Dopo l'omonimo EP del 2023, i capitolini
Vacua esordiscono sulla lunga distanza con un album di fiero Black Metal Italico in grado di unire, e ben bilanciare, violenza sonora e melodia di stampo epico.
"Mater", il cui concept è incentrato sulla costante violazione della Madre Terra e la sua conseguente disperata autodistruzione, segna un deciso miglioramento rispetto al debut, sia in termini di produzione, oggi nitida e chirurgica, che, soprattutto, in termini di songwriting poiché gli otto brani offertici risultano battaglieri, taglienti, soprattutto per merito di un riffing di chitarra davvero pregevole, e arrangiati con maestria nel loro saper creare una atmosfera quasi trionfale che, tra rimandi agli Spite Extreme Wing o ai primi Taake, costituisce il vero valore aggiunto di un album da ascoltare tutto di un fiato per farsi sballottare, come in una tempesta, tra armonizzazioni esaltanti, partiture più pacate, ritmi incalzanti e feroce attaccamento ai valori della nostra Terra e delle nostre tradizioni.
I
Vacua, pur non inventando niente, dimostrano di essere artisti estremi che suonano con passione una musica che si sente essere "italiana" e che, in nessun momento, scende a compromessi, mantenendo, quindi, alto il tasso di adrenalina e una chiara velleità guerriera che viene trasformata in note dal sapore aspro, denso e meravigliosamente epico come se fossimo al cospetto di un antico poema cavalleresco, custode, possente, della storia di un popolo intero.
Io, nel mio ruolo di recensore ed appassionato di "vero" Black Metal, non posso che chiudere facendo i complimenti al gruppo ed alla sua capacità di essersi migliorato ed augurandomi che, in futuro, la loro proposta possa ritagliarsi un posto importante (e meritato) nell'asfittico panorama estremo italiano e non...
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