Copertina 8

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2025
Durata:38 min.
Etichetta:Indipendent

Tracklist

  1. THYMOS
  2. ABADIR
  3. PHOBOS
  4. PANDORA
  5. MNEME
  6. KARONTE
  7. MEGERA
  8. DAIMON
  9. NYX
  10. NEKYA

Line up

  • Askios: Drums, Guitars, Bass
  • Δ: Vocals

Voto medio utenti

Nel costante intento di portare avanti il sacro verbo della fiamma nera underground, oggi vorrei proporvi una nuova formazione italica, a mio avviso realmente valida e degna di essere supportata da tutti gli amanti dell'Estremo: gli Abadir.

Gli Abadir sono un duo black metal proveniente da Como formatosi nel 2024. Al momento vedono al loro attivo il rilascio in via indipendente di un EP, "Vanitas Vanitatum" (2024), e di un full-length in questa fine luglio 2025: "Antikosmos" .

"Antikosmos" è un platter dai suoni old school oculatamente riadattati che si muove su dinamiche contraddistinte da un continuo bilanciamento tra nichilismo sonoro e melodia, dove, comunque sia, a prevalere è pur sempre la ferocia esecutiva e il minimalismo gelido.
L'aura sprigionata da "Antikosmos" è misantropica e, come prevedibile, dal forte afflato anti cosmico, ricordando in molti frangenti gli Arckanum (i quali, tra l'altro, annoverano alla loro discografia un LP dal medesimo titolo); questo per alcune tendenze mistiche intessute su dissonanze (in chiave '90's) e armonie raffinate, dove si innesta un filo di epicità medievale dall'afflato vichingo, palesando, oltre agli influssi di Shamaatae, soluzioni sulla scia dei Kampfar o dei primi Hades Almighty, insieme a un piglio black/death ricco di hooks, sia nel guitarwork che nelle linee vocali, che strizza l'occhio a Dissection e Dawn.

La proposta degli Abadir è di indubbio valore, riuscendo essi a soggettivizzare in misura convincente la materia oscura a cui sono ancorati. Le dieci tracce contenute in questo debut hanno il pregio di mantenere costantemente teso il filo del pathos, sia grazie a un carisma non indifferente, che alle notevoli capacità di songwriting di Askios e Δ. I quali prima che qualsiasi arrangiamento risulti monotono inseriscono un'articolazione in grado di ravvivare l'ascolto, o intuizioni capaci di cogliere alla sprovvista e donare un senso diverso, ulteriore, alle loro composizioni.

Benvenuti Abadir... Benvenuto "Antikosmos".
Recensione a cura di James Curzi

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