Copertina 6

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2003
Durata:52 min.
Etichetta:Century Media
Distribuzione:Self

Tracklist

  1. A TIM ETO DIE
  2. ONE MORE KILL
  3. ACID WITH ACID - PIECE BY PIECE
  4. GLITCHES WILL TELL
  5. TRACES OF THE PAST
  6. SERPENT'S TONGUE
  7. GOD OF DEMISE
  8. MASSIVE MACHINERY
  9. THE EMPIRE
  10. FIRST WEAPON OF CHOICE
  11. BLACKENED

Line up

  • Anders Sjöholm: vocals
  • Stefan Holm: guitars
  • Patrik Persson: guitars
  • Stefan "Junior" Berg: bass
  • Nicke Grabowski: drums

Voto medio utenti

L'ascolto di questo"Traces Of The Past", terzo disco della band svedese, mi ha lasciato alquanto interdetto. Andando subito al sodo vi dirò che questo disco sa tanto di precostituito e artificioso, laddove ci sono tutti gli elementi giusti per un ottimo album e, laddove ancora, questi elementi sono sistemati e strutturati in modo sapiente e smaliziato. In questo disco troverete tonnellate di riffs, assoli ottimi, parti groovy e cadenzate, accelerazioni brutali e veloci, come se non bastasse anche tanta melodia, screaming alternato a growling, parti più thrashy, altre più classiche e altre ancora più death metal oriented. Ovviamente troverete anche l'immancabile superproduzione, forse troppo pulita, di Peter Tagtgren e dei suoi Abyss Studios, giusto per non farci mancare nulla. Insomma una sorta di minestrone. Ciò che però mi compete in questa sede è giudicare il risultato di questa miscela che, ad onor de vero, è veramente di pregevole fattura, ferme restando le mie perplessità sulla genuinità della proposta. Dove sta la verità? Forse i The Forsaken sono solo bravi a riprendere una lezione, quella swedish, oramai troppo abusata ma sempre d’innegabile fascino. Certo sul piano dell'originalità qua non si trova nulla di nuovo e anche se l'intensità è sempre a livelli di guardia talvolta lo sbadiglio ci scappa. Ho quasi l'impressione che questa band abbia voluto dimostrare a tutti i costi quanto sia brava e certo la cover di "Blackened" dei Metallica sta lì a dimostrarlo. A mio parere ci è riuscita, ma onestamente son ben altri i dischi da avere in ambito death. Se comunque siete dei fanatici del genere ve lo consiglio caldamente. Il problema è che ne escono troppi di dischi così, ma tromberanno in Svezia qualche volta? Boh....
Recensione a cura di Luigi 'Gino' Schettino

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