Dominoe - No silence..... no lambs

Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2002
Durata:non disponibile
Etichetta:MTM
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. SECRET
  2. HER I AM
  3. SAD SONG
  4. WE STAND TOGHETER
  5. FACE YOUR FEAR
  6. SILENCE
  7. DARK DOGS
  8. LET IT RAIN
  9. PASSION AND DESIRE
  10. DOEN ON THIS DUSTY ROAD
  11. YOU AIN'T SEEN NOTHING YET
  12. HERE I AM ACOUSTIC

Line up

Non disponibile

Voto medio utenti

Un lavoro d'artwork anonimo, e diciamocelo pure alquanto bruttino, nasconde l'ottimo ritorno sulle scene dei teutonici Dominoe, melodic rock band con all'attivo un paio di album prodotti fra la metà degli anni ottanta e l'inizio dei novanta, nonché artefici di un singolo adottato dalla Renault per lanciare sul mercato la mitica R5. Di tempo ne è passato da allora, ed oggi i Dominoe si presentano al pubblico come un duo con i soli Joerg Sieber (voce) e Robert Papst (chitarra) aiutati per l'occasione da un manipolo di ottimi session man d'estrazione rock/pop fra i quali mi preme ricordare la talentuosa vocalist Jane Bogaert, il bassista Henner Malecka (A-ha) e il tastierista Andreas Linse (Lionel Ritchie, Jennifer Thompson). Melodic pop/rock o semplicemente arena rock, fate voi, ma è innegabile che "No silence... no lambs" è un album che poggia le sue basi su una forte componente melodica, direi quasi da classifica, adatto ai rockettari open mind, ovvero a tutti quelli che, oltre ad ascoltare i vari Ten, Fair Warning et similia, non disdegnano qualche puntatina su territori più pop-oriented e si accostano senza problemi a bands come U2, Simple Minds o Roxette. Forse la band svedese può essere il paragone più calzante per descrivere il sound dei Dominoe, sia perché su molti brani dei Dominoe c'è l'alternarsi delle due voci maschile/femminile, nonché per il sapiente uso di schitarrate dal forte sapore hard rock e parti più pacate e anche mielose. Beh, pur ritenendomi poco open mind, devo ammettere che nel suo complesso l'album è davvero accattivante e divertente, suonato alla grande da musicisti con gli attributi giusti, registrato altrettanto bene e composto da brani che, se spinti a dovere da qualche dj molto indulgente, potrebbero regalare ai Dominoe ben più di una semplice gratificazione personale. Beh, ogni tanto i nostri si perdono nella selva del manierismo fine a se stesso risultando alquanto stucchevoli e pallosi, ma come si può rimanere impassibili di fronte alla carica emotiva di song del calibro della hit son "Here I am", sorta di coacervo fra gli Abba, Kelly's Family e Roxette naturalmente, o della splendida "We stand togheter" tipica canzone da cantare allo stadio per il prossimo scudetto della Roma? Se poi aggiungete a queste un buon numero di catchy songs come "Dark Dogs", "Passions and desire" nonché la divertente rivisitazione di "You ain't seen nothing yet" del repertorio dei Bachman Turner Overdrive, avrete il quadro completo di un album per molti ma non per tutti. Consigliato ma date retta a zio Beppe "ascoltare prima di acquistare" e non prenderete mai una tavanata.
Recensione a cura di Beppe 'HM' Diana

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