Copertina 7

Info

Demo
Anno di uscita:2005
Durata:25 min.

Tracklist

  1. PROLOGUE: THE FIRST SUN
  2. ACT 1: THE THAW
  3. ACT 2: THE HATCH
  4. ACT 3: THE MARCHING TRUTH
  5. OUTRO: FIRST OF FIFTH

Line up

  • Cristiano "Chris" Grifoni: guitars
  • Stefano "The Blacksmith" Rossi: drums
  • Marco "Von Kreutz" Novello: keyboards
  • Valerio "Drago" Pappalardo: bass
  • Francesco "Bodhi" De Raffaele: vocals, flute

Voto medio utenti

Imperdibile serata quella che il 13 Aprile vedrà impegnate all'Alpheus (Roma) le prog metal bands Astarte Siriaca, Moonlight Comedy e gli autori di questo demo concept: la loro storia inizia nel 2000 con il nome Culter (in cui militavano Chris e Valerio), il cambio in "The Fifth Season" vede una lunga serie di avvicendamenti nella line-up (tra cui Fabrizio Sclano ex Majesty e Stefano Diamanti, singer della Dream Theater cover band Astra nonché impegnato in progetti da solista), l'arrivo di Marco Novello alle tastiere e Bodhi De Raffaele alla voce e flauti mette tutti d'accordo e nel Giugno 2004 partecipano a "Roma 70 live" proponendo per al prima volta la suite "Stronger Perfect", concepita così come la splendida cover e l'artwork "naturalistico" del booklet da Stefano Rossi. Molte sono le frecce nell'arco della band capitolina, che musicalmente cerca di guardare in ogni direzione cogliendo sfumature, spunti ed ispirazioni che vanno dal prog anni '70 (il flauto di Bodhi è molto Jethro Tull, in particolare nel prologo "The first sun" richiama "Cross eyed Mary" da "Aqualung", in più interviene spesso negli altri brani), new prog (Marillion, Arena, IQ, Anathema), prog metal (Dream Theater, Fates Warning), il tutto ben inserito nella struttura dei brani in modo da creare uno stile proprio, denso di atmosfere malinconiche, emotive, intense, rabbiose. Solo "The marching truth" è un brano dove prevale il prog metal in un mix di Dream Theater e Pantera, le altre tracks invece si distinguono per una struttura più complessa: molto new prog anni '80 l'atmosferica "The thaw" (chitarre e tastiere alla IQ), a cui fa seguito "The hatch", che parte con tastiere Marillioniane ed un poderoso drumming per poi trasformarsi in un prog metal pieno di cambi di tempo (solo un break a metà brano in cui predominano flauto, basso e tastiere alla Rick Wakeman). Peccato per la produzione che non rende pieno merito al cd, in ogni caso penso che i Fifth Season abbiano le carte in regola per guadagnarsi un posto di rilievo nel vasto panorama metal italiano, e chissà che già dalla data live dell'Alpheus non riescano a far aumentare l'interesse verso di loro da parte dei presenti.

Contatti: Email: - Homepage: www.thefifthseason.net
E-mail: manliokick@libero.it - www.kickagency.com
Recensione a cura di Carlo Viano

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