Copertina 5,5

Info

Anno di uscita:2005
Durata:48 min.
Etichetta:Casket
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. THE GREAT SOUL SWINDLE
  2. STYLE OVER SUBSTANCE
  3. WEST IS (BROKEN AT ) BEST
  4. UNTITLED
  5. F.R.A.N.K.
  6. ASYLUM
  7. THIS INDUSTRIAL LIFE
  8. 4STO
  9. TAKE OUT
  10. DEAD INSIDE

Line up

  • Pete: vocals, guitars
  • Just: guitars
  • Dean: bass
  • Dave: drums

Voto medio utenti

Non ho tra le mani la benché minima informazione riguardante questi Odd-Man-Out. Il cd mi è arrivato senza un info-sheet, cosa abbastanza sgradevole quando si deve proporre agli addetti al lavoro il debutto ufficiale di una band. Tirata d'orecchie per la Casket Records. Tolto questo piccolo sassolino dalle scarpe, passiamo alla recensione vera e propria di questo " It All Ends Here... ", un modesto album d'esordio per il quartetto inglese. La proposta musicale è collocabile all'interno di quel rigoglioso, dato le sue innumerevoli diramazioni, bacino musicale chiamato hardcore anche se durante l'ascolto delle dieci tracce si hanno delle continue e spregevoli sensazioni. Quella più grossa è che i nostri sembrino suonare sempre col freno a mano tirato. Ci sono dei momenti dove si dovrebbe picchiare come dei fabbri, schiacciare a fondo l'acceleratore e vomitare sul microfono...ed invece il nulla. Brani che potrebbero esplodere da un momento all'altro si assestano su toni grigiastri, il tiro non è mai di quelli che ti scuotono da capo a piedi. Gli Odd-Man-Out si adagiano su giri di chitarra mai graffianti sino in fondo, preferendo trastullarsi coi propri strumenti emulando Dave Grohl ed i suoi Foo Fighters. Che risultano comunque molto più cattivi ed incisivi di questi inglesi. E' un vero peccato vedere che dei musicisti sprechino, perché la loro è probabilmente una scelta, le loro forze in composizioni banali, anonime sotto tutti i punti di vista. Bastava seguire l'impronta che contraddistingue un brano come " Asylum ", l'unico convincente o se vogliamo il meno deludente, magari aumentandone la zavorra a suon di riffoni più pieni ed uno screaming più selvaggio, per ottenere un branco bastardo di canzoni convincenti. Bastava veramente poco. Ed invece quello che abbiamo tra le mani è un mediocre lavoro, che sicuramente potrà piacere a quelle persone che adorano il pop-punk o l'hardcore ultramelodico; per chi cerca sensazioni più forti, beh...rivolgersi altrove.
Recensione a cura di Andrea 'ELASTIKO' Pizzini

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