Copertina 7

Info

Anno di uscita:2025
Durata:45 min.
Etichetta:Frontiers Music

Tracklist

  1. BUTTERFLY
  2. NOTHING LEFT TO LOSE
  3. FINISH WHAT WE STARTED
  4. WANNABE
  5. GETTING BETTER
  6. GIVE ME YOUR LOVE
  7. CAN’T LET GO
  8. UNDECIDED
  9. SUCKER FOR YOUR LOVE
  10. BRAND NEW DAY
  11. IS ANYBODY OUT THERE
  12. TURN AROUND AND KISS ME
  13. STRONGER

Line up

  • Cassidy Paris: vocals
  • Steve Janevski: bass, guitar
  • Paul Laine: keyboards, backing vocals
  • Steve Brown: guitars, guitar solo on “Brand New Day”
  • Pete Newdeck: drums, backing vocals
  • Alex Rogowski: drums
  • Tom Rogowski: guitars, bass, backing vocals
  • Pete Lesperance: guitar solo on “Stronger”

Voto medio utenti

Secondo album per Cassidy Paris, che, francamente, con il suo debutto “New sensation”, non aveva catalizzato in modo particolare il mio interesse di rockofilo.
È stato sufficiente, invece, un solo un ascolto di questo “Bittersweet” per rilevare come la mistura di pop / hard melodico propugnata dalla brava vocalist australiana sia diventata più intrigante e incisiva, attrezzata per “sfidare” sul loro terreno preferito “gente” come Halestorm, The Pretty Reckless e Avril Lavigne.
Con il contributo alla composizione di Paul Laine (Danger Danger, The Defiants) e Steve Brown (Trixter, Tokyo Motor Fist), l’opera mette a fuoco le notevoli capacità interpretative di Cassidy (ispirata da icone del calibro di Pat Benatar e Joan Jett) e le affida ad una raccolta di canzoni sotto il profilo stilistico in equilibrio tra suggestioni ottantiane e tentazioni “moderne”, mettendo nel mirino in maniera piuttosto efficace le attuali pertinenze “radiofoniche” (un po’ dimesse, invero …) del rock n’ roll.
Qualche piccolo “scivolone” in terreni vagamente kitsch (l’anthem viziosettoGive me your love”, alla fine comunque abbastanza contagioso) e melodicamente un po’ apatici (“Undecided”, “Brand new day”) non sviliscono il valore complessivo di un albo che ostenta una sensibilità power-pop di apprezzabile qualità (“Butterfly”, “Finish what we started”, "Wannabe” e “Turn around and kiss me”) e buone capacità di adulazione in ambiti espressivi d’ispirazione maggiormente “classica” (“Stronger”, “Nothing left to lose”, “Getting better”, "Sucker for your love”), dimostrando di saper integrare il tutto con sapienti dosi di vivace passionalità (il tocco rootsy di “Can’t let go”, che piacerà agli estimatori di Shania Twain, l’eccellente “Is anybody out there”, con un pizzico di Bonnie Tyler inserito nell’impasto sonico).
La “contesa” tutta australiana con la compagna di etichetta Leah Martin-Brown risulta così vinta da Cassidy Paris, capace, con il suo “Bittersweet”, d’intraprendere un percorso artistico promettente, che si rivolge senza eccessive e artificiose compiacenze ad una platea di ascoltatori potenzialmente ampia ed eterogenea.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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