Copertina 7,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2025
Durata:62 min.
Etichetta:Rockshots Records

Tracklist

  1. TWILIGHT
  2. EXECUTIONER
  3. NIGHTMARES ARE REAL
  4. SOULS ARE MARCHING
  5. TEMPLE OF THE UNHOLY REIGN
  6. THE GATE
  7. DELFEKOR
  8. UNSPOKEN TERROR
  9. GIONIS
  10. THE FINAL CONFRONTATION

Line up

  • Marios Christakis: guitars, orchestrations, lyrics, songwriting
  • Wolf De iuliis: bass
  • Antonis Oldgeorge: drums
  • Marcello Vieira: vocals

Voto medio utenti

Nati nel lontano 2004, inizialmente come progetto solista del polistrumentista Marios Christakis che, nel primo disco, si occupava praticamente di tutto, i greci Braveride giungono, con The Great Awakening, uscito per la Rockshots Records, al quarto capitolo della loro carriera discografica.

Lo stile dei Nostri, la cui line-up è stata pesantemente rivoluzionata per l’occasione (in sostanza, rispetto all’album precedente, è rimasto solo il suddetto membro fondatore), si basa su un classico epic metal, figlio di gloriose bands del passato, come Virgin Steele, Omen o Manilla Road e ripreso, ai giorni nostri, spesso e volentieri, da numerosissime realtà connazionali (quali Sacred Outcry, Warrior Path, Triumpher o Achelous, tanto per citarne alcune), infarcito di atmosfere maestose, che sembrano costituire l’ambientazione ideale per raccontare imprese avvincenti, svoltesi in epoche remote.
Il punto di forza di The Great Awakening risiede indubbiamente nella capacità dei Braveride di riversare, nelle singole tracce, fiumi abbondanti di magniloquenza musicale che sgorgano da trame melodiche ispirate, enfatizzate dalla chitarra ficcante, ma eclettica, di Marios Christakis e dalla voce impetuosa del vocalist brasiliano Marcelo Vieira, contenuti tuttavia, all’interno di solidi argini, rappresentati da una sezione ritmica arcigna, curata da Antonis Oldgeorge alla batteria e Wolf De Iulis al basso.
Il sound dei Braveride si rivela incisivo anche per merito di entusiasmanti cavalcate (Executioner, Nightmares Are Real, Gionis e, non ultima, la fomentante Delfekor), a metà strada tra heavy e power, che sembrano voler prendere per mano l’ascoltatore, trasportandolo indietro nel tempo e rendendolo il protagonista assoluto delle memorabili gesta narrate.
L’unico rischio a cui un disco di tale elevata e costante dose di epicità potrebbe andare incontro, consiste nell’eventualità di prestare troppo il fianco a una sorta di assuefazione, con un conseguente e controproducente appiattimento del pathos, che avrebbe delle ripercussioni negative sull’intero lavoro.
Per ovviare a tale problematica, la band opta saggiamente per delle soluzioni alternative, rifugiandosi in qualche inserto di stampo neoclassico (Unspoken Terror), ma soprattutto, in azzeccatissime influenze folk (The Gate, Souls Are Marching e la conclusiva The Final Confrontation), portate al loro massimo splendore dall'inconfodibile suono pulito prodotto dalle corde di un’opportuna chitarra acustica.

Con The Great Awakening, i Braveride dimostrano di avere doti tecniche e qualità compositive innate, capaci di raccontare, con genuinità e trasporto emotivo, le titaniche gesta di miti, battaglie e leggende, avvenute in un tempo remoto, mettendo sempre l’ascoltatore al centro del progetto, facendolo sentire cosi, parte integrante di quanto narrato: un pò come, nei secoli scorsi, erano soliti fare i bardi (non quelli di Krefeld!)
Per cui, se vi piace il genere, buttateci un ascolto e teneteli d’occhio!



Recensione a cura di Ettore Familiari

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