Ve l’avevo detto che i
Flames of Heaven erano da tenere d’occhio…
Cinque anni separano il primo
“The Force Within” dal qui presente “
Symphony of the Universe”, ma, come si suol dire, squadra che vince non si cambia. E così, il mastermind
Cristiano Filippini si circonda della stessa super-band che lo aveva accompagnato nel primo capitolo, e ci propone un album se possibile più vario del precedente, ma dalla stessa, cristallina qualità, di scrittura ancor prima che della (mostruosa) esecuzione tecnica.
“
Symphony of the Universe” non ha paura di andarsene in giro per tutto quello che c’è nei dintorni del power metal: dalle sfuriate più Rhapsody-iane di “
On the Wings of Phoenix” (quanti anni sono che Staropoli non infila un brano così convincente? Degli altri manco ne parlo…), a suggestioni AOR in “
Midnight Riders”, al power metal più puro e moderno in “
The Power of Stars”, e giù giù così per 13 brani e 69 minuti di musica davvero deliziosa.
Un capitolo a parte meriterebbero TUTTI gli artisti coinvolti nel progetto:
Marco Pastorino è semplicemente una sorpresa e una conferma continua, davanti a ‘gente’ del calibro di
Viossi, JT o Caridi c’è solo da togliersi cento cappelli, stare zitti e godere; e
Cristiano Filippini, autore di tutto questo ben di dio, è solo da ringraziare, per non aver smarrito (come hanno ahinoi fatto tantissimi altri) la vera Fiamma Sacra del metallo, per averci donato un altro album senza compromessi, dalla qualità altissima, con un suono curato meticolosamente e delle canzoni che, semplicemente, funzionano. E funzionano quando si piegano a suggestioni quasi Glam come “
When Love Burns”, quando diventano power ballads come “
Don’t Leave me tonight” e quando ti prendono a martellate in faccia come l’imponente “
The Archangel’s Warcry” o la travolgente title-track. Ciliegina sulla torta? 7 degli 11 brani (più intro e outro) sono ispirati al manga
Saint Seiya, I Cavalieri dello Zodiaco! Devo aggiungere altro???
Insomma, “Symphony of the Universe” è un raggio di sole e di speranza in uno dei miei generi preferiti, ahimè da tempo invaso da nani, pagliacci, gnomi e parrucconi vari. Fate vostro questo disco, mi ringrazierete dopo.
P.S. COPERTINA DELL'ANNO!