Copertina 8,5

Info

Anno di uscita:2025
Durata:63 min.
Etichetta:Peaceville Records

Tracklist

  1. SUN MAGENTA
  2. STATUA
  3. NEPTUNIAN HEARTS
  4. HOUSE OF RAIN
  5. BRONTIDE
  6. INTERVALLO
  7. YOUR HOLOCENE
  8. CHIESA DELL'ALBA
  9. IPERNOTTE
  10. POST POETIC
  11. ONDE

Line up

  • Carmelo Orlando: vocals
  • Alessio Erriu: guitars
  • Yuri Croscenko: drums
  • Federico Albanese: guitars

Voto medio utenti

Quando uscirà il disco nuovo dei Novembre? No non mi sto reinventando come un emulo dell’iconico e compianto Mike Bongiorno, ma sembra quasi una risposta da quiz televisivo, perché questo nono sigillo uscirà proprio nel mese scelto dal gruppo romano come moniker nel lontano 1993.

Questo “Words Of Indigo” presenta una formazione rinnovata con due nuovi innesti come Yuri Croscenko alla batteria e Federico Albanese a sostituire lo storico chitarrista Massimiliano Pagliuso.
C’è da dire che per capire questo ritorno ho dovuto necessitare di diversi ascolti perché non è immediato, ha numerose vibrazioni sotto la coltre doom/death metal.

Ho notato influenze prog in alcuni frangenti come in “Statua” oppure in “House of rain” che vede la partecipazione come ospite di Ann - Mari Edvardsen ex The 3rd And The Mortal che ha un ritornello semplicemente perfetto e nella strumentale “Ipernotte” e bisogna dire che il nuovo entrato alla sei corde è dotato di personalità e si sente lungo tutto il disco.

Altra vibrazione diversa è il singolo “Your holocene” il cui riff di chitarra mi ha rimandato con la memoria ai REM di Michael Stipe; il cantato di Carmelo Orlando è un marchio dei nostri sia in tonalità pulita che quando si permette le zampate più aggressive in growl.
Ma non pensate che questo nuovo lavoro non graffi perché abbiamo anche due belle composizioni pesantissime come “Chiesa dell’alba” che ha un mood malinconico con un’accelerazione furente sul finale e “Neptunian hearts”.

Il disco è prodotto i mixati in maniera eccellente in maniera da far risplendere gli strumenti, merito del mago Dan Swanö dietro al bancone del mixer.

Album eccelso, che vi accompagnerà per tutta la stagione fredda e che merita di essere conservato ed ennesimo centro da parte dei capitolini.

Recensione a cura di Matteo Mapelli

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