Copertina 7,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2025
Durata:32 min.
Etichetta:Godz ov War Productions
Distribuzione:Godz ov War Productions

Tracklist

  1. EUCHARIST
  2. BEATING HEART CADAVER
  3. PERMANENT STORAGE DOWN BELOW
  4. HEADING FOR AFTERLIFE
  5. CHASM OF ATONEMENT
  6. GLORIA IN PROFUNDIS
  7. IN THE MAZE OF MALEBOLGE
  8. AWAKENED FROM BEYOND

Line up

  • J. Blandino: Bass
  • M. Lobier: Vocals, Guitars, Drums

Voto medio utenti

I Corrupter sono un duo Death metal formato in Francia nel 2022, dai musicisti Jérôme Blandino (basso) e Max Lobier (chitarra, batteria, voce), già membri dei più noti Morgue. Al momento hanno rilasciato due LP: "Descent into Madness" (2022) e "Gloria in Profundis" a fine aprile 2025, entrambi sotto l'egida della Godz ov War Productions.

Con "Gloria in Profundis", i Corrupter proseguono un percorso che, pur mantenendo qualche legame con le sonorità brutali sperimentate nei Morgue, se ne distacca per scelta stilistica e approccio compositivo. Qui infatti siamo di fronte a un Death metal di scuola classica, fortemente debitore della scena degli anni ’90, dove le incursioni Grind e gli eccessi brutali vengono quasi del tutto abbandonati a favore di una formula più lenta, cadenzata e atmosferica, senza però rinunciare alla violenza espressiva.

La componente brutale è comunque parzialmente presente, specialmente nel growl profondo e ribassato, che regala spessore e oscurità alle tracce. Ma ciò che colpisce maggiormente è l’andamento monolitico del disco: tempi medi e lenti dominano la scena, intrecciandosi con riffs dissonanti e texture chitarristiche lavorate, che danno vita a un guitar work più raffinato di quanto la superficie grezza lasci intendere.

Il sound nel complesso è ruvido, opprimente, sepolcrale, con una produzione volutamente retrò che richiama alla mente certe uscite di metà anni ’90. Le influenze più marcate sembrano venire dagli Incantation, ma non mancano echi Doom-Death e persino Funeral doom, soprattutto in alcuni passaggi plumbei che appesantiscono ulteriormente l’atmosfera.

Nonostante non vi sia nulla di realmente innovativo, "Gloria in Profundis" è un disco solido e convincente, fedele ai canoni di un certo Death-Doom oscuro, viscerale, che punta tutto sull’impatto fisico e su un senso di asfissia esistenziale. Alcune sfuriate più veloci e dirette donano movimento all’ascolto, ma è il groove tetro e impastato a reggere l’impalcatura del disco.
In sintesi, un prodotto per cultori del genere, portato avanti con coerenza e devozione.

Recensione a cura di James Curzi

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