Copertina 6

Info

Anno di uscita:2002
Durata:41 min.
Etichetta:Revolution Entertrainment
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. BACKSLIDE
  2. GRAY
  3. IN CINEMA
  4. BEDS ARE BURNING
  5. SHED THE SKIN
  6. UNKNOWN
  7. SHED THE SKIN
  8. ACID SUPERMAN
  9. SHAKTI
  10. IMAGINARY JESUS
  11. OPEN CIRCLES

Line up

Non disponibile

Voto medio utenti

Di non facile interpretazione questo platter…assolutamente! Onestamente ho impiegato circa 3 giorni di ascolti per capire, o meglio, farmi un’idea di quello che stavo ascoltando. Subito al primo ascolto, sono rimasto spiazzato e ho subito pensato che quest’album lo avrei barbaramente stroncato e massacrato, però avevo una strana sensazione…c’era qualcosa in questa band che non mi sembrava di capire completamente. Armato di un po’ di tempo, così ho cercato di scovare quello che sentivo di non riuscire ad afferrare, e finalmente ho capito. Ho capito che la musica degli Underground Moon non è di facile assimilazione pur non essendo complicata e comunque adesso sono dell’idea che questo platter è piacevole, eterogeneo e ben suonato. Questi statunitensi si muovono su un modern rock con sonorità vicine a Filter, Stabbing Westward, con riferimenti ai grandissimi A Perfect Circle, con frequenti sconfinamenti verso la scena glam/post industrial (il Marilyn Manson di Mechanical Animal, per capirci) con un occhio particolare alle delicate melodie che compongono ogni song. Certo, non siamo davanti ad un album che sconvolgerà il mondo musicale, però songs come ‘Gray’, ‘Suicidal Maze’, ‘Imaginary Jesus’ o ‘Open Circles’ contengono un songwriting davvero convincente e colgono pienamente del segno, lasciando l’ascoltatore attonito di fronte a siffatta bellezza. Di contro, tracks come ‘In Cinema’, ‘Acid Superman’ o ‘Shakti’ sono di una, ehm, bruttezza sconvolgente, con un refrain ed un ritornello che più fastidioso non si può! Tirando le somme, il consiglio che vi posso dare è quello di ascoltare molto, molto, molto attentamente l’album prima di comprarlo…la sorpresa è dietro l’angolo…potreste amarlo alla follia o potreste pentirvene amaramente se decidete di comprarlo a scatola chiusa…io da moderatore e da consigliere del portafoglio (i cd mica crescono sugli alberi!) quale mi ritengo, vi dico che se avete già un titolo in mente da comprare, andate tranquilli per la vostra strada e lasciate gli Undergound Moon dove stanno, ma se avete un po’ di tempo da investire in ascolti (e se ne avete la possibilità) allora ascoltate questa fatica targata Revolution Entertainment, potreste avere la stessa sensazione che ho avuto io al primo ascolto.
Recensione a cura di Massimo 'Whora' Pirazzoli

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