Ci sono nella musica dura molti album dal vivo con l’orchestra, una sorta di fascinazione per le band dedite all’hard e al metal, con risultati che vanno dall’altalenante, allo scarso e ottimo (citofonare
Metallica, Dimmu Borgir e
Tyr).
Ecco che i lupi di lusitania più famosi del metallo decidono di realizzare un evento speciale nella loro capitale facendosi accompagnare dall’orchestra sinfonica di Lisbona.
Un esperimento azzardato forse, ma che a conti fatti è un risultato vincente, il pubblico difatti rumoreggia felice e festante e devo ammetterlo che dopo averlo ascoltato più volte ne sono molto felice anch’io.
L’evento è diviso in una sorta di due atti; uno è dedicato all’album concept del 2017, “
1775” che raccontava il cataclisma che sconvolse il Portogallo e che già nella versione in studio aveva una connotazione sinfonica.
Ma in questa veste con l’orchestra il pathos è veramente tangibile, sfido io a non farsi “toccare” da un brano che racconta la paura delle scosse, mentre tutto crolla come in “
In tremor dei” o la tragedia di “
Ruinas”.
Il secondo atto è una selezione accurata di alcuni brani pescati dalla discografia dei nostri ma arrangiati con cura; l’orchestra non invade, ma collabora, non soffoca gli strumenti elettrici, basta sentire la malinconica “
Scorpion flower”, o “
Proliferation”; ciliegina sulla torta con la goticissima versione di “
Vampiria” e la drammatica conclusione con “
Fullmoon madness”.
Un vero plauso al frontman
Fernando Ribeiro, qui prende in pugno il palco con una performance intensa ma soprattutto istrionica, perché passa da varie tonalità vocali con una vocazione teatrale che esalta il connubbio metal con orchestra; un bellissimo album live che vale la pena veramente acquistarlo e conservarlo come merita.
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