DON'T SAY GOODBYE (TONIGHT)
  2. BURN THE SUN
  3. LIFE OF CRIME
  4. THE REDEEMER
  5. BIRTH THROUGH FIRE
  6. GUARDIANS OF THE FLAME
  7. METAL CITY
  8. HELL OR HIGH WATER
  9. GO ALL THE WAY
  10. A CRY IN THE NIGHT
  11. I AM THE ONE
  12. GO DOWN FIGHTING
  13. WAIT FOR THE NIGHT
  14. INTERVIEW
  15. BLUE DELUXE OREGANATA (I MIGHT DROWN)

Line up

  • David DeFeis: vocals
  • Jack Starr: guitars
  • Joe O'Reilly: bass
  • Joey Ayvazian: drums

Voto medio utenti

Tempo un solo anno ed ecco arrivare il secondo lavoro dei Virgin Steele, Guardians Of The Flame (MFN, 1983), e le perplessità o le critiche mosse alla precedente realizzazione vengono completamente spazzate via per lasciare spazio a quella che, da qui in avanti (tolta la solita eccezione, che qui si chiama Life Among The Ruin), sarà una continua crescita.
Tour americano e cambio di etichetta garantiscono ai Virgin Steele una maggiore sicurezza e consapevolezza dei propri mezzi, arrivando con questo album ad attirare l'attenzione di grandi magazine quale Kerrang! Negli Stati Uniti, il quale all'epoca regalò alla band una recensione davvero lusinghiera. Il tutto non senza motivo, dato che Guardians Of The Flame è decisamente un pezzo sopra il suo predecessore e proietta il sound della band, qui più marcatamente heavy-oriented, verso quelli che saranno i successivi lavori.
Brani quali la stupenda "Don't Say Goodbye (Tonight)", l'ottima title-track o la conclusiva commovente ballad "A Cry In The Night" sono tra i migliori esempi di quello che può benissimo essere considerato il primo capolavoro dei Virgin Steele.
Un brano quale "The Redeemer" anticipa poi quella componente epica, qui ancora allo stato embrionale, che contraddistinguerà il sound e l'immagine dei Virgin Steele, grazie ad un sapiente uso delle tastiere e alle maestose melodie da queste create.
Il cantato di DeFeis comincia qui il proprio processo di maturazione, mostrando le sue prime aperture "liriche" e una struttura melodica più articolata e consapevole; stesso discorso vale per la chitarra di Jack Starr, decisamente migliorata e più presente, anche se ancora alla ricerca della giusta dimensione che solo i suoi Burning Starr gli sapranno dare.
Anche questa ristampa è impreziosita da alcune bonus track veramente valide e che nulla hanno da invidiare ai 10 pezzi della track list originale, tali da rendere il prodotto decisamente più interessante, non solo per la valenza storica ma anche per i pregi relativi alla qualità delle composizioni. Da avere.
Recensione a cura di Marco 'Mark' Negonda
Un passo avanti verso la Gloria

Ci sono dei miglioramenti anche se non stratosferici rispetto al grezzissimo debutto,tuttavia le composizioni ancora non brillano come sarà in futuro.Qualche stecca ancora presente di Defeis non migliorano il quadro,però canzoni come"Don't say Goodbye","The Redemeer"& la rainbowniana title-track sono degne di nota e il germe della trasformazione alchemica che Defeis & soci appronteranno sulle opere "dorate"che verranno.

Un Classico!!!

Dare 7,5 a questo capolavoro e' proprio scandaloso. Tra le vette piu' alte di tutto l'US metal, al pari del successivo Noble Savage.

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