Gli Eunoe sono una Black metal band colombiana che ha rilasciato il suo primo full-length in via indipendente nel 2025: "Evigheden".

Questo lavoro sembrerebbe voler accarezzare un intento di risveglio della coscienza, un profondo invito alla libertà e all’autenticità, rivolto sia agli Eunoe stessi che ai loro ascoltatori.
La fusione tra melodia, disperazione, aggressività e passaggi atmosferici dai ricami folcloristici, con tratti quasi sciamanici, conduce in una dimensione di auto esplorazione tra i meandri di sensazioni ancora ignote, talvolta eteree, tal altra infernali e depressive.

L’album è suddiviso in Atti (Descensum, Inferno e Ascensum), che racchiudono i tre momenti di questo lungo viaggio introspettivo. Ogni Atto esplora un diverso concetto della natura umana invitando a scegliere la libertà interiore. Tuttavia, nonostante si sia in presenza di sonorità che non disdegnano le contaminazioni, restiamo perlopiù in ambiti, per quanto "moderni", piuttosto crudi. La via maestra resta quella della fiamma nera, dove frangenti iconoclasti inflazionati da una certa matrice Death/hardcore assai dissonante e attuale, che potrebbe richiamare ai polacchi Furia, si alterna a strutture più atmosferiche, quasi sacrali e, come preannunciato, da rituale etnico, ricordando alcune composizioni del Cascadian, o dell'icelandic black metal degli Árstíðir Lífsins — quest'ultimi anche per alcune scelte del guitarwork più aperte agli orizzonti Heavy.

"Evigheden" è un lavoro estremamente particolare in grado di far coesistere al suo interno nuovo corso e vecchia scuola, sferzate iconoclaste, strutture ear catcher, campionamenti, e tutte le situazioni variopinte che vi abbiamo appena descritto. Tutto ciò con un'abilità realmente sorprendente per essere un debutto. Certo… Sì può migliorare, vi è soprattutto da lavorare ulteriormente sulla coesione di insieme… Ma siamo già su livelli alti, tutto sommato originali: e questo, ai nostri tempi, non è assolutamente cosa di poco conto.