Ci sono bands alle quali ti affezioni, che pian piano si fanno strada nella tua vita e ne diventano compagni di viaggio. Così è successo per chi vi scrive con i
Trick or Treat; la band modenese mi è ‘entrata in circolo’ molto presto, più meno ai tempi di “
Tin Soldiers”, e da lì mi ha sempre fatto compagnia, con il suo power metal di matrice helloweeniana, con i pezzi scanzonati e quelli più concettuali, con la splendida e imbattuta voce di
Alessandro Conti, una persona deliziosa ancor prima di essere un fenomeno al microfono.
Tanti sono stati i capitoli che hanno portato all’arrivo del nuovo “
Ghosted”, annunciato come un cambio di direzione, come un momento topico nella vita artistica della band, in cui al più classico degli happy metal si affiancavano tematiche nerd/horror, andando a pescare in tutto l’immaginario di quelli come noi (voi) nati negli anni ’80, o che quegli anni li venerano. C’è di tutto, nelle canzoni di “Ghosted”: Dylan Dog, Nightmare, IT, Monkey Island, Venerdì 13 e chi più ne ha più ne metta. Un album tematico, dunque, eseguito come sempre alla perfezione, con un sacco di piccole easter eggs qui e là, voli di calabroni, ridi pagliaccio, e tanto altro.
L’ennesimo centro pieno per i Trick or Treat, insomma?
Sì e no. Per una volta, mi ritrovo davanti ad un album arrangiato meglio di quanto sia composto, suonato meglio di quanto sia pensato, un album in cui composizioni non imprescindibili vengono eseguite con la solita incredibile perizia (credo sia l’album con la miglior prestazione vocale di Alle, per capirci, o dove la batteria del nuovo acquisto Dario Capacci dà il suo apporto in fase di arrangiamento). Certo, urge il classico disclaimer: qui se cercate canzoni brutte siete completamente fuori strada, e anche “Ghosted” come i suoi predecessori è un album della madonna. Quello che mi è mancato, stavolta, è un po' di quell’effetto sorpresa, che di solito non mi aspetto solo dai testi, ma anche dalla musica. Detto ciò, discone; sono solo io che sto invecchiando (male) e devo ‘fare le bucce’ (espressione romagnola) ad ogni cosa.
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