Copertina 6,5

Info

Demo
Anno di uscita:2005
Durata:20 min.

Tracklist

  1. ZOMBIE'S DANCE
  2. HATE YOURSELF
  3. BURN WEAK
  4. BLACK OR WHITE

Line up

  • Daniele Sironi: bass
  • Enrico Salardi: guitar
  • Davide Ferlisi: guitar
  • Paolo Consiglio: drums

Voto medio utenti

Rude Forefathers, dietro questo singolare monicker (ispirato, a quanto sembra, addirittura dalla "Elegy Written in a Country Churchyard" di Thomas Gray, uno dei maestri della poesia "sepolcrale" del preromanticismo britannico, e poi dicono che i "metallari" sono solamente degli "ignoranti zoticoni" ...) si "nascondono" quattro ragazzi innamorati delle sonorità thrash anni '80, ma con le idee piuttosto chiare sul come fare in modo che questa "affezione" non suoni troppo datata e dimostri di possedere prerogative d'incisività ed efficacia anche a più di vent'anni dal suo boom artistico/commerciale.
Questo "Hate yourself" rappresenta il secondo lavoretto dimostrativo dei nostri "Antenati" e contiene quattro buone composizioni che si muovono fondamentalmente lungo la linea del Bay Area sound, sconfinando anche, talora, in qualche vaga suggestione di stampo melodic death, sempre conservando forza e discreta personalità, con intrecci strumentali degnissimi per tecnica e, perché no, fantasia, con ben chiara la lezione dei maestri americani e tenendo d'occhio anche i loro migliori epigoni sparsi un po' in tutto il globo.
Grinta, impatto ed una certa "freschezza" rendono innanzi tutto "Zombie's dance" e la possente ed "armoniosa" "Burn weak", seguite a ruota dalla title track e dalla compressa e dirompente "Black or white", tracce complessivamente alquanto godibili, dove, oltre alle qualità più propriamente musicali è la determinazione l'aspetto che mi sembra essere maggiormente rilevante per la loro distinzione e "produttività".
Un gradevole dischetto di "metallo pesante" piuttosto ben fatto, che non sarà forse il massimo dell'originalità, ma che evidenzia doti sufficienti per essere apprezzato dai fans del genere e per consentire ai suoi autori di proseguire nel loro percorso evolutivo, allo scopo di evitare di passare inosservati in una scena davvero congestionata.

Contatti: E-mail: kensiro72@hotmail.com
Web Site: xoomer.virgilio.it/rudeforefathers
Recensione a cura di Marco Aimasso

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